Nasdaq: ribilanciamento ETF tech alle porte dopo il rally di Nvidia

19 Giu 2024

Ieri l’S&P 500 e il Nasdaq hanno messo a segno gli ennesimi record da inizio 2024, chiudendo la seduta in rialzo rispettivamente dello 0,5% a 5.103 punti e dello 0,95% a 17.857 punti. Il rally dell’azionario continua a essere trainato dai titoli tecnologici, in un mercato sempre più concentrato su poche megacap. Ciò genera periodicamente problemi di ribilanciamento degli indici, ma anche dei fondi a replica passiva. Tra questi, il Technology Select Sector SPDR (ticker XLK) – uno dei più grandi ETF tecnologici del mondo – che si appresta a effettuare una profonda revisione alla luce dei movimenti di Nvidia e Apple.

Nvidia - Figure 1
Foto Finanzaonline.com

Se vuoi aggiornamenti su Big Tech USA inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.

L’ETF da $71 miliardi verso il ribilanciamento

L’asset manager State Street Global Advisors è prossimo a rinnovare significativamente la composizione del suo Technology Select Sector SPDR Fund, dal valore di 71 miliardi di dollari. L’ETF replica l’andamento del sottoindice tecnologico dell’S&P 500 statunitense, ma è soggetto ad alcune regole in base al quale il peso dei membri viene periodicamente modificato.

Una pratica adottata anche da alcuni indici, come il Nasdaq 100, che ha subito un ribilanciamento nel 2023. In quel caso, il peso complessivo delle maggiori società (quelle che costituiscono almeno il 5% del fondo) non può superare il 50%.

Nvidia sottopesata nell’ETF

Il Technology Select Sector SPDR Fund, tuttavia, funziona diversamente. Al superamento dei limiti imposti, il peso del titolo più piccolo viene ridimensionato. Nei due precedenti ribilanciamenti trimestrali, il peso di Nvidia in XLK è stato ridotto al 4,5%, poiché il suo valore di mercato era inferiore a quello di Microsoft e Apple. Questo, nonostante il produttore di chip rappresentasse il 17% del sottoindice tecnologico dell’S&P 500 a marzo e l’11% a dicembre.

Per mesi, State Street ha quindi detenuto una quantità limitata di azioni Nvidia, che rappresentava circa il 6% del portafoglio dell’ETF rispetto al 22% dell’S&P 500 Information Technology. In questo modo, il replicante è stato meno esposto al rally (+165% da inizio anno) del titolo, alimentato dalla frenesia per l’intelligenza artificiale.

Questo limite, imposto dalle regole di diversificazione, ha provocato una netta sottoperformance dell’ETF rispetto al benchmark, pari a circa 4,5 punti percentuali, il tracking error più ampio dal 2001.

Le conseguenze del ribilanciamento per Nvidia e Apple

Il superamento di Apple da parte di Nvidia potrebbe dunque provocare un’inversione di ruoli, stimolando un flusso di miliardi di dollari di scambi in un colpo solo. Se il peso di Apple scenderà al 4,5% e quello di Nvidia salirà oltre il 20%, State Street potrebbe acquistare 11 miliardi di dollari di azioni Nvidia e cedere 12 miliardi di dollari di Apple (pari al valore medio degli scambi giornalieri degli ultimi tre mesi).

Questi ribilanciamenti sono molto seguiti dagli investitori, che tendono a muoversi in anticipo per adeguarsi alle nuove composizioni dei portafogli. Pertanto, eventuali eccezioni alle regole potrebbero risultare sgradite agli operatori.

Leggi di più
Notizie simili