Francesco Passaro, chi è il tennista gentile più forte degli infortuni ...

11 giorni ago
Passaro

Forse nemmeno Francesco Passaro si aspettava di essere cresciuto così tanto dopo un anno difficilissimo. Il 23enne tennista perugino ha sconfitto in tre set Arthur Rinderknech (7-6 5-7 7-6) agli Internazionali BNL d'Italia e così, dopo aver conquistato il main draw del torneo capitolino per il terzo anno di fila, accede al secondo turno per la prima volta in carriera.

Dalle stelle alle stalle e ritorno

Per il ragazzo italiano la soddisfazione è doppia: l'anno scorso arrivò a una sola vittoria dall'ingresso in top 100 Atp (era 108°), ma una serie impressionante di infortuni alle caviglie (ben tre distorsioni) lo frenò fino a farlo finire nella posizione numero 238 del ranking. Una caduta da cui però Francesco ha saputo rialzarsi con grande forza di volontà: giocando con le cavigliere, sfidando la paura di farsi nuovamente male e soprattutto imparando a gestire la pressione che l'anno scorso gli aveva giocato qualche brutto scherzo. «All'inizio avevo grandi aspettative, ma non sapevo a cosa andavo incontro. I top 100 erano vicini e mi caricavo di tanta pressione – ha detto pochi giorni fa - Non avevo preventivato certe difficoltà, però mi hanno fatto crescere e oggi mi sento un giocatore migliore”. Al recente Challenger di Napoli ha centrato la semifinale, una bella iniezione di autostima che oggi, al Pietrangeli contro il francese, si è vista eccome.

Arnaldi come punto di riferimento

Francesco è cresciuto a Perugia sotto l’ala del maestro (nonché suo padrino) Roberto Tarpani, che ha dipinto il suo pupillo come una persona che non ha difficoltà a stringere ottimi rapporti con i colleghi, nonostante il tennis sia uno sport notoriamente pieno di rivalità:  «Descrivere Francesco è abbastanza semplice: è una persona solare, molto tranquilla e che sta bene con gli altri. È uno dei pochi amico di tutti, e questa è una cosa bella, perché la vita del tennista professionista può essere molto dura in determinate circostanze, dunque è sempre positivo trovarsi bene con i propri colleghi”, raccontava Tarpani. Nel 2023, partito da numero 605 al mondo, Passaro aggiunse ben 5 finali Challenger e ne vinse una contro Zhizhen Zhang. Era considerato l’alfiere della nuova generazione di talenti azzurri, anche più di Matteo Arnaldi, suo grande amico e fonte di ispirazione; nel 2024 vuole riprendere il cammino interrotto, partendo proprio da Roma.

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