La Corte penale internazionale chiede mandati d'arresto per ...

20 Mag 2024

La guerra di Gaza, giorno 227

Il premier israeliano: "Uno scandalo, non ci fermeremo". Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere mandati di arresto anche nei confronti di tre leader di Hamas

Netanyahu - Figure 1
Foto Rai News

ansa

Benjamin Netanyahu/Yahya Al Sinwar

Netanyahu: da Cpi uno scandalo ma non fermerà né me né noi

"E' uno scandalo. Questo non fermerà nè me nè noi". Così il premier Benyamin Netanyahu, citato dai media, ha definito ad una riunione del Likud la mossa del Procuratore della Cpi contro di lui e il ministro della difesa Yoav Gallant. 

Il ministero della Salute di Gaza: 106 morti in 24 ore

Sarebbero più di 35.500 le persone  rimaste uccise nella Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre. L'ultimo bilancio del ministero della Salute di Gaza, che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas, parla di almeno 35.562 morti, 106 dei quali  nelle ultime 24 ore. Il bollettino, rilanciato dalla tv satellitare  al-Jazeera, precisa che i feriti nell'enclave palestinese sono 79.652, comprese 176 persone rimaste ferite nell'ultima giornata.   

Katz: "Da Cpi attacco frontale alle vittime del 7 ottobre"

"La scandalosa decisione del Procuratore Generale della Corte penale dell'Aja è un attacco frontale e senza riserve contro le vittime del 7 ottobre e inostri 128 rapiti a Gaza". Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz. "Mentre gli assassini di Hamas commettono crimini contro l'umanità contro i nostri fratelli e sorelle", il Procuratore "cita contemporaneamente il primo ministro e il ministro della Difesa dello Stato di Israele insieme agli abominevoli mostri nazisti di Hamas". "Una vergogna storica - ha detto - che sarà ricordata per sempre". 

Gantz: "Dalla Cpi un crimine storico che non scomparirà"

"La posizione del pubblico ministero all'Aja sarà un crimine storico che non scomparirà". Lo ha detto il ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz sulla decisione del procuratore della Cpi Karim Khan di chiedere mandati di arresto per il premier Benyamin Netanyahu e il ministro della difesa Yoav Gallant, equiparati nella mossa ai leader di Hamas. "Lo Stato di Israele - ha detto - ha intrapreso la strada più giusta della guerra dopo un massacro da parte di un'organizzazione terroristica contro i suoi cittadini. Israele combatte nel modo più morale della storia, rispettando il  diritto internazionale e disponendo di un sistema giudiziario indipendente e forte". Quindi, "mettere i leader di un paese che è andato in battaglia per proteggere i suoi cittadini sulla stessa linea dei terroristi assetati di sangue, è cecità morale e una violazione del suo dovere e della sua capacità di proteggere i suoi cittadini". 

La Cpi chiede l'arresto del premier israeliano Netanyahu e del leader di Hamas Sinwar, l'annuncio

Corte penale internazionale chiede mandati di arresto per Netanyahu e leader Hamas

Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto alla Camera preliminare del tribunale di emettere mandati di arresto contro il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il suo ministro della Difesa Yoav Gallant per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità" nella Striscia di Gaza dall'8 ottobre. 

Khan ha chiarito che richiederà il mandato d'arresto anche per il capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar e  per altri due alti funzionari di Hamas: il leader delle Brigate Al-Qassem, Mohammed Diab Ibrahim al-Masri - meglio conosciuto come Mohammed Deif -, e il capo dell'Ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh.  

Khan ha chiarito che le accuse a carico dei leader di Hamas riguardano "sterminio, omicidio, presa di ostaggi, stupro e violenza sessuale durante la detenzione", mentre quelle a carico di Netanyahu e Gallant consistono nell'aver "causato lo sterminio, la fame come metodo di guerra - inclusa la negazione degli aiuti umanitari -" e nell'aver "colpito deliberatamente i civili nel corso del conflitto". 

Israele: "Continuano operazioni Idf a Jabalya, a Gaza nord"

L'esercito israeliano sta continuando a colpire "obiettivi terroristici nell'area di Jabalya" nel nord della Striscia e anche nel centro. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono state scoperte "armi in una struttura dell'Unrwa ed eliminati terroristi" in combattimenti ravvicinati. Secondo la stessa fonte, in un raid è stato centrato un gruppo di operativi che avevano lanciato un razzo anticarro verso le truppe.   Nelle ultime 24 ore sono stati circa 80 gli obiettivi colpiti dall'esercito in tutta la Striscia. 

Unicef: a Gaza 8 scuole su 10 distrutte o danneggiate

"Otto scuole su dieci a Gaza sono state distrutte o danneggiate. Ci vorrà del tempo prima che queste scuole vengano ricostruite e che i bambini possano tornare a studiare. Ma nel frattempo, i conti sono semplici. C'è solo una risposta a questo problema, ed è il cessate il fuoco". Così in un comunicato Tess Ingram, Specialista di Comunicazione dell'Unicef. "I bambini di Gaza non hanno accesso alle scuole da sei mesi. Significa che non apprendono, non giocano, non ci sono insegnanti, non ci sono strutture. Questo espone i bambini ad un rischio maggiore di sfruttamento e abuso, lavoro minorile, matrimoni precoci e una serie di altri rischi", aggiunge Ingram.

Gantz a Sullivan: "Governo civile a Gaza nel dopo Hamas"

Occorre facilitare "una immediata alternativa civile per il governo di Gaza nel dopo Hamas". Lo ha detto il ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz che ha incontrato oggi il Consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan.   Le parti hanno discusso la "possibilità di promuovere la normalizzazione con l'Arabia Saudita, che rafforzerebbe l'alleanza regionale contro l'Iran, e un'amministrazione guidata dagli Usa che insieme ai Paesi della regione si occuperebbe dei bisogni civili nella Striscia di Gaza". Gantz ha comunque ribadito che "Israele è impegnato a continuare i combattimenti a Rafah e ovunque a Gaza finché non sarà eliminata la minaccia di Hamas e ci sia il ritorno degli ostaggi". 

 Il ministro della difesa Yoav Gallant ha confermato al consigliere nazionale per la sicurezza Usa Jake Sullivan che Israele "ha l'obbligo morale" di smantellare i battaglioni di Hamas a Rafah e di riportare indietro gli ostaggi. Lo ha fatto sapere il suo ufficio secondo cui Gallant ha anche illustrato a Sullivan "i piani intrapresi a Gaza che integrano le attività operative sul terreno. Ciò include sforzi significativi per evacuare la popolazione civile a Rafah, facilitare la fornitura di servizi umanitari e operare in modo preciso per evitare danni ai civili non coinvolti".   I due hanno anche discusso "le tensioni sul confine settentrionale di Israele" e Gallant ha  denunciato "la continua aggressione di Hezbollah e il rifiuto di raggiungere unasoluzione diplomatica" che mettono a rischio "di una significativa escalation". 

Israele: "Uccisi due operativi di Hamas in raid a Nuseirat"

L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso in raid sulla Striscia due operativi delle Brigate Qassam, ala militare di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui il primo è "Zaher Huli (anche conosciuto come 'Abu Hamed') con cariche nell'ala militare diHamas e nella polizia di Hamas nei Campi profughi" della parte centrale della Striscia.   "Zaher - ha spiegato il portavoce - ha sfruttato la sua posizione per favorire collegamenti con altri terroristi di Hamas e promuovere attacchi terroristici contro il fronte interno israeliano".   Il secondo operativo è "Rami Khalil Faki che ha avuto incarichi nell'ala militare di Hamas e nella polizia nell'area di Nuseirat. Faki ha comandato terroristi armati che hanno attaccato soldati israeliani". Insieme a quest'ultimo - ha aggiunto il portavoce - sono stati uccisi " il suo vice e altri4 terroristi operativi di Hamas". 

Gallant aggiorna Sullivan sull'operazione a Rafah

Il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, ha aggiornato il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan sull'operazione a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riporta The Times of Israel, citando un incontro tra i due a Tel Aviv cui ha partecipato anche il capo di stato maggiore delle forze israeliane di difesa (Idf), Herzi Halevi. 

Gallant ha informato Sullivan sull'andamento dell'evacuazione dei civili da Rafah, sottolineando che l'operazione rientra negli sforzi di Israele per smantellare Hamas e riportare a casa gli ostaggi. Secondo Gallant, inoltre, la mancanza di una soluzione sul fronte degli attacchi di Hezbollah verso il nord di Israele può portare a una "significativa escalation".

Wafa: forze israeliane arrestano 21 palestinesi a Hebron

Le forze israeliane hanno arrestato 21 palestinesi a Hebron, in Cisgiordania, in diversi raid condotti questa mattina, secondo l'agenzia di stampa Wafa. L'agenzia ha riferito anche di tre palestinesi arrestati a Ramallah.

Turchia: "Israele ha superato tutti i limiti"

"Israele ha superato tutte le linee rosse della coscienza umana, cercando una vittoria totale Israele sta portando l'intera regione verso la distruzione". Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, durante una conferenza stampa congiunta con l'omologo pachistano Ishaq Dar a Islamabad, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt.

"Abbiamo sempre detto che Israele non sarebbe in grado di continuare la guerra se non avesse sostegno politico o militare. Condanniamo coloro che partecipano a questo crimine mentre danno ad altri lezioni di democrazia e diritti umani", ha aggiunto Fidan, lanciando un appello internazionale per il riconoscimento della Palestina "nel nome della Giustizia e del Diritto" e chiedendo un cessate il fuoco immediato a Gaza e l'invio di aiuti umanitari nella regione.

Hezbollah: "Raisi grande difensore della resistenza contro Israele"

Il movimento libanese sciita di Hezbollah ha espresso le sue ''più sentite condoglianze'' per la morte del presidente dell'Iran Ebrahim Raisi sottolineando che era ''un grande e convinto difensore della resistenza'' e un ''protettore'' dei gruppi anti israeliani nella regione. Era ''un convinto difensore delle nostre cause e un protettore dei movimenti di resistenza", scrive Hezbollah in una nota aggiungendo che conosce Raisi ''da molto tempo''.

Centcom: prosegue la consegna degli aiuti sul pontile temporaneo (Video)

Iran, "il percorso della politica estera non cambierà"

Il percorso della politica estera iraniana continuerà sotto la guida del leader Ali Khamenei dopo la morte del presidente Ebrahim Raisi: lo ha reso noto in un comunicato il Consiglio strategico per le relazioni estere, riporta l'Irna. 

"Il presidente e il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian hanno fatto tutto il possibile per concretizzare gli interessi nazionali della Repubblica islamica e hanno compiuto sviluppi ammirevoli nella lotta contro le sanzioni tiranniche degli stranieri contro l'Iran, nonché nel sostegno al movimento di resistenza nella regione e al popolo eroe della Palestina".

Qatar: non c'è volontà politica di trovare un'intesa sulla tregua

Il ministro di Stato del Qatar Mohammed bin Abdulaziz Al-Khulaifi ha affermato che non esiste la volontà politica di raggiungere un accordo di cessate il fuoco a Gaza tra Hamas e Israele. Lo riporta Haaretz citando l'alto esponente del Paese che è tra i mediatori dei colloqui.

Houthi, condoglianze a Teheran per la morte di Raisi

Anche gli Houti hanno espresso il loro cordoglio per la morte del presidente iraniano, Ebrahim Raisi, del ministro degli Esteri Hossein Amir Abdollahian e di altri funzionari di Teheran. "Le nostre più sentite condoglianze al popolo iraniano, alla leadership iraniana e alle famiglie del presidente e alla delegazione che lo accompagna", ha affermato Mohamed Ali al-Houthi, capo dei Comitati rivoluzionari supremi degli Houthi. "Il popolo iraniano continuerà ad avere leader fedeli al proprio popolo, a Dio piacendo".

Sullivan incontra oggi Benny Gantz a Tel Aviv

Il Consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan vedrà oggi il ministro del Gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz a Tel Aviv. Lo ha fatto sapere il suo ufficio. Ieri Sullivan ha visto il premier Benyamin Netanyahu e il suo omologo israeliano Tzachi Hanegbi, oltre al presidente Isaac Herzog.

Esercito israeliano: uccisi due agenti militari di Hamas nel weekend

Due agenti militari di Hamas che prestavano servizio anche come alti ufficiali nella polizia del gruppo estremista sono stati uccisi nei recenti attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza, annunciano l'esercito e lo Shin Bet, secondo quanto riporta il Times of Israel.

Domenica, Zaher al-Houli, alto ufficiale di polizia, è stato preso di mira da un attacco con droni. Secondo le Forze di difesa israeliane al-Houli era un membro dell'ala militare di Hamas oltre al suo ruolo di alto livello nella polizia. Sabato un altro attacco ha ucciso Rami Khalil Faki, che secondo l'Idf è un membro dell'ala militare di Hamas e alto ufficiale nella polizia di Nuseirat. Anche il vice di Faki e altri quattro membri di Hamas sono rimasti uccisi nello stesso raid.

Polizia d'Israele disperde una protesta anti governo, 10 arresti

Scontri tra polizia e dimostranti anti governo si sono registrati questa mattina vicino lo svincolo di Shaar Hagai, sulla strada principale tra Gerusalemme e Tel Aviv. La protesta dell'organizzazione "Fratelli in armi" ha cercato di bloccare la strada ma la polizia lo ha impedito. Il gruppo - che ha denunciato il fermo di 10 manifestanti - vuole le dimissioni del governo e l'indizione di nuove elezioni, motivando la richiesta con il fallimento delle trattative per portare a casa gli ostaggi israeliani prigionieri di Hamas nella Striscia.

Hamas, "dolore per la morte di Raisi, Teheran supererà questa dura prova"

''Dolore e tristezza'' sono i sentimenti espressi da Hamas nel messaggio di ''sincere condoglianze'' diffuso dopo la conferma della morte del presidente dell'Iran Ebrahim Raisi e del ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian. 

I due hanno perso la vita ''in un doloroso incidente che è costato la vita ad alcuni dei migliori leader iraniani che hanno avuto una brillante carriera nel far rinascere l'Iran e hanno adottato posizioni onorevoli nel sostenere la nostra causa palestinese e la legittima lotta del nostro popolo'', si legge nel comunicato diffuso da Hamas. ''Siamo fiduciosi che la Repubblica Islamica dell'Iran sarà in grado, se Dio vuole, di superare le ripercussioni di questa grande perdita. Il caro popolo iraniano dispone di antiche istituzioni in grado di affrontare questa dura prova'', sottolinea il comunicato.

Esercito israeliano: nella notte colpite infrastrutture Hezbollah nel sud del Libano

L'esercito israeliano ha reso noto su Telegram di aver colpito con aerei da combattimento strutture militari di Hezbollah nelle aree di Blida, Jibbain e Odaisseh, nonché un posto di osservazione appartenente all'organizzazione terroristica nell'area di Chihine, nel sud del Libano.

Raid notturno dell'IDF su strutture militari Hezbollah

Centcom: sabato lanciato un missile balistico antinave Houthi sul golfo di Aden

“La sera del 18 maggio verso le 21:35 (ora di Sanaa), gli Houthi hanno lanciato un missile balistico antinave da un'area dello Yemen sotto il loro controllo, sul golfo di Aden. Non sono stati segnalati feriti o danni da parte di navi mercantili americane o della coalizione. Questo comportamento sconsiderato degli Houthi sostenuti dall'Iran minaccia la stabilità regionale e mette in pericolo la vita dei marinai attraverso il Mar Rosso e il Golfo di Aden”. Così su X il Comando Centrale statunitense.

Gaza: media, 3 morti e 8 feriti in raid di Israele su Rafah

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno tre persone sono morte e altre otto sono rimaste ferite in bombardamenti israeliani che stamattina hanno colpito Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Raid vengono segnalati in queste ore dalla Wafa anche nelle città di Gaza, Khan Yunis e Jabalia, e nel campo profughi di Bureij.

Attacchi aerei israeliani, le vittime nelle ultime ore sono almeno 42

Un attacco aereo israeliano su Nuseirat, un campo profughi palestinese nel centro di Gaza risalente alla guerra arabo-israeliana del 1948, ha ucciso 27 persone, tra cui 10 donne e sette bambini, dicono fonti dell'ospedale dei martiri di Al-Aqsa nella vicina Deir al-Balah, che ha ricevuto i corpi. Un altro attacco, sempre su Nuseirat, ha ucciso 5 persone, fa sapere il servizio di emergenza della Mezzaluna Rossa Palestinese. A Deir al-Balah, un attacco aereo ha ucciso due persone incluso Zahed al-Houli, alto ufficiale della polizia gestita da Hamas. Fonti palestinesi riferiscono di ulteriori attacchi aerei e pesanti combattimenti nel nord di Gaza. La protezione civile afferma che gli attacchi hanno colpito diverse case vicino all'ospedale Kamal Adwan a Beit Lahiya, uccidendo almeno 10 persone. Video mostrano i soccorritori mentre cercano di estrarre il corpo di una donna dalle macerie mentre risuonano esplosioni sullo sfondo. Anche nel vicino campo profughi urbano di Jabaliya, i residenti segnalano una forte ondata di colpi di artiglieria e attacchi aerei.

Israeliani attaccano e bruciano veicoli palestinesi in Cisgiordiania

Alcuni israeliani hanno attaccato camion palestinesi, pensando che trasportassero aiuti a Gaza, per poi dare alle fiamme auto di palestinesi nella cittadina di Yatma, nei pressi di Nablus. Lo scrive il Jerusalem Post online, che cita fonti israeliane e palestinesi.

Incontro Netanyahu-Sullivan, focus su Rafah e aiuti umanitari

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan a Gerusalemme. 

I due - secondo l'esecutivo israeliano - hanno discusso della continuazione della guerra a Gaza, con particolare attenzione a Rafah, degli aiuti umanitari agli abitanti della Striscia di Gaza, dei negoziati per il ritorno degli ostaggi e di quanto si sta facendo nel settore settentrionale. All'incontro hanno partecipato anche il ministro degli Affari strategici Ron Dermer, il rabbino Tzachi Hanegbi e l'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti per gli affari esteri Brett McGurk. Successivamente - si aggiunge - si è svolto un dialogo tra agenzie guidato dal ministro degli Affari strategici Ron Dermere R. M.L. Tzachi Hanegbi con la delegazione americana guidata da Sullivan. Durante l'incontro è stato discusso in dettaglio la continuazione della guerra a Gaza, con particolare attenzione all'attività a Rafah, nonché all'aumento dello sforzo umanitario nella Striscia di Gaza.

Biden: “Tregua immediata e liberazione degli ostaggi”

"Chiedo una tregua immediata e la liberazione degli ostaggi a Gaza": lo ha detto Joe Biden nel suo discorso alla cerimonia di laurea al Morehouse College di Atlanta, ricordando la "crisi umanitaria" in corso nella Striscia di Gaza in seguito agli attacchi israeliani. 

“Sostengo la protesta pacifica e non violenta”, ha detto ai giovani, alcuni dei quali indossavano delle kefiah sopra gli abiti neri per la laurea, “le vostre voci devono essere ascoltate, e vi prometto che le ascolto”.

La Giordania: “Inchiesta sui crimini di guerra di Israele”

La Giordania pretende un'indagine internazionale su quelli che, a suo giudizio, sono stati molti crimini di guerra commessi durante la campagna militare di Israele contro Hamas a Gaza. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Amman, Ayman Safadi. In una conferenza stampa con il capo dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi Unrwa, Safadi ha dichiarato che i responsabili dei crimini documentati dovrebbero essere consegnati alla giustizia. Israele nega strenuamente che le sue truppe abbiano commesso crimini di guerra. 

Teheran conferma, in Oman negoziati indiretti tra Usa e Iran

L'Iran ha confermato le notizie secondo cui starebbe proseguendo i negoziati indiretti con gli Stati Uniti in Oman, malgrado le tensioni tra i due Paesi, che non hanno relazioni diplomatiche. Il sito web statunitense Axios ha riferito due giorni fa che "questa settimana" Teheran e Washington hanno discusso su "come evitare un'escalation di attacchi" in Medio Oriente. Il rappresentante iraniano all'Onu ha confermato "informazioni pubblicate su negoziati indiretti tra Iran e Stati Uniti in Oman", ha riferito l'agenzia ufficiale Irna, aggiungendo che queste discussioni fanno parte di "un processo in corso". 

L'Irna non ha fornito dettagli sulla data e sul contenuto degli incontri, affermando che "non sono stati i primi" e "non saranno gli ultimi". I negoziati sono stati condotti da parte statunitense dal consigliere del presidente per il Medio Oriente, Brett McGurk, e dall'inviato per l'Iran Abram Paley, ha dichiarato Axios, precisando di non sapere chi rappresentasse Teheran. Queste discussioni, condotte attraverso funzionari del sultanato dell'Oman, hanno avuto luogo poco più di un mese dopo che l'Iran ha lanciato un attacco senza precedenti contro Israele il 13 aprile.  

Bombe israeliane sul campo profughi di Nuseirat, 31 morti e 20 feriti

Almeno 31 persone sono rimaste uccise, e 20 ferite, nel raid condotto da Israele la notte scorsa contro il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Le vittime facevano parte tutte di una stessa famiglia e si trovavano nell'edificio colpito dal bombardamento avvenuto nel cuore della notte. Lo rendo noto le squadre di soccorso che stanno scavando tra le macerie. 

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