Pagelle seconda tappa Tour de France: Pogacar contro la noia ...

La seconda tappa del Tour de France 2024 si presentava come una delle più esplosive dell'intero percorso, e c'era la sensazione che potesse finire in pasto ad uno dei big. Come già accaduto a Rimini, però, anche a Bologna è andata in porto una fuga, questa lunghissima, e ha festeggiato un nome di secondo ordine. Un altro francese. Ieri Romain Bardet, oggi Kevin Vauquelin della Arkéa-B&B Hotels, il più astuto e resistente dei dieci temerari che hanno condotto la corsa per quasi tutta la giornata. Grazie a Tadej Pogacar abbiamo assistito ad un finale entusiasmante. E' bastata una sgasata del vincitore del Giro d'Italia per far emergere le fragilità di Primoz Roglic e Carlos Rodriguez. Ma al fenomeno sloveno ha risposto presente Jonas Vingegaard, cancellando tutti i dubbi sulla sua condizione fisica post-Paesi Baschi.

Chi vince il Tour 2024?

Jonas VingegaardTadej PogacarPrimoz RoglicRemco EvenepoelEnric MasCarlos RodriguezSimon YatesRichard Carapaz

Tadej Pogacar - Un solo giorno di Pogacar pacato ci aveva già fatti innervosire. E dopo un'altra mezza tappa povera di spunti, prendeva forma il terrore che la strategia dei più forti fosse quella di rimandare lo scontro sempre un po' più in là, e che la potesse abbracciare anche Tadej. Ma per fortuna non è un amante dei calcoli. E decide di mandare all'aria quelli degli altri. Sul punto in cui la salita di San Luca si fa bastarda, apre il gas e chi si è visto, si è visto. Se fosse stato il Giro d'Italia, lo avrebbe ipotecato. Ma questo è il Tour e deve fare i conti con Vingegaard. Siamo solo all'inizio, e la reazione del danese non può lasciarlo sereno. Intanto si prende la maglia gialla, tanto per cambiare.

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Jonas Vingegaard - Quello che i nostri occhi hanno visto oggi sulla seconda ascesa al San Luca ha dell'incredibile. Il Re Pescatore a tre mesi di distanza dalla terribile caduta al Paesi Baschi, alla seconda tappa dal rientro, risponde prontamente all'accelerata di Pogacar. Un'idea folle se non si ha il fisico per poi stare con lo sloveno. Ma il danese il fisico ce l'ha. Scaccia via gli ultimi dubbi rimasti, e si incolla a Tadej. Si pensava avrebbe sofferto le prime tappe. Beh, auguri a Pogacar.

Pogacar e Vingegaard collaborano dopo l'attacco per sbarazzarsi di Evenepoel e Roglic

Kévin Vauquelin - L'impresa del 23enne originario della Normandia non sta tanto nel portare a termine la lunghissima fuga, visto che il gruppo non dà il massimo per impedire questo epilogo, quanto piuttosto nel riuscire ad imporsi tra i 10 battistrada. L'assist glielo offre Oliveira, con uno scatto in avanti che riduce a 3 la lista dei pretendenti, prima del secondo muro di San Luca. Il francese dell'Arkéa svela qui la carta nascosta: in salita scava un solco. Un abisso che gli permette di apprezzare anche l'arietta in discesa, poi i colori dei viali bolognesi, e infine godersi un successo in solitaria. Il primo di questo spessore nella sua breve carriera.

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Primoz Roglic - Si presentava a questo appuntamento come il re di San Luca, alla luce dei tre successi al Giro dell'Emilia. E invece, il successo di tappa sfuma quasi subito, quando con un tacito accordo tutti i team rinunciano a sforzi eccessivi per riassorbire i fuggitivi. Ma non è il guaio peggiore, le batoste arrivano poi. In ombra nel primo passaggio a San Luca, inerme quando Pogacar accelera al secondo round, non riesce nemmeno ad accodarsi ad Evenepoel per vanificare gli sforzi dei campioni delle ultime 4 edizioni. Arriva con 21 secondi di ritardo: è già costretto alla rimonta.

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Carlos Rodriguez - Giunto a questo Tour apparentemente in ottima forma e con l'obiettivo di migliorare il 5° posto del 2023, il classe 2001 della INEOS è un altro degli uomini di classifica che si sciolgono come neve al sole nei due passaggi da San Luca. Un po' tutti gli INEOS sono alle corde quando la pendenza è del 19% e non si salva neanche il capitano. Il Tour è lungo ma di certo sperava in un avvio più semplice.

La signora col cellulare - Scena raccapricciante al km 56, circa all'altezza di Faenza. Il gruppo passa ad alta velocità, una signora a bordo strada si sporge col cellulare e mentre fa un video, colpisce un corridore della EF. Per fortuna non provoca una caduta, ma non contenta si mette a cercare il suo smartphone, che si perde tra le tante ruote, e per poco non la combina grossa una seconda volta. La colpa però, mi sento di dire, è dell'organizzazione del Tour de France che si era impegnata prima di questa tappa con appelli social in lingua italiana per convincere i tifosi a non spingere i corridori. Peccato che non abbiano pensato anche al pericolo cellulari. Altrimenti la signora non si sarebbe mai azzardata... Si scherza.

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Il Tour de France 2024 sarà trasmesso in DIRETTA su Eurosport 1 e 2 (Canali 210 e 211 di Sky e su DAZN) con la telecronaca di Luca Gregorio e Riccardo Magrini e commento bonus di Moreno Moser e Wladimir Belli. Se non volete perdervi neanche un metro delle 21 tappe di questa edizione, potrete seguire il Tour de France in DIRETTA INTEGRALE, dal km 0, in streaming su Discovery+ (Scopri l'offerta) con tanti contenuti esclusivi in più. Sarà anche possibile recuperare tutte le corse On Demand su smarthpone e tablet.

Per questa edizione 2024 gli organizzatori hanno mantenuto il montepremi degli anni passati, con il vincitore del Tour de France che guadagnerà 500 mila euro, quasi il doppio del vincitore del Giro d'Italia. 11 mila euro al vincitore di una singola tappa, 20 mila euro al supercombattivo dell'edizione. Ecco il montepremi completo.

Segui il Tour de France su Eurosport.it! Dirette scritte di tutte le tappe, highlights, risultati, approfondimenti, focus, gallerie fotografiche e quant'altro per essere parte integrante del secondo Grande Giro della stagione 2024. Potrai rivivere tutti i momenti più belli anche sui nostri social, le volate più spettacolari, gli episodi più importanti e i "dietro le quinte" più simpatici. Su Facebook e Instagram, Twitter e Tik Tok, tutti i nostri contenuti esclusivi.

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