Napoli, queste vittorie pesano: un buon Lecce si arrende solo al ...
Una rete in mischia del capitano al 73' sblocca il match e porta gli azzurri a +5 sull'Inter in attesa della supersfida con la Juve
dal nostro inviato Vincenzo D'Angelo
26 ottobre 2024 (modifica alle 21:28) - NAPOLI
Gli amanti dello spettacolo portino ancora pazienza. Il Napoli non è ancora bello, ma è maledettamente granitico e cinico. Dopo l’1-0 di Empoli, ecco un altro 1-0, stavolta al Lecce. Che vale sempre tre punti, ma soprattutto pesa in classifica molto più di ciò che ha detto il campo, perché mette pressione a Inter e Juve, impegnata domani nello scontro diretto. Napoli ha ancora un sogno nel cuore, il Maradona risuona a festa e saluta con entusiasmo questo tentativo di fuga, dopo la quarta vittoria consecutiva. Ci pensa Di Lorenzo a risolvere una partita che si era fatta complicatissima anche grazie alla resistenza di un ottimo Lecce, che ha difeso e contrattaccato senza paura per tutti e 90’. Ma a Napoli il vento è cambiato: sognare non costa nulla, ma urge ritrovare in fretta il vero Lukaku.
—
Il Lecce ordinato e compatto, mette da subito il muro davanti a Falcone. Vie centrali intasate, il Napoli deve andare sulle fasce per cercare pericoli ma Neres e Ngonge non riescono a sfondare nell’uno contro uno. Il Napoli l’occasionissima se la crea al 26’: Di Lorenzo va via a destra e serve Ngonge, destro potente ben respinto da Falcone. Arriva Olivera che spara male in diagonale e diventa un assist per Di Lorenzo che infila l’1-0. Il Var richiama l’arbitro per la posizione di fuorigioco del capitano azzurro e si resta sullo 0-0. Pochi minuti dopo è invece Meret a salvare il Napoli respingendo un colpo di testa di Baschirotto, poi Buongiorno allontana. Prima dell’intervallo Lukaku cicca da buona posizione, poi Ngonge esalta ancora Falcone, che vola e mette in angolo.
—
Gara bloccata anche per merito del Lecce. Che resiste e appena può riparte con coraggio. A inizio ripresa Lukaku si divora una buona occasione sparando alto dopo una bella sponda di Buongiorno. Conte inserisce Politano e Kvara e l'esterno prova subito a incidere: in area di testa anticipa Banda che lo travolge, ma per l'arbitro Tremolada non è rigore, e il var non lo aiuta forse perché da protocollo non è episodio giudicabile. Poi, al 28’, da un angolo dello stesso Politano, arriva il vantaggio. McTominay schiaccia di testa, Falcone dice ancora no ma sulla respinta c’è Di Lorenzo che in due tempi buca il muro giallorosso. Stavolta è tutto buono, il capitano può esultare. Si aprono gli spazi, Lukaku serve bene Raspadori che non inquadra la porta. Poi sale il Lecce: Krstovic (34’) da lontanissimo spaventa Meret, Dorgu (40’) calcia a lato da fuori e poi ancora Meret sbroglia di pugno in uscita alta una situazione pericolosa. Il Maradona comincia a cantare, Tremolada fischia la fine. Altra vittoria, la quarta consecutiva come non accadeva da gennaio-febbraio 2023, nella fuga scudetto di Spalletti. Presto, prestissimo. Ma intanto martedì al Meazza il Napoli ci andrà da capolista. Il resto, per Conte, è aria fritta.