Rafael Nadal si ritira dal tennis - Il Post

11 giorni ago

Il tennista spagnolo Rafael Nadal ha annunciato in un video pubblicato sui suoi canali social che alla fine della stagione, dopo la Coppa Davis (un torneo per nazionali) che si giocherà a novembre a Malaga, si ritirerà dal tennis professionistico. Nadal ha 38 anni ed è considerato uno dei tennisti più forti di tutti i tempi, vincitore di 22 tornei del Grande Slam, i più prestigiosi e importanti, tra cui 14 Roland Garros.

Nadal - Figure 1
Foto Il Post

È stato il numero uno del ranking mondiale per 209 settimane in tutto: la prima fu nel 2008, tre anni dopo aver vinto il suo primo Slam (il Roland Garros del 2005, a soli 19 anni), l’ultima nel 2020. È stato in particolare il miglior tennista di sempre a giocare sulla terra rossa, sulla quale ha vinto 63 dei suoi 92 titoli totali. Per questo motivo il Roland Garros, l’unico Slam che si gioca sulla terra rossa, è il torneo che più di tutti è legato a lui: oltre alle quattordici vittorie, un record assoluto per uno Slam, ci sono altri numeri che testimoniano un dominio lungo quasi vent’anni. Al Roland Garros Nadal ha vinto 112 partite e ne ha perse solamente 3; nel 2008, nel 2010, nel 2017 e nel 2020 lo ha vinto senza perdere nemmeno un set, e in tutto ha vinto 333 set e ne ha persi solamente 34.

Ma nel corso della sua carriera Nadal è riuscito a diventare un giocatore eccezionale su tutte le superfici, ed è uno dei pochi che hanno vinto tutti i titoli del Grande Slam per almeno due volte. Ci è riuscito grazie a uno stile di gioco basato, semplificando, su un’eccezionale attitudine difensiva (la capacità cioè di andare su tutte le palline e rendere quasi impossibile per l’avversario tirare un colpo vincente) e su colpi molto potenti e carichi di effetto (o topspin), agevolati da un’impugnatura particolare della racchetta (la cosiddetta semi-western, con il polso quasi girato) e molto insidiosi per gli avversari anche per il suo essere mancino. Il suo gioco era molto dispendioso ed esigente a livello fisico, e infatti Nadal ha avuto molti infortuni e problemi fisici gravi negli anni, dai quali però ha spesso recuperato in modi sorprendenti.

Un colpo di Nadal all’anno, dal 2003 al 2020

Assieme allo svizzero Roger Federer e al serbo Novak Djokovic, Nadal ha dominato gli ultimi vent’anni di tennis, motivo per il quale vengono chiamati i Big Three e le loro rispettive rivalità sono considerate tra le migliori di sempre nella storia del tennis e dello sport in generale. I tifosi e gli appassionati sono particolarmente legati alla rivalità tra Federer e Nadal, che è cominciata nel 2004 quando Nadal, all’epoca diciassettenne e semi sconosciuto, batté per 2 set a 0 Federer nel terzo turno del Masters 1000 di Miami. Federer aveva 22 anni ed era già il numero 1 del ranking mondiale: in quei primi anni sembrava imbattibile, almeno fino a che non arrivò Nadal.

Il gioco di Nadal infatti, in particolare quello sulla diagonale tra il suo dritto mancino contro il rovescio a una mano di Federer, era molto efficace nel mettere in difficoltà quest’ultimo. In breve Nadal diventò l’unico avversario credibile di Federer, i due vinsero 21 dei 24 tornei del Grande Slam che si tennero tra il 2005 e il 2010 (12 Federer, 9 Nadal) e si alternarono al primo posto della classifica mondiale.

Fu particolarmente significativa la finale di Wimbledon del 2008. Federer aveva vinto le precedenti cinque edizioni del torneo, battendo peraltro proprio Nadal sia nel 2006 sia nel 2007, mentre Nadal non aveva ancora vinto uno Slam che non fosse il Roland Garros. In finale entrambi giocarono su livelli eccezionali e la partita fu molto lunga ed equilibrata: si giocò per 4 ore e 48 minuti, ma dall’inizio trascorsero 7 ore e 15 minuti, perché ci fu un’interruzione per pioggia. Alla fine, come l’anno precedente, arrivarono al quinto set, ma questa volta Nadal riuscì a vincere al sedicesimo game, completando un’incredibile rimonta (6-4, 6-4, 6-7, 6-7, 9-7). La partita si può rivedere per intero su YouTube, sul canale ufficiale di Wimbledon.

Le migliori azioni della finale di Wimbledon del 2008

Inizialmente il loro confronto polarizzò abbastanza sia il pubblico sia la critica, che individuarono in Federer un giocatore stilisticamente migliore e appagante, quasi perfetto nella sua eleganza dei colpi, e in Nadal un tennista che basava i suoi successi principalmente sulla forza e sulla resistenza. Con il passare degli anni però tra i due nacque un’amicizia che rese meno duro il confronto e avvicinò i tifosi dei due tennisti.

Nel 2017, dopo essere stati entrambi fermi per quasi due anni a causa di vari infortuni, tornarono ai massimi livelli vincendo 13 titoli in due, tra cui tutti e quattro i tornei del Grande Slam: due a testa. Quell’anno si giocò l’ultima finale tra loro in un torneo del Grande Slam, agli Australian Open (vinse Federer in cinque set). In totale si sono affrontati per 40 volte: Federer ha vinto per 16 volte, Nadal le altre 24, agevolato soprattutto da un confronto impari sulla terra rossa, dove Federer era meno performante del suo avversario.

L’altra grande rivalità Nadal l’ha avuta con Novak Djokovic, che soprattutto dall’inizio degli anni Dieci in poi si inserì nel dominio di Federer e Nadal, riuscendo infine a superare entrambi per numero di tornei del Grande Slam vinti. Oggi è il tennista più vincente di sempre. I due si sono affrontati in tutto 60 volte (con 31 vittorie per Djokovic e 29 per Nadal), 9 delle quali in una finale Slam: per 5 volte ha vinto Nadal e per 4 Djokovic, che è stato l’unico tennista in grado di battere Nadal per due volte al Roland Garros.

Lo speaker del Roland Garros ci metteva un po’, alla fine, a elencare tutte le vittorie di Nadal

Tra le altre cose Nadal ha vinto anche 36 Masters 1000 (i secondi tornei per importanza dopo quelli del Grande Slam) e poi, con la Spagna, 5 Coppe Davis e due ori olimpici: il primo nel 2008, a Pechino, nel torneo singolare, il secondo nel 2016 a Rio de Janeiro in doppio assieme a Marc López. Alle ultime Olimpiadi di Parigi ha giocato sia il torneo singolare (è stato eliminato da Novak Djokovic) sia il doppio assieme a Carlos Alcaraz, e soprattutto è stato uno dei tedofori durante la cerimonia di apertura dei Giochi.

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