Il gruppo consultivo tecnico
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Tag-Co-Vac), che si è
riunito lo scorso 10-12 dicembre per rivedere l'evoluzione del
virus SarsCoV2 e fornire indicazioni sulla composizione del
vaccini ha consigliato "di mantenere l'attuale composizione
dell'antigene del vaccino Covid-19, cioè monovalente con
variante JN.1". Il vaccino attualmente in uso ha infatti
dimostrato di fornire una buona protezione contro le varianti in
circolazione. Lo ha fatto sapere questa mattina l'Oms.
Lo scenario attuale, spiega l'Oms, vede ancora il virus
SarsCoV2 "circolare a livello globale e causare malattie gravi,
condizioni post-Covid e morti. La maggior parte dei decessi per
Covid-19 continua a verificarsi in individui di età pari o
superiore a 65 anni e in quelli con condizioni coesistenti". Sul
fronte delle varianti, quelle "attualmente circolanti sono tutte
derivate da JN.1". In forte crescita la sotto-variante XEC,
mentre calano le altre. Tra le nuove varianti che potrebbero
avere un vantaggio rispetto a XEC, per l'Oms, sono da monitorare
LP.8.1, NP.1 e LF.7.2.
Quanto ai vaccini, i dati presi in considerazione dal gruppo
consultivo dell'Oms, mostrano che il prodotto aggiornato a JN.1
"ha neutralizzato bene sia la variante JN.1 sia le sue derivate,
incluse KP.3.1.1 e XEC".
Il comitato raccomanda quindi "agli Stati membri di
continuare a offrire la vaccinazione Covid-19" e alla
popolazione di non ritardare la vaccinazione in previsione
dell'accesso a vaccini con una composizione aggiornata.
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