L'Olimpia Milano sbatte contro il Panathinaikos e Kendrick Nunn, ko ...

4 ore ago
Olimpia Milano

In dubbio fino a poche ore prima della palla a due, a Kendrick Nunn bastano soltanto 10 minuti per riscrivere buona parte della storia dell'Eurolega. I suoi 21 punti con 7/8 dall'arco sparati nel solo primo quarto valgono la miglior prestazione all-time (a pari merito con Toney Douglas) e il numero di triple più alto mai realizzato in un singolo periodo di gioco. Chiuderà a quota 39 (career-high personale) in una partita dominata da MVP senza eguali dell'intero torneo, spingendo il suo Panathinaikos all'aratura totale della squadra più calda dell'Eurolega, giunta sul parquet di Oaka in striscia positiva da 6 gare consecutive e i successi corsari a Belgrado, Istanbul e Barcellona.

Meglio perderne una di 30 che tre di 10. Milano può consolarsi soltanto così, mentre rientra in patria a capo chino dopo la peggior prestazione difensiva stagionale. I 103 punti subiti fanno male, soprattutto perché, di fatto, la partita finisce pochi istanti dopo la palla a due. Giusto il tempo perché il Pana aggredisca un'Olimpia smorta e timorosa volando sul 14-0 dopo poco più di tre minuti e sul 28-7 al 7'. È già game, set and match, con Nunn a infiammare Oaka con due triple dopo altrettanti ankle-breaker su Ricci e Shields, e i Greens a dominare incontrastati i tabelloni (40-21 a rimbalzo con 12 offensivi). L'unico giocatore con le gambe per contenere lo strapotere di Nunn (Leandro Bolmaro) osserva dalla panchina, inutilizzabile per un risentimento muscolare. E, dopo il 38-15 del primo riposo, l'Olimpia frana addirittura fino al -32 (56-24 al 16') prima di abbozzare una mezza reazione.

I due quarti centrali, vinti complessivamente 45-37 contro un avversario dalla pancia già stracolma, permettono a Milano di dimezzare il gap e rientrare fino al -18. Ma, se possibile, rendono ancora più dolorosa la sconfitta. Perché le flebilissime avvisaglie di rimonta, o meglio, di una partita riconducibile verso i binari di una nobile sconfitta, vengono spazzate via dal 15-2 con cui il Pana apre il quarto conclusivo, rilanciandosi addirittura su un clamoroso +37 (massimo vantaggio sul 103-66) a meno di due minuti dalla sirena.

L'assolo di Nunn, in campo per 37', si inserisce in maniera naturale in una partita in cui l'Olimpia torna a mostrare i lati più oscuri della prima parte di stagione. La tenuta difensiva precipita al blando livello "da campionato", dove la striscia di tre ko consecutivi ha già fatto suonare parecchi allarmi. L'approccio, come spesso accade, è titubante, compassato e di scarsa intensità fisica. La tenuta della squadra di fronte ai momenti di difficoltà e crisi è evidentemente labile. Problematiche viste già chiaramente nelle ultime uscite di LBA con Tortona, Virtus e Varese, e ripresentatesi ora al livello superiore. Lì dove, nell'ultimo mese e mezzo, l'Olimpia aveva invece riversato grande focus e attenzione.

La mitragliata di Nunn (8/16 dall'arco per il 17/32 di squadra) corona alla perfezione il sistema di coach Ergin Ataman, già costruito, sin dai tempi dell'Efes, su spaziature offensive eccellenti date da un mix letale di pericolosità sull'arco e fisicità vicino a canestro. Milano, affettata ancora una volta sulla prima linea difensiva anche da Kostas Sloukas (9+6 assist) e Jerian Grant (12+8 assist), balla e traballa, facendosi sbattere avanti e indietro come una nave persa tra le onde della tempesta. Troppo molle per reggere sul perimetro. Troppo leggera per tenere in vernice. E i 62 punti del primo tempo sono lì, a dimostrarlo nero su bianco.

Kendrick Nunn al tiro nella partita tra Panathinaikos Atene e EA7 Emporio Armani Milano, Euroleague 2024-25

Credit Foto Getty Images

Il resto interessa relativamente. Perché un'analisi di cifre e prestazioni poi costruite dal -30 ha scarso diritto di cittadinanza. Ora, considerato il pessimo epilogo di Varese, c'è soltanto da sperare che il dramma di Oaka sia soltanto una nuvola passeggera, scaricatasi in maniera violentissima ma poi spazzata via dal maestrale. Venerdì c'è una partita fondamentale contro il Bayern Monaco per restare aggrappati alla zona play-off. E dimostrare che i progressi delle ultime settimane hanno una vera base solida su cui poter contare.

Panathinaikos Aktor Atene-EA7 Emporio Armani Milano 103-74

Panathinaikos: Kalaitzakis 7, Grant 12, Nunn 39, Lessort 8, Hernangomez 6; Brown 2, Sloukas 9, Osman 3, Samodurov, Mitoglou 8, Yurtseven 9. N.e.: Antetokounmpo. All.: Ataman.

Milano: Mannion 11, LeDay 6, Ricci, Shields 11, Mirotic 16; Dimitrijevic 15, Causeur 6, Brooks 2, Flaccadori 2, Diop, Gillespie 5. N.e.: Bolmaro. All.: Messina.

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