Naomi Campbell e lo scandalo beneficenza: le prime parole della ...
Proprio mentre a Parigi veniva insignita del titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres, uno dei più alti riconoscimenti francesi, dalla ministra della cultura Rachida Dati, oltremanica il nome di Naomi Campbell finiva al centro di uno scandolo legato al mondo della beneficenza e in particolare della sua Fashion for Relief, "mal governata e con una gestione finanziaria inadeguata".
La top è stata messa al bando formalmente per cinque anni dalle associazioni caritative britanniche al culmine di un'inchiesta amministrativa sull'abuso a scopi personali di fondi donati e raccolti nel periodo tra il 2016 e il 2022 da Fashion For Relief, associazione benefica legata alla moda promossa tra gli altri anche da Miss Campbell.
Naomi Campbell e Rachida Dati
Tutto nasce quattro anni fa quando Save the Children e Mayor's Fund for London segnalano Fashion for Relief agli enti di regolamentazione dopo non aver ricevuto i pagamenti promessi dagli accordi di raccolta fondi. La Charity Commission, l'autorità indipendente incaricata di sorvegliare in Gran Bretagna sull'attività delle ong impegnate nel terzo settore, dopo due anni di indagini ha certificato una "malversazione delle risorse dell'ong in questione e la mancata destinazione di parte delle donazioni raccolte agli scopi benefici indicati”, come spiega Ansa riportando la notizia.
Bianka Hellmich
In poche parole una parte del denaro raccolto da Fashion for Relief, nata nel 2005 per aiutare ragazzi svantaggiati in tutto il mondo e che in 20 anni ha raccolto milioni di sterline principalmente grazie ad eventi di moda gremiti di star, sarebbe stato utilizzato per scopi personali. Naomi e le altre fiduciarie della onlus, Bianka Hellmich e Veronica Chou sono accusate di aver usato i fondi per saldare conti di hotel a 5 stelle o di trattamenti sontuosi in spa di lusso, nonché per pagare la sicurezza privata della stessa Campbell, ma anche spese più piccole come le sigarette.
Naomi in passerella per Fashion For Relief nel settembre 2019
Come spiega The Telegraph, "Fashion for Relief in cinque anni ha raccolto poco meno di 4,8 milioni di sterline da una serie di sfilate di moda, ma ha pagato solo 389.000 sterline in sovvenzioni ad enti di beneficenza partner una volta contabilizzati i costi degli eventi e altre spese". Come spiegano i tabloid, la verifica sui conti dell'ong ha permesso di recuperare o far rimborsare 345.000 sterline spese impropriamente mentre altre 98.000 sterline in uscita sono state messe al sicuro in extremis.
"Save the Children ringrazia la Charity Commission per la sua approfondita indagine su Fashion for Relief e per aver consentito il pagamento dei fondi in sospeso dovuti all'ente di beneficenza", si legge sulla nota ufficiale dell'organizzazione internazionale, "il rapporto di Save the Children con Fashion for Relief si è concluso nel 2018 e non abbiamo intenzione di collaborare con loro in futuro".
Sarah Ferguson e la figlia Beatrice sul catwalk del Fashion For Relief Show alla London Fashion Week nel settembre 2007
In base alla decisione della commissione, Campbell è stata sospesa per 5 anni da qualunque incarico in organizzazioni caritative attive nel Regno Unito. Quattro anni di stop forzato per Veronica Chou, nove per Bianka Hellmich, accusata anche di aver intascato personalmente compensi per "servizi di consulenza pari a 290mila sterline e 26mila sterline all'anno in spese di viaggio per un periodo di due anni" (Hellmich nel febbraio 2022 ha concordato un piano di rimborso con la commissione terminato ad aprile 2023 ndr).
Intercettata a Parigi Naomi ha voluto commentare così la notizia. "Sono molto preoccupata e stiamo indagando, perché non avevo il controllo della mia organizzazione di beneficenza" ha dichiarato la modella sostenendo la sua innocenza, "ho messo il controllo nelle mani di un avvocato. Stiamo indagando per sapere cosa è successo e come, perché ogni centesimo che ho raccolto va in beneficenza".
