Tragedia del Natisone: è polemica sui soccorsi?

27 giorni ago
Natisone

Bianca, Patrizia e Cristian potevano essere strappati alla furia del fiume Natisone ed essere salvati? "Sarebbe bastato un minuto in più di tempo" - a detta degli esperti - e sulle loro teste sarebbe arrivato l'elicottero dei vigili del fuoco, Drago, che al primo allarme si era immediatamente alzato da Venezia. "E' partito da una località troppo distante dal luogo della tragedia nel territorio di Udine", è l'accusa che alimenta la polemica, in qualche modo, però, arginata sul nascere da una certezza: "Protocolli d'intervento rispettati".

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Dubbi sulla tempistica dei soccorsi

 Prima ancora che Drago arrivasse in Friuli, sul posto della disgrazia era giunto l'equipaggio con a bordo il personale sanitario d'emergenza, dirottato sopra il Natisone quando sono state diffuse informazioni maggiormente dettagliate. Da quanto si è appreso, le tempistiche dei soccorsi saranno sì analizzate ma non per iscrivere qualcuno nel registro degli indagati, dal momento che è già stata accertata la correttezza dei protocolli. "Ma bisogna rendere ancora più efficaci i futuri coordinamenti", è la morale di questa tragedia.

Friuli, i giovani dispersi per la piena del fiume Natisone

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Il lavoro dei soccorritori e delle forze dell'ordine, comunque, non è finito: l'imperativo è restituire anche il corpo di Cristian alla sua famiglia. In Friuli è arrivato il fratello, che abita in Austria. Non si dà pace. I due erano stati assieme fino a poche ore prima. Poi il giovane in auto aveva raggiunto la fidanzata Bianca, per stare un po' con lei, approfittando della sua trasferta a Udine per salutare i genitori, che vivono in Italia da tempo.
 

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 Circa la ricostruzione dell'accaduto, nelle scorse ore il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, ha reso noto che, da quanto gli è stato riferito da fonti accreditate, una delle ragazze non sapeva nuotare. Può essere questo l'elemento che ha fatto desistere i ragazzi dal tentare di guadare la lingua d'acqua, non ancora mostruosa, formatasi alle loro spalle e che li aveva isolati.

"Profondo cordoglio" è stato espresso dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga e dal Comune di Udine, che ha sospeso iniziative di divertimento in segno di rispetto nei confronti dei famigliari delle vittime.

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