Pisa-Cosenza 1-2 | L'Arena Garibaldi rimane terra di conquista per ...
Non c'è modo di infrangere il tabù Arena Garibaldi: il Pisa continua a giocare malissimo di fronte al proprio pubblico e incassa la seconda sconfitta nelle tre gare interne fin qui giocate. Un rendimento disastroso che cancella anche i passi in avanti fatti nelle due trasferte con Feralpisalò e Reggiana. Proprio non ci siamo: dalla condizione fisica alle idee da tradurre in manovra, lo Sporting Club non decolla.
Riesce tutto male al Pisa nel primo tempo, a cominciare da un approccio totalmente sbagliato, passando per una manovra lenta e compassata e finendo con le scelte individuali. Dopo appena sei minuti il Cosenza affonda sulla fascia destra con Marras, bravo a servire con i tempi giusti l'inserimento di Voca, che spedisce la palla all'angolo più lontano. L'unico sussulto del Pisa è l'inzuccata di Canestrelli, che schiaccia centralmente e trova la buona risposta di Micai. Ma il Cosenza è padrone del campo e ancora una volta trova un'autostrada sulla fascia destra, nella quale si infila Rispoli che chiama Nicolas alla risposta di piede. E prima dell'intervallo Barbieri completa la sua prestazione 'horribilis' rifilando l'ennesimo calcione a un avversario, che gli costa l'espulsione per somma di ammonizioni.
Dopo l'intervallo Aquilani cerca il guizzo vincente nella panchina, gettando nella mischia Torregrossa, Esteves, Barberis, Masucci e Piccinini, ma la sua squadra produce soltanto due timidi guizzi intorno all'ora di gioco. Esteves in diagnale impegna Micai nella respinta di piede, Beruatto da posizione defilatissima con la testa va a centimetri dal gol. Sono però soltanto il miraggio di una reazione che invece non si concretizza. Neppure quando Beruatto al 91' si inventa un colpo a giro col destro sul palo lontano la fortuna sorride: Micai è ancora strepitoso nella respinta. Ma quando anche le ultimissime speranze se,brano svanire, emerge l'eterno Masucci che con una bordata gonfia la rete e sigla il pareggio. Ma questo Pisa non ha continuità nell'arco della stessa partita e nell'ultimo angolo concesso agli avversari va a fondo. Ancora un gol a tempo praticamente scaduto condanna i nerazzurri alla sconfitta.
Sei mezzo e mezzo dopo l'ultimo sorriso, è arrivato il momento di riconquistare l'Arena Garibaldi. Sembra un paradosso, ma nonostante il sostegno incessante e incondizionato della propria gente, lo Sporting Club non centra la vittoria nel proprio stadio dalla metà del marzo scorso. Contro il Cosenza l'obiettivo dei nerazzurri, anche per dare un peso ancora più importante ai 4 punti conquistati nelle due trasferte disputate in appena tre giorni, è uno solo: la vittoria.
Si rivede dal 1' capitan Caracciolo al centro della difesa, con Valoti che ritorna sulla trequarti a supporto di Moreo insieme a Mlakar e Vignato. Il pomeriggio però si apre con la doccia fredda del gol rossoblu dopo appena sei minuti. Il Cosenza muove bene il pallone da sinistra a destra, con Marras che arriva sul fondo e con un pallone arretrato serve l'inserimento con i tempi perfetti di Voca. Il trequartista col destro spedisce il pallone nell'angolo più lontano, dove Nicolas non arriva. I nerazzurri impiegano poco più di dieci minuti per proporre la loro reazione, e quando lo fanno sbattono sui riflessi prodigiosi di Micai.
Vignato dal fondo scodella a centro area dove Canestrelli, rimasto in proiezione offensiva sugli sviluppi di una punizione, si alza e schiaccia di testa: il portiere dei calabresi si esalta respingendo sulla riga di porta. Il Cosenza però è messo meglio in campo e dopo questa fiammata dei nerazzurri torna a occupare con maggior efficacia il campo. Al punto da presentarsi nuovamente al tiro con Rispoli al 35', al termine di una percussione ancora sulla corsia destra, quella da cui è nata l'azione del vantaggio. Sul suo diagonale rasoterra è provvidenziale il piede di Nicolas.
La dimostrazione delle difficoltà dei nerazzurri è la gara di Barbieri: quasi sempre fuori tempo nelle entrate sugli avversari, in mezz'ora rimedia due gialli parecchio evitabili e al 41' lascia i compagni in inferiorità numerica. Un attimo prima dell'intervallo i nerazzurri vanno vicinissimi al colpo del KO con il destro a giro di Tutino, che lascia di sasso Nicolas ma si schianta sul palo.
Nella ripresa Aquilani rimescola le carte lanciando Torregrossa, Piccinini ed Esteves. I risultati sono praticamente immediati perché entro l'ora di gioco Esteves prima e Beruatto poi chiamano alla risposta Micai, attento e sveglio sulle due conclusioni quasi a botta sicura dei due terzini. Ma, come accaduto nel primo tempo, sono soltanto due guizzi in un pomeriggio di totale torpore nel quale i nerazzurri proprio non vogliono saperne di trovare un minimo di qualità nella manovra.
Nonostante la prestazione insufficiente il Pisa non si arrende e in uno degli ultimi assalti, nei cinque minuti di recupero concessi dall'arbitro, arriva il pareggio. Caracciolo si sgancia in una percussione verticale, Beruatto imbuca a centro area dove Masucci si gira in un fazzoletto e scarica in porta una bordata imprendibile anche per il Micai di oggi pomeriggio. E' la rete che sembra salvare lo Sporting Club dalla sconfitta, ma ancora una volta i nerazzurri disfanno quel poco di buono combinato sul rettangolo verde. Nell'ultimo corner della gara spunta la testa di Mazzocchi, che in un nugolo di calciatori spedisce la palla alle spalle di Nicolas e condanna il Pisa a un altro scivolone casalingo.
Il tabellinoPisa-Cosenza 1-2
Pisa (4-2-3-1): Nicolas; Barbieri, Canestrelli, Caracciolo, Beruatto; Veloso (46' Piccinini), Marin; Mlakar (78' Masucci), Valoti (66' Barberis), Vignato (57' Torregrossa); Moreo (46' Esteves). All. Aquilani
Cosenza (4-2-3-1): Micai; D'Orazio (57' Fontanarosa), Meroni, Venturi, Rispoli; Calò, Praszelik (79' Viviani); Marras (63' Florenzi), Voca (57' Canotto), Mazzocchi; Tutino (63' Forte). All. Caserta
Reti: 6' Voca (C), 94' Masucci (P), 98' Mazzocchi (C)
Ammoniti: Barbieri (P), Voca (C), D'Orazio (C), Venturi (C), Forte (C), Esteves (P), Canotto (C)
Note: arbitro Daniele Rutella; angoli 2-3 (2-0); recupero 3' e 5'; al 41' espulso Barbieri (P) per doppia ammonizione