A ottobre a Quartu nuovo appuntamento con il patrimonio identitario. In quello che in città rappresenta il luogo per eccellenza in tema di tradizione, la storica dimora Sa Dom’e Farra, torna Festa Nodia, che per l’occasione organizza non uno ma ben due iniziative destinate a chiudere il cartellone dell’edizione 2024.
Laboratori, balli, racconti popolari. Tanti gli eventi, con un occhio di riguardo per l’universo femminile, che si sono succeduti nella casa campidanese ubicata in pieno centro nell’ambito della rassegna organizzata dall’associazione Nodas Centro Studi di musica popolare, in collaborazione con l’Associazione Città di Quarto 1928.
Domenica 6 ottobre il prossimo appuntamento, anch’esso incentrato sulla valorizzazione del patrimonio folkloristico locale, quartese o comunque sardo. Nell’occasione, alle 19.30, spazio all’iniziativa dal titolo ‘Donne vissute in Sardegna’, per parlare di incontri e testimonianze tra il vero, il verosimile e il surreale con la scrittrice Maria Michela Deriu.
Una notte la Venere di Macomer fugge dal Museo Archeologico di Cagliari. A lei si accompagnano le dee madri della cultura di Bonu Ighinu. La loro oscura missione è dettata dal Cosmo, il percorso: scendere dalla cittadella dei Musei per arrivare al Mare. Durante il tragitto le dee incontrano donne dei vari periodi storici, vissute in Sardegna dai primordi e fino ai nostri giorni, che raccontano storie e leggende.
L’autrice, laureata in lettere moderne presso l’Università degli studi di Cagliari è giornalista pubblicista. Ha collaborato con varie testate, tra le quali ‘La Nuova Sardegna’ e ha realizzato e condotto programmi radiofonici e televisivi per RAI Sardegna, Videolina e Sardegna 1. Ha pubblicato la raccolta di racconti “Ritagli di tempo”, il romanzo “Tutti sotto la stessa luna”, “Nicolò e i nonni del terzo millennio”. “Donne vissute in Sardegna” è la sua ultima opera.
Due domenica dopo, il 20 ottobre, altro appuntamento, l’ultimo della stagione, dedicato in particolare all’enogastronomia: un focus sul torrone e sulla storia antichissima di un dolce che diventa quartese. La serata, moderata da Margherita Puddu, avrà come ospiti alcuni rappresentanti della famiglia Todde, che produce il torrone in città ormai da tre generazioni.
Sarà l’occasione per scoprire i segreti di uno dei dolci più apprezzati nell’Isola, nelle sue varianti locali. Un’altra tradizione formatasi in tempi relativamente recenti, che contribuisce a rappresentare l’unicità di Quartu e l’eccellenza dei produttori locali.
Aggiornamento: 30/09/2024, 18:05