Tradita da Mirotic e Shields, Milano viene travolta al Pireo: l ...
Le due stelle di Messina fanno 10 punti in due, Vezenkov e McKissic (22 a testa) trascinano i greci. L'EA7 giovedì attende lo Zalgiris di Trinchieri
Giornalista
15 ottobre 2024 (modifica alle 23:19) - MILANO
L'EA7 Armani cade nettamente in casa dell'Olympiacos e rimanda l'appuntamento con la prima vittoria esterna in Eurolega. Il Pireo è un campo duro per tutti, ma l'Olimpia non ha mai dato l'idea di poter tentare l'impresa, tradita in primis da Mirotic e Shields, molli e imprecisi (10 punti con 4 su 16 al tiro) anche più dell'esordio in casa del Monaco. Oltre a qualche sprazzo di LeDay e Dimitrijevic, si salvano solo gli "operai" Diop e Ricci. Giovedì, ad Assago contro lo Zalgiris di Trinchieri, servirà ben altra prestazione.
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Messina parte con Diop sotto canestro e Mirotic da 4, ma Milano va subito sotto 7-0 e il primo timeout arriva dopo appena 1'28". Quando non ci arrivi mai in difesa finisci col non prenderci neanche al tiro. Proprio Diop scuote i suoi con i primi 4 punti. LeDay ci mette il solito pepe dalla panchina, ma Fall e soprattutto Vezenkov (10 dei primi 16 dei suoi) restano rebus difficili da risolvere. L'Olimpia però ha la forza di stringere due viti in difesa - stoppata e sfondamento subito da Mirotic - e con due triple di Causeur e Bolmaro trova addirittura il primo vantaggio. Peccato che un paio di leggerezze dello stesso argentino in un minuto regalino ai greci il 7-0 che li riporta in comfort zone a fine quarto: 23-17
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Tocca a McCormack, troppo morbido però, ma l'Olympiacos non esce sugli scarichi e LeDay con 5 punti filati richiude il gap. Torna Diop e Ricci si presenta con uno stoppone su Papanikokolaou. Peccato però che si accenda McKissic e che un'ingenuità di Dimitrijevic regali tre liberi (poi ridotti a due) a Vildoza. Malgrado tenga alla grande a rimbalzo (17-14, con sei palloni strappati in attacco), Milano si perde sui blocchi nei giochi a due dei rossi e in un amen va sotto di nove: 24-33. Un'infrazione di passi sancisce la giornata no di Mirotic (0 su 4 dal campo) e il terzo fallo di Diop - il migliore in bianco - costringono Messina ad abbassare il quintetto con LeDay. Pasticcia anche Shields e senza le due bocche da fuoco (male anche Dimitijevic, 0 su 5 e troppe forzature) non basta una difesa finalmente aggressiva. Milano va all'intervallo con un imbarazzante 26% (7 su 27) da due e un altro canestro (McKissic) subito sulla sirena.
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Messina preserva Diop ma McCormack lo "tradisce" ancora con una persa e un blocco irregolare. Ricci ci mette la faccia (e una tripla) ma McCormack - altri tre falli in un amen - non è ancora spendibile e l'assenza di Nebo si rivela molto più pesante di quella di Milutinov per i greci. Walkup cancella Shields, ma Ricci insiste e Dimitrijevic si sblocca con una tripla folle e una gran palla per il primo canestro dal campo di Mirotic: 8-0 Olimpia che vale addirittura il -4 (45-41). Ogni volta che si avvicina, l'EA7 però torna alle solite amnesie sulle rimesse e i pick and roll, forzando in attacco. In due minuti Vezenkov riporta i suoi sul +12: 56-44. Malgrado un commovente Diop, Milano va all'ultimo riposo sul 48-63 e solo per una frazione di secondo viene annullato il solito tiro greco sulla sirena. Il 57% da tre è vanificato dal 29% da due.
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Messina premia i gregari a inizio quarto, tenendo in panchina i 'fantasmi' Mirotic e Shields, ma l'Olympiacos è troppo più profonda e sul pezzo per lasciarsi avvicinare di nuovo. Tornano le due stelle - ancora più molli che a Montecarlo - e in pochi secondi sbagliano per tre volte dall'arco. Bardzokas può permettersi il lusso di tenere a lungo seduto McKissic (22 punti), tanto ci pensa Vezenkov (22 in 23' senza mai forzare) a martellare il canestro. Il 70-51 al 33' sa di bandiera bianca. I minuti finali servono solo a sancire un pesante 89-68 e a risparmiare energie per giovedì.