Natisone, quei 15 minuti maledetti tra la prima chiamata al 112 e l ...

6 giorni ago
Natisone

Ora che tutto (o quasi) si è compiuto: trovato il corpo del povero Cristian Molnar, sotto un sasso all'interno di una galleria del fiume che lo ha travolto assieme a Patrizia e Bianca, le campane suonano a morto ed è lutto cittadino a Premariacco, in Friuli, ma nel frattempo le carte vanno avanti, nella procura di Udine i dati segreti - ancora non divulgati - raccolti dal cellulare di Patrizia, incise, nella memoria dello smartphone, le quattro maledette chiamate al 112, mentre i tre ragazzi morti erano abbracciati cercando di resistere alla furia del fiume Natisone.
 

Ci sono dei punti oscuri, ancora - forse - da unire, accertare se c'è stata una qualche responsabilità, nonostante i tentativi disperati di salvataggio tentati dai soccorritori, dalla fune sfuggita per un soffio dalle mani dei ragazzi, lanciata dai vvf, al vigile che cercava di raggiungerli nuotando - invano - contro la furia del fiume, e soprattutto: quei 15 minuti maledetti tra la prima chiamata al 112 e l'arrivo dei Vvf.

Ieri il corpo di Cristian Molnar è stato ritrovato nel pomeriggio. E' stato il fratello, Radu Petru, a riconoscerlo. Petru, poco tempo dopo la tragedia dei tre ragazzi, si era trasferito lungo il Natisone per osservare da vicino l'andamento delle ricerche. Ricerche continuate senza sosta per 20 giorni, dal giorno cioè in cui Cristian (25 anni) è stato portato via dalla piena insieme alle due giovani amiche, Patrizia Cormos (20) e Bianca Doros (23). Il suo corpo è stato l'ultimo a essere ritrovato, in una zona più volte battuta

Ma fintanto che la massa d'acqua è rimasta imponente, è stato impossibile raggiungere la pozza in cui era rimasto incastrato. Il calo del livello dell'acqua lo ha fatto riemergere, coperto da un grande masso e da legname.

"Il corpo di Cristian Molnar era sott'acqua, in una zona che era stata battuta diverse volte in queste settimane. È quasi impossibile entrare in quei posti, in quelle forre, quando l'acqua ha certe portate", ha detto Michele De Sabata, sindaco di Premariacco (Udine) ai giornalisti, spiegando le modalità del ritrovamento, da parte del gruppo fluviale dei vigili del fuoco, del ragazzo, disperso dal 31 maggio nelle acque del fiume.   

"Era sotto un enorme sasso, all'interno di una galleria - ha aggiunto - coperto anche da legname: finalmente questi straordinari pompieri sono riusciti a notare qualcosa sott'acqua, dov'è sempre rimasto fino ad oggi".

Il sindaco raccontato poi di aver fatto suonare le campane a morto e di aver fissato per domani il lutto cittadino a Premariacco: “Vi comunico che deve essere ancora riconosciuto dal fratello, ma io ho potuto vedere alcune cose: è lui”, ne è certo il primo cittadino del piccolo Comune di 4mila anime.

''Chiudiamo una delle pagine più  tristi della nostra piccola comunità. Il nostro compito era quello di  restituire un corpo ai familiari e oggi l'operazione è stata portata a termine. Mi dicono, tra l'altro, che oggi è la giornata mondiale degli abbracci''.

Il progetto di una statua dei tre ragazzi abbracciati

Quanto al progetto di una statua in omaggio ai tre ragazzi, il sindaco di Premariacco, De Sabata,  racconta di aver da poco ''terminato un colloquio con la  comunità romena del nostro comune che mi sostiene in questo progetto. Non mi interessa fare lapidi ai caduti ma vorrei che a chiunque passi  da qui arrivi il senso di quell'abbraccio tra i tre ragazzi, un  segnale straordinario che porta via il cuore, l'ultimo regalo che ci  fanno prima di sparire tra i flutti. Io quell'abbraccio lo voglio  cristallizzare''.

L'inchiesta, ed il telefono ritrovato

Intanto, l'inchiesta procede spedita. E' stata completato, a Udine, nel Laboratorio di informatica forense, l’accertamento tecnico non ripetibile disposto dalla PM, Letizia Puppa, sul cellulare di Patrizia Maria Cormos: si tratta dell’unico telefonino ritrovato finora sulle sponde del fiume Natisone. E' agli atti ormai una copia forense del dispositivo, incluse le schede SIM e le schede di memoria.

Questo accertamento è necessario - a più di 3 settimane dalla tragedia - per "evitare il possibile deperimento del cellulare e la sua inutilizzabilità in caso di processo"

Il consulente nominato dagli avvocati delle famiglie

Al lavoro anche il consulente tecnico congiunto nominato dai due avvocati delle famiglie, Gaetano Laghi del foro di Milano che rappresenta i Molnar, quindi il fratello di Cristian e i genitori, e i Doros, i genitori di Bianca e Maurizio Stefanizzi, del foro di Pistoia, a rappresentanza della famiglia Cormos, quella di Patrizia. 

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La cronologia della tragedia: minuto per minuto


E' dal telefono che sarà possibile risalire, minuto dopo minuto, alla cronologia di quel venerdì 31 maggio, attraverso gli orari delle chiamate, i metadati di foto e video, l’aggancio alle celle telefoniche. Il fascicolo aperto in Procura rimane per omicidio colposo a carico di ignoti.

Sul Natisone, le ricerche si sono interrotte dunque ieri, 23 giugno, dopo 24 giorni con un impegno titanico di volontari e vvf della zona, che si sono spesi con incredibile caparbietà: un esempio civico di impegno e generosità, per chiudere una pagina dolorosissima per le zone dove si trova il fiume Natisone.

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