Liberati 4 ostaggi, tra loro anche Noa simbolo del 7/10. Hamas: nel ...

16 giorni ago

La guerra di Gaza, giorno 246

Liberati a Nuseirat nel centro della Striscia con l'aiuto Usa: sono in buone condizioni di salute. Il leader di Hamas, Haniyeh: "La nostra resistenza continuerà". Netanyahu chiama Noa: "Sono molto emozionata". Gantz cancella il discorso d'addio

Noa Argamani - Figure 1
Foto Rai News

@JeremBenhaim/AP

Liberata dall'Idf, è viva, Noa Argamani la 25enne israeliana rapita da Hamas e divenuta simbolo del massacro del 7 ottobre; un video di lei su una moto mentre veniva sequestrata dai terroristi, fece il giro del mondo. Liberati anche Shlomi Zivi (40), Almog Meir Jan (21) e Andrey Kozlov (27) - 8 giugno 2024

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Benjamin Netanyahu

Benyamin Netanyahu ha chiesto a Benny Gantz di non lasciare il governo di emergenza nazionale israeliano

Benyamin Netanyahu ha chiesto a Benny Gantz di non lasciare il governo di emergenza nazionale israeliano. "Non rinunciamo all'unità, anche oggi dobbiamo continuare a mostrare responsabilità", l'appello del premier su X. Il leader centrista stasera avrebbe dovuto tenere una conferenza stampa per annunciare le sue dimissioni, in dissenso con la linea del premier sulla guerra e sul futuro politico della Striscia. Gantz, dopo il blitz dell'esercito che ha portato alla liberazione di 4 ostaggi, ha poi cancellato l'appuntamento.

Il portavoce dell'ala militare di Hamas, Abu Obaida afferma che durante l'operazione di salvataggio dei quattro ostaggi, altri prigionieri israeliani sono stati uccisi

Il portavoce dell'ala militare di Hamas, Abu Obaida, ha affermato che durante l'operazione di salvataggio dei quattro ostaggi, altri prigionieri israeliani sono stati uccisi.Obaida ha detto che Israele ha commesso un terribile massacro e che l'operazione rappresenta "un grave pericolo per gli ostaggi e avrà conseguenze negative sulle loro condizioni di vita"

Josep Borrell: "A Gaza il bagno di sangue deve finire. Il piano Usa in 3 fasi è la strada da seguire"

"Le notizie provenienti da Gaza di un altro massacro di civili sono terribili. Lo condanniamo con la massima fermezza. Il bagno di sangue deve finire immediatamente. Il piano in tre fasi Usa è la strada da seguire per un cessate il fuoco duraturo e per porre fine alle uccisioni". Lo scrive su X l'alto rappresentante Ue Josep Borrell.

protesta anti-governativa in Israele dopo liberazione ostaggi. Si chiedono le dimissioni del premier e un accordo per il rilascio completo

Al via le manifestazioni anti governative settimanali in Israele: nonostante la liberazione di quattro ostaggi avvenuta oggi, la piazza chiede le elezioni anticipate, le dimissioni del primo ministro Benjamin Netanyahu e un accordo per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas.Ampio schieramento di forze dell'ordine a Tel Aviv dove la polizia ha bloccato anche alcune uscite dell'autostrada Ayalon per impedire ai manifestanti di bloccare il traffico.

Egitto condanna blitz Israele a Nuseirat: "Consiglio sicurezza Onu intervenga immediatamente"

Il ministero degli Esteri egiziano ha condannato "gli attacchi israeliani al campo di Nuseirat" nel centro di Gaza, riferendosi all'operazione di salvataggio di quattro ostaggi avvenuta oggi ma senza fare menzione della liberazione. Citando il bilancio delle vittime fornito dai funzionari di Hamas, la dichiarazione critica l'operazione "in cui sono stati uccisi più di 150 civili palestinesi", affermando che la missione ha violato il diritto internazionale. La dichiarazione invita il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite "a intervenire immediatamente per fermare la guerra israeliana contro la Striscia di Gaza".

AFP

Campo di Nuseirat dopo l'intervento delle forze speciali israeliane, 8 giugno 2024

Il presidente palestinese Abu Mazen ha chiesto una sessione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'ONU per l'attacco al campo profughi di Nuseirat

Il presidente palestinese Abu Mazen ha chiesto una sessione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per discutere le ripercussioni del sanguinoso massacro compiuto dalle forze di occupazione israeliane nel campo di Nuseirat". Lo ha riferito l'agenzia Wafa.

il consigliere per la sicurezza nazionale americana, JakeSullivan: "'Bene la liberazione degli ostaggi ma avanti con i negoziati'"

"Gli Stati Uniti sostengono tutti gli sforzi volti a garantire il rilascio degli ostaggi ancora detenuti da Hamas, compresi i cittadini americani". Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale americana, JakeSullivan, in una nota precisando che "i negoziati" per il cessate il fuoco vanno avanti.  "L'accordo sul tavolo garantirebbe il rilascio di tutti gli ostaggi, garanzie di sicurezza per Israele e sollievo per i civili innocenti a Gaza -ha sottolineato il funzionario della Casa Bianca - L'intesa ha il pieno sostegno degli Stati Uniti ed è stato approvato da paesi di tutto il mondo, tra cui il G7, Arabia Saudita, Giordania, Egitto, Emirati Arabi Uniti e Qatar".

Netanyahu incontra gli ostaggi liberati in ospedale - Video

L'elicottero che arriva a prendere gli ostaggi dopo il blitz - il video

L'incontro di Noa coi familiari in ospedale - video

Il leader di Hamas, Haniyeh: "La nostra resistenza continuerà"

"Il nostro popolo non si arrenderà e la resistenza continuerà per difendere i nostri diritti di fronte a questo nemico criminale". Lo ha detto il capo politico di Hamas Ismail Haniyeh nel giorno dell'operazione dell'esercito israeliano nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza, che ha portato al salvataggio di quattro ostaggi. Secondo la fazione palestinese 210 persone sono morte nel campo di Nuseirat.  

Hamas: "210 palestinesi uccisi nell'operazione speciale per gli ostaggi"

Nell'operazione militare che ha portato alla liberazione degli ostaggi israeliani i palestinesi rimasti uccisi sarebbero almeno 210, secondo quanto afferma Hamas, che parla anche di 400 feriti nella zona del campo profughi di Nuseirat dove sono stati ritrovati gli ostaggi, nell'azione anche l'aiuto Usa.

Cnn: "Gli Stati Uniti hanno aiutato nel blitz per liberare gli ostaggi"

Gli Usa hanno aiutato Israele nell'azione che ha permesso la liberazione dei 4 ostaggi a Nuseirat, a Gaza. Lo ha riferito - ripresa dai media israeliani - una fonte Usa alla Cnn. "Una cellula americana - ha spiegato - ha sostenuto gli sforzi per salvare quattro ostaggi israeliani, collaborando con le forze israeliane nell'operazione".  

Cnn: secondo fonti ospedaliere quasi 100 palestinesi sono stati uccisi nel blitz per gli ostaggi a Nuseirat

Sale il bilancio dei palestinesi rimasti vittime nel blitz per la liberazione degli ostaggi: almeno 107 palestinesi sarebbero rimasti uccisi nel centro della Striscia di Gaza, dicono fonti giornalistiche alla Cnn, mentre fonti ospedaliere palestinesi parlano di almeno 94 uccisi a Nuseirat nell'operazione israeliana che ha portato alla liberazione dei quattro ostaggi detenuti da Hamas, oltre a 100 feriti. Si tratta dell'ospedale Deir al Balah, nel centro della Striscia.  

Noa Argamani - Figure 2
Foto Rai News

Polizia israeliana: "Morto il soldato ferito nell'operazione per gli ostaggi"

La polizia israeliana ha annunciato la morte dell'ispettore capo Arnon Zamora, comandante nell'unità speciale anti terrorismo, ucciso nell'operazione a Nuseirat dentro la Striscia di Gaza per la liberazione dei quattro ostaggi. Zamora - come aveva detto il portavoce militare Daniel Hagari - era rimasto gravemente ferito nell'operazione. Portato in ospedale, è stato dichiarato morto. 

Hamas: "50 palestinesi uccisi in raid per liberare ostaggi"

Almeno 50 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani su Nuseirat e in altre aree del centro di Gaza durante il salvataggio dei quattro ostaggi israeliani, ha detto a Reuters un funzionario sanitario dell'enclave gestita da Hamas. Lo riferisce il Times of Israel. 

Netanyahu farà visita ai 4 ostaggi liberati all'ospedale Tel Hashomer controllato dall'esercito

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu arriverà all'ospedale Sheba Tel Hashomer vicino a Tel Aviv, e incontrerà i 4 ostaggi che sono stati liberati in un'operazione speciale dal campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta Ynet. 

Netanyahu: "Non cediamo al terrorismo, libereremo ogni ostaggio, non ci fermeremo"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele non cede al terrorismo e che sta operando "in modo creativo e coraggioso" per riportare a casa gli ostaggi tenuti da Hamas a Gaza. "Ci impegniamo a farlo anche in futuro. Non ci fermeremo finché non avremo completato la missione e riportato a casa tutti gli ostaggi, sia vivi che morti", ha detto Netanyahu. 

Il conduttore piange lanciando un video che mostra il padre di Noa appena avuta la notizia (Video)

Hamas: "Liberare ostaggi dopo 9 mesi è "un fallimento"

Un alto funzionario di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha definito la liberazione di quattro prigionieri dopo nove mesi di combattimenti "un segno di fallimento, non un risultato". Lo riporta il Times of Israel che cita la Reuters. È la terza volta che le forze di sicurezza riescono a salvare ostaggi vivi nella Striscia di Gaza. 

Esercito: "Ancora 120 ostaggi nelle mani di Hamas"

L'esercito ha detto di aver salvato Noa Argamani, Almog Meir, Andrej Kozlov e Shlomi Ziv in una operazione speciale diurna a Nuseirat. Gli ostaggi sono stati salvati in due luoghi separati nel cuore di Nuseirat. Circa la metà sono stati rilasciati nel corso di un cessate il fuoco durato una settimana a novembre. Secondo Israele sono circa 120 gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. 

Noa Argamani con il padre durante il viaggio verso l'ospedale Tel Hashomer vicino Tel Aviv - video

Il momento in cui gli ostaggi salgono sull'elicottero - video

La gioia dopo l'annuncio sulla spiaggia a Tel Aviv - video

Famiglie ostaggi: "Trionfo dell'idf, ora liberarli tutti" la gioia travolge Israele

"L'eroica operazione dell' Idf che ha liberato e riportato a casa Noa Argamani, Shlomi Ziv, Andrey Kozlov e Almog Meir Jan è un trionfo miracoloso. Ora, con la gioia che travolge Israele, il governo deve ricordare il suo impegno a riportare indietro tutti i 120 ostaggi ancora detenuti da Hamas: i vivi per la riabilitazione, gli uccisi per la sepoltura". Lo dichiara il Forum delle famiglie degli ostaggi. "Continuiamo a chiedere alla comunità internazionale di esercitare la necessaria pressione su Hamas affinchè accetti l'accordo proposto e rilasci gli altri 120 ostaggi tenuti prigionieri. Ogni giorno è un giorno di troppo". 

Netanyahu e Herzog hanno parlato con Noa Argamani, "Sono molto emozionata, non parlo ebraico da così tanto tempo"

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog hanno parlato al telefono con Noa Argamani, la ragazza ostaggio che, insieme ad altri 3, è stata liberata oggi a Gaza. La ragazza è in buone condizioni ed è sottoposta a controlli in un ospedale del centro di Israele.

Il Times of Israel riferisce della telefonata di un minuto, in cui Herzog ha espresso la sua felicità mentre la ventiseienne sfoggiava un grande sorriso e ringraziava il presidente. "Ti abbraccio a nome dell'intera nazione di Israele", le ha detto Herzog.

Il primo ministro Benjamin Netanyahu le ha chiesto come si sente. "Sono molto emozionata, non parlo ebraico da così tanto tempo" ha risposto. "Non abbiamo rinunciato a te nemmeno per un momento, "Non so se ci credevi, ma noi ci credevamo e sono felice che sia successo", ha detto il premier.

Dopo la liberazione degli ostaggi, Gantz cancella il discorso sull'ultimatum a Netanyahu

Il ministro del gabinetto di guerra e leader centrista Benny Gantz ha cancellato la conferenza stampa di questa sera sulla scadenza dell'ultimatum dato al premier Benyamin Netanyahu sul cambio di politica nella guerra a Gaza, pena l'uscita dal governo. L'annuncio è arrivato subito dopo la notizia che l'Idf ha liberato 4 ostaggi israeliani a Gaza. 

Gantz ha detto di avere il "cuore pieno" di gioia. "Vorrei elogiare i soldati delle Forze di Difesa Israeliane, Yamam, lo Shin Bet per l'operazione complicata e coraggiosa che è stata pianificata ed eseguita in modo impeccabile", si legge in una nota "Anche oggi il mio pensiero è rivolto a tutte le famiglie degli ostaggi. "Siamo impegnati a fare di tutto per riportarli a casa".

Gantz, che prima del 7 ottobre era all'opposizione, è stato l'unico leader ad accettare la richiesta di Netanyahu di formare un governo di unità nazionale in tempo di guerra e ha ottenuto un posto all'interno del gabinetto di guerra più piccolo, dove è uno dei tre membri con diritto di voto insieme allo stesso Primo Ministro e al ministro della Difesa, Yoav Gallant.

A metà maggio aveva lanciato un ultimatum a Netanyahu: avrebbe lasciato il governo se il premier non avesse annunciato un piano postbellico per la Striscia di Gaza prima dell'8 giugno, cosa che non è avvenuta. Le sue dimissioni avrebbero più un valore simbolico che pratico, dal momento che la coalizione di Netanyahu mantiene la maggioranza alla Knesset, ma esercita una maggiore pressione sul primo ministro poiché Gantz è ora una delle figure politiche più apprezzate in Israele. 

Il padre di Noa aveva detto: "Non sono riuscito a proteggerla"

Chi è Noa Argamani, una ragazza indipendente e forte

Noa, rapita dai palestinesi e portata a Gaza (Video)

Tv Israele: recuperati vivi 4 ostaggi a Gaza, tra loro c'è Noa Argamani

Forze speciali dell' Idf hanno recuperato 4 ostaggi israeliani vivi a Gaza: si tratta di Noa Argamani, Shlomi Ziv, Almog Meir Jan e Andrey Kozlov. Lo ha riferito la Tv Kan.  Le immagini di Noa del 7 ottobre, mentre su una moto veniva rapita da miliziani di Hamas fecero il giro del mondo.

Noa Argamani - Figure 3
Foto Rai News

I quattro erano stati rapiti durante l'attacco di Hamas al festival musicale Supernova. Ad una prima valutazione medica, le condizioni mediche dei quattro appaiono buone, ma sono ora stati portati all'ospedale per ulteriori controlli. L'operazione è stata condotta dalle forze speciali che hanno condotto raid simultanei in siti di Hamas a Nuseirat. In uno è stato messa in salvo Argamani mentre gli altri tre sono stati trovati nel secondo sito, si legge su Times of Israel. 

ANSA/NPK/FRAME TRATTO DA VIDEO PUBBLICATO DA HAMAS +++

Noa Argamani

Ministero Sanità Gaza: morti e feriti dopo raid israeliani

Un gran numero di cadaveri e pazienti feriti continuano ad arrivare all'ospedale di Al-Aqsa, la maggior parte dei quali sono bambini e donne, dopo i raid israeliani nelle aree di Deir el-Balah, Nuseirat, Al-Maghazi e Al-Bureij. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, come riporta Al Jazeera. Decine di feriti giacciono a terra e le équipe mediche stanno cercando di salvarli con le attrezzature mediche di base che hanno a disposizione. L’ospedale si trova ad affrontare una grave carenza di medicinali, materiali di consumo medici e carburante, oltre all’interruzione del generatore elettrico principale, ha riferito il ministero. 

Sirene di allarme razzi a Kibbutz Kissufim

Sirene di allarme per allerta razzi stanno suonando nel kibbutz Kissufim, uno dei più colpiti nell'attacco del 7 ottobre. Lo ha detto il portavoce militare. L'allarme è scattato quasi in contemporanea con l'operazione dell'Idf in corso nel campo profughi di Nuseirat e a Deir al Balah nel centro della Striscia.

Israele: "Nuovo ospedale da campo della Mezzaluna Rossa a Mawasi nel sud di Gaza"

L'esercito israeliano ha annunciato l'entrata in funzione di un ospedale da campo nella zona umanitaria di Mawasi, sulla costa a sud di Gaza, realizzato insieme alla cooperazione internazionale. È l'undicesimo in attività nella Striscia. Lo ha fatto sapere il Cogat, l'ente israeliano di governo dei territori, secondo cui la Mezzaluna Rossa opererà nell'ospedale da campo che è il settimo a Mawasi. Può contare su 40 posti letto, tre sale operatorie e un'unità di cure intensive. 

Israele: "Idf attivo a Nuseirat contro struttura terrore Hamas, attività anche a Tel Sultan, quartiere di Rafah"

L'esercito sta operando a Nuseirat, nel centro della Striscia, "contro una struttura terroristica" di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che i soldati hanno "fatto irruzione e poi demolito una compound di addestramento di Hamas a Tel Sultan, nella parte occidentale di Rafah". Nella stessa zona - ha proseguito - i soldati "hanno ucciso numerosi terroristi, localizzato tunnel e sequestrato armi". Tel Sultan - è stato ricordato - è il posto di uno dei 4 battaglioni di Hamas a Rafah.  

Cogat annuncia creazione 11esimo ospedale da campo a Gaza

Il Coordinatore delle attività governative nei Territori (Cogat) ha annunciato la creazione di un 11esimo ospedale da campo nella Striscia di Gaza, in collaborazione con l'organizzazione umanitaria internazionale Rahma. "Il complesso dell'ospedale da campo ha di recente iniziato a operare nell'area di al Mawasi, all'interno dell'Area Umanitaria di Khan Yunis", ha affermato il Cogat in un post su X. "Questo ospedale, il settimo a essere istituito ad al Mawasi, sarà gestito dall'Organizzazione della Mezzaluna Rossa e si prevede che comprenderà 40 letti, 3 sale operatorie e un'unità di terapia intensiva".

IDF, continuano operazioni "mirate" su armi e tunnel Gaza

Continuano le operazioni "mirate" dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza: in particolare, secondo quanto riporta un comunicato di IDF diffuso sul profilo Telegram delle Forze armate, nell'area di Rafah, grazie alle indicazioni dell'intelligence, sono state individuate "grandi quantità di armi e reti di tunnel". I militari hanno condotto un raid mirato "su un complesso militare utilizzato dal battaglione Tal as-Sultan per addestrare i terroristi di Hamas. Le truppe hanno eliminato i terroristi che rappresentavano una minaccia per loro e hanno localizzato grandi quantita' di armi e tunnel". Inoltre, l'esercito "continua la sua attivita' operativa a Dier al Balah orientale e Bureij orientale. Ieri, gli aerei dell'IAF e le truppe di terra dell'IDF hanno colpito dozzine di cellule e infrastrutture terroristiche, incluso un tunnel sotterraneo del nascosto all'interno di una struttura civile. A seguito dell'impatto sono state individuate esplosioni secondarie, suggerendo la presenza di una grande quantità di armi nella struttura". In un'altra operazione, sono stati colpiti dei militanti di Hamas "in prossimità di un tunnel": in risposta, "sono stati lanciati razzi pronti all'uso, caduti in prossimità di un altro tunnel all'interno della Striscia di Gaza". Ancora, sempre nella Striscia "gli aerei da combattimento dell'IAF hanno eliminato una cellula terroristica che la scorsa settimana ha sparato colpi di mortaio contro le truppe nell'area"

Israele: demolito complesso addestramento Hamas a ovest di Rafah

Durante le operazioni nel sud della Striscia di Gaza, le Idf hanno dichiarato che le truppe hanno fatto irruzione e demolito un complesso di addestramento di Hamas nel quartiere di Tel Sultan, a ovest di Rafah. Sempre nell'area di Tel Sultan, le Idf affermano che le truppe hanno ucciso diversi agenti terroristici, localizzato tunnel e sequestrato armi. Tel Sultan è uno dei quattro battaglioni di Hamas della Brigata Rafah del gruppo terroristico. Finora, visto che le operazioni delle Idf si sono concentrate lungo il confine tra Egitto e Gaza, il battaglione Yabna, situato nel sud della città, ha subito i danni maggiori. Le Idf hanno inoltre dichiarato che l'operazione nella parte orientale di Deir al Balah e nella parte orientale di Bureij, nella Striscia di Gaza centrale, continua, con attacchi contro decine di siti utilizzati da gruppi terroristici e cellule di uomini armati.

Un attacco contro un gruppo di agenti terroristici adiacente a un tunnel ha provocato il lancio di diversi razzi. Le Idf hanno sostenuto che i razzi hanno impattato vicino al tunnel e non ci sono stati feriti tra le forze israeliane.Le truppe continuano a operare anche nel corridoio di Netzarim, nella Striscia di Gaza centrale. Le Idf sostengono che recentemente è stato effettuato un attacco nell'area contro una cellula che lanciava mortai.

Sondaggio Channel 12: 62% elettori no nuova coalizione con Netanyahu

Il 62% degli israeliani non voterebbe per un partito politico disposto a sostenere l'attuale primo ministro, Benjamin Netanyahu, in una coalizione di governo. Lo rivela l'ultimo sondaggio pubblicato da Channel 12, il canale più visto in Israele, poche ore prima che il ministro del gabinetto di guerra, Benny Gantz, annunci, come era prevedibile, che lascerà il governo di emergenza e il gabinetto di guerra. Tra quanti non sono più disposti a dare il proprio voto ai partiti dalla parte di Netanyahu, c'è' il 30% degli elettori che lo hanno scelto in occasione delle elezioni del novembre 2022. Attualmente solo il 19% degli intervistati è favorevole a votare per una formazione che soste il primo ministro. 

Noa Argamani - Figure 4
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Gantz, che prima del 7 ottobre era dalla parte dell'opposizione, è stato l'unico leader ad accettare la richiesta di Netanyahu di formare un governo di unità nazionale in tempo di guerra e ha ottenuto un posto all'interno del gabinetto ristretto di guerra, dove è uno dei tre membri con diritto di voto, insieme allo stesso primo ministro e al ministro della Difesa, Yoav Gallant. Ma a metà maggio ha lanciato un ultimatum a Netanyahu: avrebbe lasciato il governo se non avesse annunciato un piano postbellico per la Striscia di Gaza prima dell'8 giugno. Cosa che non è avvenuta e quindi le sue dimissioni sono attese per oggi alle 20,40. Alla domanda se Gantz debba ritirare il suo partito di Unità Nazionale (centrodestra) dal governo, il 50% si e' detto favorevole e il 30% contrario. Il 56% degli intervistati ha espresso il proprio sostegno alla proposta di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza in cambio del rilascio di tutti gli ostaggi, annunciata una settimana fa dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, e la stessa percentuale ritiene che il sostanziale 'no' di Netanyahu  risponda a calcoli politici. 

Il 24% è contrario alla proposta di accordo di Biden - che prevede una seconda fase con la cessazione completa delle ostilità e il ritiro delle truppe - e il 20% è incerto. Gli intervistati hanno espresso una schiacciante disapprovazione per il trattamento che l'esecutivo sta riservando alle famiglie degli ostaggi: il 72% ha espresso malcontento e il 75% è scontento delle azioni del governo a sostegno degli israeliani evacuati dalle comunità vicino alla Striscia e al Libano.

Usa: 4 attacchi Houthi su Mar Rosso, distrutto loro pattugliatore

Il Comando centrale delle Forze  Usa (Centcom) ha denunciato quattro attacchi con missili da parte  degli Houthi sul Mar Rosso e annunciato di aver distrutto un loro  pattugliatore, cinque droni e due missili. "Nelle ultime 24 ore gli  Houthi, sostenuti dall'Iran, hanno lanciato quattro missili balistici  dalle aree da loro controllate nello Yemen verso il Mar Rosso", si  legge nel comunicato del Centcom pubblicato su X, in cui si specifica  che questi attacchi non hanno prodotto "feriti o danni a imbarcazioni statunitensi, della coalizione o commerciali". Allo stesso tempo viene reso noto che le "forze del Centcom hanno  distrutto con successo un pattugliatore degli Houthi sul Mar Rosso,  insieme a quattro droni e due missili balistici". "Questi sistemi  rappresentavano una minaccia imminente per gli Stati Uniti, le forze  della coalizione e le navi mercantili nella regione", prosegue il comunicato giustificando le azioni tese a "proteggere la libertà di  navigazione e fare in modo che le acque internazionali siano più  sicure".

Idf, drone sospetto caduto su Alture del Golan

Gli allarmi di sospetta infiltrazione di droni suonati questa mattina nelle Alture del Golan settentrionali sono stati attivati da un “bersaglio aereo sospetto”, che ha colpito un’area aperta. Lo hanno riferito la Forze di difesa israeliane (Idf), come riporta Times of Israel. I militari hanno affermato che non ci sono feriti e l'incidente è oggetto di ulteriori indagini. Nel frattempo, le sirene dei razzi che hanno suonato a Safed erano falsi allarmi, ha aggiunto l'Idf.

Video. Le taniche asciutte come il deserto: "I nostri figli stanno morendo di sete"

Nel campo di Jabaliya gli sfollati lottano ogni giorno contro la scarsità di acqua: "Hanno distrutto i pozzi. Non si trovano nemmeno le acque reflue. Con i valichi chiusi non arrivano più gli aiuti".

Jihad Iraq rivendica attacco droni in nord Israele

La Jihad islamica irachena ha rivendicato la responsabilità dell'attacco con droni nel Nord di Israele avvenuto questa mattina. Come si legge sulla stampa israeliana, in una dichiarazione il movimento ha scritto di avere "preso di mira un obiettivo vitale all'interno dei nostri territori occupati e continueremo a distruggere le roccaforti del nemico in risposta ai massacri sionisti contro i civili palestinesi indifesi". I droni erano diretti nelle alture del Golan.

Video. Israele: reportage dal villaggio druso di Hurfeish

Benny Gantz a un passo dall'addio al governo

A una settimana dalla nuova roadmap annunciata dal presidente statunitense Joe Biden, gli sforzi diplomatici per raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza sembrano essere in stallo, nonostante i colloqui di questa settimana a Doha, in Qatar. Washington ha annunciato che il Segretario di Stato americano Antony Blinken visiterà Israele, Egitto, Qatar e Giordania la prossima settimana. Ma quando il capo della diplomazia statunitense tornera' in Medio Oriente, la scena politica israeliana potrebbe essere cambiata. Secondo la stampa locale, stasera Benny Gantz, l'ex capo dell'esercito israeliano diventato rivale politico di Benjamin Netanyahu, dovrebbe annunciare le sue dimissioni dal governo Netanyahu, di cui ha fatto parte dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre. Gantz ha convocato una conferenza stampa per stasera a Ramat Gan, alla periferia di Tel Aviv.

Il 18 maggio scorso, il leader del partito Unione Nazionale (centro) ha lanciato un ultimatum a Netanyahu, chiedendo l'adozione di un "piano d'azione" per il dopoguerra nella Striscia di Gaza, in mancanza del quale sarebbe stato "costretto a dimettersi dal governo". La settimana scorsa il suo partito ha presentato una proposta di legge per lo scioglimento del Parlamento, con scarse possibilita' di successo in questa fase perche' il partito di destra Likud di Netanyahu ha ancora la maggioranza dei deputati, insieme ai suoi alleati nei partiti ultraortodossi e di estrema destra. Ma Netanyahu sta anche affrontando le pressioni dei suoi alleati di estrema destra, tra cui il suo ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, che hanno minacciato di lasciare il suo governo in caso di accordo di cessate il fuoco con Hamas. Tuttavia, se il governo Netanyahu dovesse cadere e venissero indette elezioni anticipate, Gantz e' il favorito per formare una coalizione in mezzo alle turbolenze, con Israele che deve affrontare una maggiore pressione internazionale.

Venerdi' Israele ha imparato di essere stato aggiunto alla "lista della vergogna" delle Nazioni Unite sui diritti dei bambini nei conflitti, in un rapporto previsto per la fine di giugno. L'ambasciatore Gilad Erdan ha detto di essere "scioccato e disgustato" dalla decisione del Segretario, Generale Antonio Guterres. Una fonte diplomatica ha comunque riferito all'AFP che anche Hamas e la Jihad islamica, il secondo piu' grande movimento islamista armato nella Striscia di Gaza, saranno aggiunti alla lista. 

Nel frattempo, gli aiuti internazionali, il cui ingresso a Gaza e' controllato da Israele, stanno affluendo nel territorio dove il tasso di disoccupazione ha raggiunto uno "sconcertante 79,1%", secondo l'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO). Ieri l'esercito americano ha annunciato che il molo temporaneo costruito sulla costa di Gaza per il trasporto degli aiuti umanitari, danneggiato da una tempesta alla fine di maggio, e' stato ripristinato dopo le riparazioni. Cercando di fuggire dai combattimenti e dai bombardamenti, i palestinesi sfollati dalla guerra sono andati ieri a rinfrescarsi sulla spiaggia di Deir el-Balah nonostante sia inquinata dalle acque reflue. Il mare offre una tregua "dagli insetti, dal caldo (...) e dall'odore dei cadaveri", ha dichiarato all'AFP Mohamed Ghaben, sfollato piu' volte all'interno del territorio dall'inizio della guerra a Gaza.

Video. Israele nella lista nera dell'Onu, l'ira di Netanyahu

IDF: Uccisi 17 'terroristi' in una scuola dell'Unrwa a Gaza. Onu: "Un altro massacro di civili"

L'esercito israeliano ha dichiarato di aver eliminato 17 'terroristi' in un attacco effettuato giovedì contro una scuola dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi nel centro della Striscia di Gaza, uccidendo almeno 35 persone secondo le Nazioni Unite. L'ufficio stampa di Hamas ha accusato l'esercito israeliano di "false informazioni", sostenendo che tre persone presentate come "morte" da Israele erano ancora "vive", che almeno due persone erano state uccise in altri attacchi e che l'attacco di Nousseirat era stato fatale per "14 bambini". Sono stati identificati "altri otto terroristi" uccisi nell'attacco di Nousseirat, tra cui sei membri dell'ala armata del movimento islamista palestinese Hamas, ha dichiarato l'esercito in un comunicato, aggiungendo che uno di loro aveva "preso parte" all'attacco del 7 ottobre. Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha condannato l'attacco, denunciandolo come "un altro terrificante esempio del prezzo pagato dai civili" nella guerra di Gaza. Accusando Hamas di aver deliberatamente utilizzato la scuola per lanciare attacchi, l'esercito israeliano ha affermato di aver effettuato un "attacco mirato" utilizzando "armi di precisione" su "tre aule dove si nascondevano circa trenta terroristi". Secondo il capo dell'Unrwa, Philippe Lazzarini, "almeno 35 persone" sono state uccise nell'attacco e "molte altre ferite". L'ospedale Al-Aqsa della città di Deir al-Balah, non lontano da Nousseirat, ha stimato in 37 il numero delle vittime. Lazzarini ha accusato Israele di aver colpito "senza preavviso" la scuola dell'agenzia ONU per i rifugiati palestinesi nel centro della Striscia di Gaza, che secondo lui ospitava "6.000 sfollati". 3.28 

Video. Oggi Benny Gantz dovrebbe confermare l'intenzione di uscire dal governo

Wafa: Raid israeliano nel nord di Gaza, almeno 4 morti

Un attacco aereo israeliano contro un'abitazione nel quartiere di Sheikh Radwan, nel nord di Gaza, ha ucciso almeno quattro palestinesi e ne ha feriti altri 14. Lo riferisce Al Jazeera che cita l'agenzia di stampa Wafa.

Pelosi: "Triste l'invito del Congresso a Netanyahu"

L'ex Speaker della Camera Nancy Pelosi ha definito un "errore" l'invito che il Congresso americano ha rivolto al premier israeliano Benjamin Netanyahu perché tenga un discorso alle Camere riunite. L'evento avverrà il 24 luglio. Pelosi, che continua a essere una delle voci più ascoltate tra i Democratici, ha rivelato in un'intervista alla Cnn di ritenere "molto triste il fatto che sia stato invitato". Se fosse stata ancora lei la Speaker, ha aggiunto, "assolutamente non" avrebbe chiamato Netanyahu. Pelosi ha ricordato che si era opposta già nel 2015 alla richiesta inviata al leader israeliano dal Congresso. Nove anni fa l'invito era stato fatto dall'allora Speaker Repubblicano John Boehner.

CNN: "Per la Cia, Netanyahu non farà il piano post-bellico per Gaza"

Secondo un rapporto della Cia diffuso tra i funzionari americani questa settimana il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu "ritiene di potersela cavare senza definire un piano postbellico per Gaza", nonostante la pressione di Joe Biden. Netanyahu "probabilmente crede di poter mantenere il sostegno dei suoi capi della sicurezza e prevenire le defezioni" dell'ala destra della sua coalizione discutendo del futuro di Gaza in "termini vaghi", si legge nel rapporto del 3 giugno, di cui la Cnn ha preso visione. Si tratta di una delle più recenti analisi dell'intelligence Usa sull'approccio del primo ministro israeliano ed arriva in un momento in cui l'atteggiamento dell'amministrazione Biden verso Israele è chiaramente cambiato. L'analisi sottolinea come il leader israeliano stia sfidando le pressioni dei membri del suo stesso governo e dell'amministrazione Biden e avverte che ciò che Netanyahu ha affermato pubblicamente è probabilmente vero e cioè che si impegnerà seriamente nel dopo guerra solo dopo aver soddisfatto "quelli che considera parametri chiave di sicurezza, il che potrebbe richiedere mesi". Secondo la Cia questi parametri includono il completamento di "importanti operazioni militari", un'espressione deliberatamente vaga per l'agenzia di intelligence così come l'eliminazione del comandante militare di Hamas Mohammed Deif.

Usa: distrutti 4 droni e due missili antinave degli Houthi

Le forze americane hanno distrutto quattro droni e due missili balistici antinave nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi. Lo ha annunciato il Comando Centrale Usa in un post su X precisando di aver anche distrutto una motovedetta dei ribelli sostenuti dall'Iran. Gli Houthi hanno lanciato quattro missili balistici antinave sul Mar Rosso nelle ultime 24 ore, ma "non sono stati segnalati feriti o danni da parte di navi statunitensi, della coalizione o commerciali", ha aggiunto il comando militare.

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