L'Università di Parma cresce: 7.655 iscritte e iscritti al primo anno, + ...
Parma, 16 dicembre 2024 – Dopo la flessione dello scorso anno, l’Università di Parma riprende a crescere Lo attestano i dati delle iscrizioni al primo anno ai corsi triennali e magistrali a ciclo unico, presentati oggi dal Rettore Paolo Martelli e dal Prorettore alla Didattica Simone Baglioni. 7.655 le iscritte e gli iscritti complessivi al primo anno (dati al 30 novembre 2024) contro i 7.055 del 2023-2024, con un incremento dell’8,5%. Cresce ancora la quota di iscritte e iscritti al primo anno provenienti dall’Emilia-Romagna, e continua ad aumentare anche la percentuale della provincia di Parma.
«In questi anni siamo passati dai 5.082 iscritti e iscritte al primo anno del 2015-16, quando è iniziata l’inversione di tendenza dopo anni difficili, ai 7.655 di oggi, con un aumento complessivo di oltre il 50% e con l’unica flessione dello scorso anno, continuando con il segno “più” anche in momenti particolarmente complicati come ad esempio quello della pandemia. Il +8,5% di quest’anno è molto confortante, tanto più in un contesto sempre piuttosto difficile fra crisi economica e forte “concorrenza” delle Università telematiche. Insieme a quelli ancora provvisori ma al momento molto incoraggianti dei corsi magistrali, sono dati che ci dicono che stiamo lavorando nella giusta direzione, cercando di rendere la nostra offerta sempre più vicina al tempo che cambia e alle esigenze del mondo del lavoro, ma è chiaro che dobbiamo fare sempre di più e sempre meglio: penso ad esempio ai servizi per studenti e studentesse e a tutto quello che occorre fare, anche in sinergia con gli enti territoriali, per rendere ancor più Parma una città universitaria», ha commentato il Rettore Paolo Martelli, che ha aggiunto: «Il nostro augurio è che tutte le ragazze e i ragazzi che hanno scelto la nostra Università trovino qui l’ambiente ideale per vivere al meglio il loro percorso accademico e la loro crescita personale».
Tra i Dipartimenti i segni più sono abbastanza generalizzati. Da segnalare il + 18,7% di Scienze Medico-Veterinarie, la crescita a doppia cifra dei corsi di ambito ingegneristico (+15,7% per il Dipartimento di Ingegneria e Architettura e + 17,2% per il nuovo Dipartimento di Ingegneria dei Sistemi e delle Tecnologie industriali), il +9,7% di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche. Il +31,8% di Medicina e Chirurgia è in larga parte legato al corso in Scienze e tecniche psicologiche per le sfide contemporanee, di nuova attivazione. In flessione, invece, il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali (-4%).
Tra i corsi va rimarcata la performance positiva di Studi filosofici, che in pratica raddoppia iscritte e iscritti al primo anno passando sa 67 a 124, così come quella negativa di Farmacia, che perde 51 studentesse e studenti (-29%).
Tre i Dipartimenti in cui le iscrizioni ai corsi di laurea triennali e magistrali a ciclo unico del nuovo anno accademico hanno superato le 1.000 unità: Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali (1.415), Scienze Economiche e Aziendali (1.097), Medicina e Chirurgia (1.400).
Provenienze: crescono ancora iscritte e iscritti dalla regione e da Parma
Aumentano del 2,4% le iscritte e gli iscritti dall’Emilia-Romagna, che passano dal 63,4% al 65,8% e consolidano ulteriormente un trend già avviato: lo scorso anno la crescita era stata del 3,9% e l’anno prima del 6,4% sul 2021-22, quindi in tre anni si è superato il +12%. Aumenta ancora anche la quota della provincia di Parma, che passa dal 32,9% al 35% (nel 2021-22 era 26,6%). La Lombardia, con il 16,1%, resta la regione percentualmente più presente dopo l’Emilia-Romagna; a seguire Puglia (2,6%) e Sicilia (2,0%).
Per quanto riguarda le province, dopo Parma (35%) sono in doppia cifra Reggio Emilia (14,6%) e Piacenza (10,4%). Appena sotto il 5% Cremona (4,9%) e Mantova (4,7%), seguite da Modena (4,2%) e altre province lombarde (Brescia, Lodi), poi Massa-Carrara (1,4%) e La Spezia (1,2%).
Genere: le donne al 61%
Anche per le iscrizioni al primo anno 2024-2025 le studentesse “battono” gli studenti: 61% contro il 39%, con lo scarto che si allarga di mezzo punto rispetto allo scorso anno (59,5% contro 40,5%). Il Dipartimento più “gettonato” dalle ragazze, a livello percentuale, è quello di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali (81%), seguito dal Dipartimento di Giurisprudenza, Studî politici e internazionali e dal Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie, entrambi con il 74% di iscritte al primo anno. Resta invece preponderante la componente maschile nei Dipartimenti di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche (77% di studenti iscritti al primo anno) e di Ingegneria dei Sistemi e delle Tecnologie industriali (67%).
Il Dipartimento in cui, per le iscrizioni al primo anno, la presenza maschile e quella femminile sono più bilanciate si conferma quello di Scienze Economiche e Aziendali: 53% studentesse e 47% studenti.
I nuovi corsi per il 2025-2026
Per il 2025-2026 l’offerta formativa cresce ancora. Qui sotto le novità, che dopo essere state approvate da Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione e Nucleo di valutazione hanno ottenuto proprio questa mattina l’ok del Comitato Regionale di Coordinamento.