Papa Francesco: "In Myanmar ho chiesto di liberare Aung San Suu ...

11 ore ago
Papa Francesco

"Sono stato in Myanmar e lì ho parlato con la signora Aung San Suu Kyi, che era primo ministro e che adesso è in carcere. Io ho chiesto la liberazione della signora Aung San Suu Kyi e ho ricevuto il figlio a Roma. Ho offerto il Vaticano per accoglierla nel nostro territorio". Lo spiega Papa Francesco nelle conversazioni che ha avuto in privato con i fratelli gesuiti di Indonesia, Timor Est e Singapore durante il suo ultimo viaggio che sono stati anticipate, in alcuni stralci, dal Corriere della Sera. Il testo integrale, raccolto e trascritto da padre Antonio Spadaro, sarà pubblicato dalla rivista Civiltà Cattolica.

"In Myanmar oggi non si può stare in silenzio: bisogna fare qualcosa! - prosegue il Santo Padre -. Il futuro del tuo Paese deve essere la pace fondata sul rispetto della dignità e dei diritti di tutti, sul rispetto di un ordine democratico che consenta a ciascuno di dare il suo contributo al bene comune".   

Papa Francesco nelle conversazioni parla delle sue giornate e racconta che si alza presto; “perché sono vecchio”, commenta. "Dopo il riposo, che mi fa bene, mi alzo verso le 4, poi alle 5 comincio la preghiera: dico il breviario e parlo al Signore. Se la preghiera è un po', diciamo così, 'noiosa' - dice -,  allora dico il rosario. Poi vado al Palazzo per le udienze. Poi pranzo e mi riposo un po'. A volte davanti al Signore faccio una preghiera silenziosa. Prego, celebro l'Eucaristia, certo".   

E aggiunge il Pontefice: "Alcune volte mi addormento nella preghiera. E questo, quando capita, non è un problema: per me è un segnale che sto bene con il Signore! Mi riposo pregando. Non lasciare mai la preghiera!", conclude il Papa.

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