Nissan taglia 9mila posti di lavoro e riduce la capacità produttiva del ...
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Stima per l’utile operativo dell’anno fiscale -70%. Crolla la redditività. E il ceo Uchida ammette: non abbiamo previsto il boom dei full hybriddi Redazione Finanza
7 novembre 2024
3' di lettura
Nissan, terza casa automobilistica giapponese dopo Toyota e Honda, ha annunciato un taglio di 9.000 posti di lavoro (il 6,7% dei suoi 133.580 dipendenti) a livello mondiale, assieme a una riduzione dei costi di 2,4 miliardi di euro. Taglio anche per la capacità di produzione in tutto il mondo: il 20%, a fronte di un netto peggioramento delle vendite. Il gruppo ha nuovamente rivisto al ribasso le stime sui ricavi e sull’utile operativo (-70%) per l’anno fiscale 2024: «Di fronte alla gravità della situazione, Nissan sta adottando misure urgenti per recuperare le sue prestazioni e creare un’azienda più reattiva e resiliente». Così la nota della casa di Yokohama. Nissan ha poi deciso di vendere fino al 10% della sua partecipazione in Mitsubishi Motors (parte dell’Alleanza con Renault, in fase di ristrutturazione della governance) per raccogliere una cifra vicina ai 70 miliardi di yen (oltre 420 milioni di euro).
Il mea culpa
Il ceo Makoto Uchida ha ammesso che non era stata prevista «una crescita così rapida degli Hev», ovvero i full-hybrid. «Abbiamo iniziato a capire questa tendenza verso la fine dello scorso anno fiscale», ha aggiunto il ceo, aggiungendo che alcune modifiche ai modelli principali non sono andate bene come previsto».
Ora la casa giapponese intende ridurre a 30 mesi i tempi di sviluppo dei veicoli a 30 mesi, approfondire la collaborazione con Renault, Mitsubishi e Honda ed esplorare ulteriori partnership strategiche nelle aree tecnologiche e dei servizi software.
Per facilitare un rapido processo decisionale Nissan ha nominato un chief performance officer, Guillaume Cartier, a partire dal 1 dicembre. Cartier supervisionerà le regioni Giappone-Asean, Amieo (Africa, Medio Oriente, India, Europa e Oceania) e Americhe.
Il taglio
Le vendite globali di Nissan sono scese del 3,8% a 1,59 milioni di veicoli nella prima metà dell’anno fiscale (i sei mesi tra aprile e settembre), soprattutto a causa di un netto calo del 14,3% in Cina. Nell’intero anno fiscale 2023 Nissan aveva venduto 3,4 milioni di vetture (+1,4%). Le vendite negli Stati Uniti quest’anno sono scese di quasi il 3%, a circa 449mila veicoli. Insieme, Cina e Usa rappresentano quasi la metà del mercato globale per Nissan. Quanto all’Europa nel 2024 Nissan ha visto crescere le vendite del 5% complessivo nei primi sei mesi ma a settembre ha subito un tracollo: -20% e 1,6% di quota di mercato (dall’1,9%).