Narni, si incontrarono 25 anni fa alla Corsa all'Anello: Gaia e ...
Dal canto loro, per festeggiarli come si conviene, gli amici del terziere gli hanno fatto una sorpresa. «Pensavamo che avremmo mangiato sulle tovagliette (il menù rigorosamente tradizionale ndr) - racconta ancora Gaia - come si fa normalmente, invece quando siamo entrati abbiamo trovato un allestimento favoloso. E' stato un grande onore per noi, ricevere un simile dono». Perchè per entrambi, essere mezulani è qualcosa che va ben oltre il volontariato, quasi una seconda pelle.
«Abbiamo vissuto anni molto intensi - ricorda Gaia, che è un pò anche la memoria del terziere grazie alla sua opera di raccolta e conservazione di quello che è accaduto nel tempo - quando la Corsa non era ancora la Corsa di oggi ma la rivalità fra terzieri e l'aspetto goliardico erano al massimo». Cinque lustri di passione e impegno che li hanno legati a doppio filo. «Se uno dei due fosse stato di un altro terziere? Beh - commenta Gaia - non so neanche immaginarlo, tantomeno - nicchia - dire come sarebbe andata a finire». «Io si - interviene Pierfrancesco - ci saremmo sposati lo stesso ma durante i venti giorni della Corsa uno dei due avrebbe dormito sul divano».
Per vivere il loro happy end, l'altro ieri hanno varcato la soglia della sala comunale e hanno pronunciato il fatidico si. Anche durante la cerimonia però, ci ha messo lo zampino la rivalità fra terzieri e la lealtà verso i propri colori. Questa volta a opera di Leone il figlio undicenne della coppia. «Quando il sindaco alla fine ci ha donato una stampa con impresso un fiocco rossoblu (i colori della città di Narni ndr) - chiude Gaia - se ne è uscito candidamente e ha detto "O Sindaco ma il regalo con i colori di Fraporta no però eh"». E vissero tutti felici e contenti.
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