Ecco chi è Pete Hegseth, il presentatore TV che Trump vuole come ...
Un presentartore TV a capo del Pentagono. Potrebbe sembrare il titolo di un film, magari di una commedia, e, invece, è la scelta di Donald Trump che come segretario alla Difesa ha deciso di puntare su Pete Hegseth. Ma chi è il volto proposto dal tycoon? Vediamo di tracciarne il profilo. In aiuto ci vengono New York Times e Washington Post.
Originario del Minnesota, Hegseth si è laureato all'Università di Princeton, dove è stato editore della rivista conservatrice The Princeton Tory per la quale ha raccontato di aver visto la statua di Saddam Hussein abbattuta a Baghdad nel 2003. «Le idee conservatrici hanno funzionato, funzionano e continueranno a funzionare», aveva scritto. «L'elenco è lungo: un esercito forte è assolutamente essenziale per portare pace e stabilità a lungo termine nel mondo». Hegseth ha quindi conseguito un master in politiche pubbliche all'Harvard Kennedy School. Egli ha poi prestato servizio come soldato di fanteria sia in Iraq, sia in Afghanistan quale membro della Guardia nazionale del Minnesota. Hegseth ha inoltre prestato servizio nella Baia di Guantánamo, a Cuba.
Dopo le esperienze al fronte, il passaggio alla televisione. Nel 2014 inizia a collaborare con la rete Fox per la quale oggi è uno dei co-conduttori del programma «Fox & Friends». Da anni è inoltre il conduttore del servizio di Capodanno della rete televisiva.
Hegseth è stato un convinto sostenitore di Trump durante il suo primo mandato, difendendo le sue relazioni con il leader nordcoreano Kim Jong-un, abbracciando il suo programma «America First», che prevedeva il ritiro delle truppe statunitensi dall'estero, e sostenendo con forza la causa dei veterani accusati di crimini di guerra. Nel 2019, più precisamente, ha esercitato forti pressioni affinché Edward Gallagher, membro dei Navy SEAL accusato di gravi crimini in Iraq, venisse assolto.
Hegseth è anche autore del libro The War on Warriors: Behind the Betrayal of the Men Who Keep Us Free nel quale scrive: «Le nostre élite sono come gli uomini d'affari tossicodipendenti del Nakatomi Plaza, che guardano dall'alto in basso il John McClane di Bruce Willis in Die Hard. Ma verrà un giorno in cui si renderanno conto di avere bisogno di John McClane, che in realtà la loro capacità di vivere in pace e prosperità è sempre dipesa dall'onorabilità, dal potere e dalla letalità di persone come lui». Il libro è stato apprezzato da Donald Trump in quanto, a sua detta, «rivela il tradimento della sinistra nei confronti dei nostri guerrieri e mostra come dobbiamo riportare le forze armate statunitensi alla meritocrazia, alla letalità, alla responsabilità e all'eccellenza».
Il conduttore di Fox News, in effetti, ha una visione piuttosto negativa dell'attuale esercito statunitense in quanto, secondo lui, al suo interno regnerebbe una pericolosa cultura woke. Egli, in particolare, sostiene fermamente il ritiro di tutte le iniziative volte a promuovere la diversità in seno alle forze armate. «Qualsiasi generale, qualsiasi ammiraglio, chiunque è coinvolto in programmi di diversità, equità e inclusione o in programmi woke deve andarsene», ha detto in un'intervista al podcast Shawn Ryan Show. Hegseth ha anche criticato la decisione del 2015 dell'amministrazione Obama di eliminare le restrizioni basate sul genere e di consentire alle donne di prestare servizio nei posti di combattimento, una mossa che ha fatto seguito ad anni di guerra in Iraq e Afghanistan che hanno cancellato le nozioni tradizionali su cosa significhi prestare servizio in prima linea. Da allora, le donne si sono inserite in posizioni storicamente riservate agli uomini, tra cui le unità di fanteria e artiglieria. «Permettere alle donne di svolgere ruoli di combattimento non ci ha reso più efficaci, non ci ha resi più letali, ha solo reso il combattimento più complicato». Il presentatore di Fox News ha inoltre attribuito all'attuale cultura dell'esercito la causa delle continue difficoltà di reclutamento e ha affermato che il personale con idee simili alle sue viene sistematicamente messo da parte.
La scelta di Trump di puntare su un profilo come quello di Hegseth quale segretario alla Difesa è piuttosto inconsueta. Il presentatore della Fox rischia infatti di trovare l'opposizione di alti funzionari militari e forse di legislatori che hanno prestato servizio nelle forze armate per il fatto che egli sposa le narrazioni di truppe che si sono scontrate con le regole della giustizia militare. Un ex funzionario del Pentagono durante il primo mandato di Trump ha inoltre messo in dubbio la mancanza di esperienza di Hegseth - a parte il servizio nell'esercito - e ha sollevato preoccupazioni sulla sua capacità di ottenere la conferma al Senato, anche con una maggioranza repubblicana nella Camera.
Nonostante le perplessità espresse da molti, comunque, il tycoon ha speso parole al miele per Hegseth elogiandone l'esperienza di combattimento e il suo sostegno a esercito e veterani. «Pete è un duro, è intelligente ed è un vero sostenitore dell'America First. Con lui al timone, i nemici dell'America sono avvisati: il nostro esercito sarà di nuovo grande e l'America non si tirerà mai indietro».
Positivo, ovviamente, anche il ritratto fatto da Fox News al proprio presentatore. «Hegseth è un eccezionale conduttore di "Fox & Friends" e "Fox Nation" e un autore di best-seller per Fox News Books da quasi un decennio. I suoi approfondimenti e le sue analisi, in particolare sulle forze armate, hanno toccato profondamente i nostri telespettatori».