Nomadi, sgomberi a colpi di ordinanze. A Chiarano arriva il sindaco ...

22 Giu 2024
Nomadi

CHIARANO (TREVISO) - Nomadi fatti allontanare a suon di ordinanze. Non sono passate nemmeno 24 ore di permanenza abusiva, da quando una serie di automobili di grossa cilindrata con a traino le classiche roulotte di nomadi si erano fermate nel parcheggio della zona industriale di Via Vittorio Veneto, poco prima del centro comunale di raccolta differenziata dei rifiuti. Il sindaco di Chiarano, Stefano De Pieri, non ci ha pensato due volte e si è recato sul posto. «Giovedì pomeriggio mi era giunta una segnalazione relativa all’arrivo di questa carovana, non intercettata dalla nostra Polizia locale, in quanto in tarda mattinata, dopo l’ultimo controllo di routine, non era risultato alcunché di anomalo» spiega il sindaco. «Dal mio ufficio sono andato direttamente a vedere di che cosa si trattasse e, dopo un breve colloquio, ho intimato ai presenti di andarsene entro le 12 del giorno successivo», cioè ieri. Il primo cittadino continua: «Ho avvisato subito l’ispettore di Polizia locale Filippo Vianello, concordando il da farsi per la mattina seguente».

La collaborazione

Detto fatto: il sindaco ha emanato ieri mattina l’ordinanza immediata di sgombero che è stata notificata ai proprietari dei mezzi presenti, attraverso l’impiego di ben tre pattuglie di Polizia Locale fatte convergere dai comuni contermini convenzionati di Cessalto, Gorgo e Torre di Mosto, sotto la guida dell’Ispettore Vianello di Chiarano. La carovana se n’è andata ieri in tarda mattinata. «Quando c’è collaborazione e sinergia tra i comuni si possono ottenere grandi risultati. Un ringraziamento ai sindaci Crosato, Vettori e Mazzonetto per la collaborazione prestata attraverso i loro agenti e al nostro ispettore per la professionalità dimostrata anche in questo frangente».

Il problema a Cessalto

Il gruppo era stato a Cessalto il giorno precedente: «Confermo, da noi sono arrivati per l’ennesima volta» ha detto il sindaco Emanuele Crosato. «Se ne sono andati immediatamente, dopo un’ordinanza, alla vista degli agenti. Si tratta di un problema sociale che nei nostri comuni accade con frequenza». L'ultimo episodio era accaduto non più tardi dell'inizio di aprile di quest'anno. In quel caso la presenza era finita nei social e aveva provocato malumore tra i residenti. Anche in quell'occasione si optò per un'immediata ordinanza municipale che permise lo sgombero, in quel caso dopo alcune ore. 

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