Addio a Paul Di'Anno, storica voce degli Iron Maiden: "Il suo ...

Addio a Paul Di’Anno, ex Iron Maiden: la causa della morte

Paul Di’Anno, storica voce del gruppo heavy metal britannico Iron Maiden, si è spento all’età di 66 anni nella sua casa a Salisbury. L’annuncio è arrivato direttamente dalla famiglia con un post Facebook tramite la sua etichetta, la casa discografica Conquest Music:

A nome della sua famiglia, la Conquest Music è triste confermare la morte di Paul Andrews, professionalmente conosciuto come Paul Di’Anno. Paul è morto nella sua casa di Salisbury all’età di 66 anni.

Nonostante fosse stato turbato da gravi problemi di salute negli ultimi anni che lo hanno limitato a esibirsi su una sedia a rotelle, Paul ha continuato a intrattenere i suoi fan in tutto il mondo, accumulando ben oltre 100 spettacoli dal 2023.

La causa della morte di Paul Di’Anno, quindi, non è stata del tutto rivelata. Il pubblico era infatti già a conoscenza dei problemi di salute che lo turbavano, dopo averlo visto salire sul palco in sedia a rotelle. Tuttavia, l’artista non ha mai parlato pubblicamente della sua malattia e anche la famiglia continua a mantenere il più assoluto riserbo sulla questione. Possiamo solo dire, quindi, che la causa della morte di Paul Di’Anno, è una grave malattia.

Paul Di’Anno, chi è il cantante dei primi Iron Maiden

Paul Di’Anno, il cui vero nome è Paul Andrews, è nato a Chingford, nell’East London, nel 1958. L’artista e musicista è diventato un’icona grazie a una lunga carriera nell’heavy metal iniziata nel 1978 come frontman degli Iron Maiden. Paul ha inciso con la band il loro album di debutto Iron Maiden e il successivo Killers. Tuttavia, a causa di problemi legati all’abuso di alcol e droghe, fu allontanato dal gruppo e sostituito dall’attuale cantante, Bruce Dickinson, nel 1981.

Dopo aver lasciato gli Iron Maiden, Paul Di’Anno ha continuato a esibirsi e ha fondato diverse band tra cui i Battlezone e i Killers, oltre a pubblicare diversi brani come solista.

Negli ultimi anni, le sue apparizioni dal vivo si erano appunto ridotte a causa di problemi di salute, che lo costringevano a esibirsi in sedia a rotelle. Nonostante ciò, dal 2023 in avanti ha tenuto oltre 100 concerti, come ricorda la casa discografico nel messaggio in cui annuncia la morte di Paul Di’Anno.

The Book of the Beast, pubblicato poco più di un mese fa, è il suo primo album retrospettivo, che ripercorre la sua carriera, a cui avrebbe fatto seguito un tour d’addio. Il tour si sarebbe dovuto concludere nel 2025 e avrebbe fatto tappa anche in Italia con quattro date a dicembre.

Qualche mese fa era stata rivelata la produzione di un documentario sulla sua vita, a cura di Wes Orshoski, che potrebbe vedere la luce proprio il prossimo anno.

Paul Di’Anno, il ricordo degli Iron Maiden

Nelle ore immediatamente successive alla diffusione della notizia della morte di Paul Di’Anno, è arrivato il messaggio ufficiale con cui gli Iron Maiden ricordano il cantante e musicista. Nonostante gli screzi che negli anni li hanno allontanati, scrivono, Paul Di’Anno è stato una parte fondamentale della storia del gruppo:

La notizia della scomparsa di Paul Di’Anno ci ha profondamente rattristati. Il contributo che ha dato agli Iron Maiden è immenso, ci ha aiutati a intraprendere il cammino che stiamo facendo da quasi cinque decenni. Ricorderemo con affetto la sua presenza negli anni pionieristici come frontman e cantante, sia sul palco che nei primi due album, e come noi verrà ricordata dai fan di tutto il mondo. Siamo grati per aver avuto la possibilità di averlo rincontrato un paio d’anni fa e passare dell’altro tempo con lui.

Nello stesso messaggio, anche il bassista e fondatore degli Iron Maiden, Steve Harris, ha condiviso un ricordo personale di Paul Di’Anno:

Di recente avevamo ripreso i contatti, massaggiandoci sugli alti e bassi del West Ham. Fino a poco tempo fa andava ancora in giro a cantare, esibirsi ogni volta che poteva lo aiutava ad andare avanti. Mancherà a tutti. Riposa in pace, fratello.