Caos anche a Porto Empedocle, migranti in fuga. Il sindaco ...

di Ferruccio Pinotti
Da ieri sono stipati oltre mille migranti che tentano di lasciare la struttura sul molo dove arrivano da Lampedusa: 200 si sono già allontanati, 600 su 1300 stanno per essere trasferiti
Caos a Porto Empedocle, dove da ieri sono stipati oltre mille migranti che tentano continuamente di fuggire dalla struttura sul molo nella quale arriva gran parte dei migranti che vengono trasferiti da Lampedusa. Almeno un centinaio di persone (duecento secondo altre fonti) è già riuscito a lasciare la struttura. Nel centro di prima accoglienza, presidiato dalle forze dell’ordine, c’è preoccupazione per i trasferimenti a singhiozzo a causa della mancata disponibilità delle autolinee private di mettersi in viaggio verso il nord Italia. Cosa che esaspera ovviamente la situazione sovraffollamento.
Trecento dei 1.200 migranti, sistemati nelle tensostrutture di Porto Empedocle, verranno trasferiti entro oggi con i pullman di cui la Prefettura di Agrigento è riuscita a trovare disponibilità. Dopo l’incidente stradale di venerdì, lungo l’autostrada A1, all’altezza dello svincolo di Guidonia Montecelio e l’allacciamento diramazione Roma Nord in cui sono morti due autisti del bus di linea che trasportava migranti, le ditte di autolinee non danno però più piena disponibilità ad effettuare i trasferimenti di migranti.
«Non è possibile questa situazione. Questa struttura è inadeguata, non possono vivere cosi i migranti, sotto il sole, senza mangiare e senza acqua», cosi il primo cittadino di Porto Empedocle Calogero Martello recatosi sul posto per vedere da vicino quello che sta succedendo nell’area adibita a hotspot. «Il Prefetto ci ha assicurato che stasera e domani non arriveranno altri migranti per permettere che il centro venga svuotato. È chiaro che Porto Empedocle è lo specchio di Lampedusa, e domani ci attiveremo per chiamare il governo nazionale. Si svuota Lampedusa e si riempie Porto Empedocle in un’area con poco spazio, anche qui il loro passaggio deve essere immediato», ha concluso il sindaco Martello.
Intanto, il traghetto “Paolo Veronese” con quale sono stati trasferiti 600 migranti da Lampedusa a Catania, concluse le operazioni di sbarco non rientrerà nell’isola delle Pelagie, ma farà rotta verso Porto Empedocle per alleggerire la tensostruttura del porto che è in sofferenza. La nave sarà impiegata per ridurre il numero di persone presenti nel centro di Porto Empedocle con il trasferimento di 600 dei 1.300 ospiti presenti.
Il «fronte» immigrazione resta comunque, incandescente: i 471 migranti, tra cui 205 bambini, soccorsi dalla nave Geo Barents di Medici senza frontiere sbarcheranno, nei prossimi giorni, a Brindisi e non più a Bari come inizialmente previsto. È arrivata invece a Reggio Calabria la nave Diciotti della Guardia costiera, con a bordo 698 persone soccorse nel canale di Sicilia mentre erano a bordo di diverse imbarcazioni. Ben 398, fra cui 105 donne e 193 minori, resteranno a Reggio Calabria e verranno sistemati in una scuola della frazione di Gallico, mentre gli altri 298 sono stati fatti sbarcare a Messina. Lampedusa, intanto, sta dimostrando ancora una volta un cuore grande, più famiglie si sono fatte avanti chiedendo l’affido temporaneo del bambino di circa 3 anni che è stato trovato da solo nel deserto e che è stato portato fino a Lampedusa da un giovane nordafricano.
18 settembre 2023 (modifica il 18 settembre 2023 | 14:41)
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