Giro d'Italia 2024: Narvaez vince la tappa Venaria Reale-Torino ...
Il Giro d'Italia inizia con una sorpresa: Pogacar non vince la prima tappa a Torino, battuto in volata dall'ecuadoriano Narvaez, maglia rosa, e dal tedesco Schachmann
(Marco Bonarrigo) La notizia è che Tadej Pogacar ha perso la prima tappa del Giro d’Italia pur avendo provato in tutti i mondi a vincerla arrivando a sparpagliare compagni di squadra sfiniti nell’ultimo tratto del percorso. Dopo aver tirato il collo a tutti sullo strappetto finale di San Vito con una serie di strappi violenti, allo sloveno è rimasto a ruota il coriaceo ecuadoriano della Ineos Jhonatan Narvaez e poi i due sono stati raggiunti in discesa dal tedesco Schachmann. In volata (il gesto tecnico che gli riesce meno bene, qualche difetto ce l'ha anche lui) Poga ci ha provato a fondo ma è stato bruciato sia da Narvaez che da Schachmann.
Quella di Narvaez (che aveva vinto la tappa di Cesenatico al Giro 2020) è la prima maglia rosa ecuadoriana della storia del Giro mentre a Pogacar la sconfitta pesa: ha corso con il lutto al braccio, voleva alzare le braccia al cielo (come ha spiegato il suo direttore sportivo Fabio Baldato) per dedicare il successo a un corridore quindicenne del suo team giovanile scomparso da poco in un incidente di bicicletta.
Resta il fatto che l’azione violente dello sloveno, che aveva fatto dettare un ritmo violento già sul Bric della Maddalena, ha già messo in crisi i suoi avversari: Geraint Thomas ha perso 10” (e con lui Tiberi, Caruso, Martinez, O’Connor e Uijtdebroeks) mentre sono crollati sia Bardet che Arensman. Grazie agli abbuoni Narvaez ora conduce con 3" su Schachmann e 6" su Pogacar.
E tutto questo alla vigilia della seconda tappa che porterà i corridori ad Oropa, in cima a una salita mitica dove Pogacar potrebbe tentare di nuovo l’azione vincente. C’è chi si chiede se l’ingordigia del capitano Uae non rappresenti un’usura precoce per una squadra che non sembra essere delle più competitive. Il tecnico Baldato ha ammesso che «un paio di corridori non sono nelle condizioni che ci aspettavamo».
Buon inizio invece per i corridori italiani, attivi e coraggiosi, menzione speciale per Nicola Conci che dopo essere partito in contropiede sullo strappo finale ha rimediato un ottimo quinto posto a 5” dal vincitore.
Pogacar è arrivato terzo, superato nella volata anche da Schachmann. Lo sloveno ha provato a lanciare la volata ma negli ultimi 100 metri ha forse pagato la impressionante progressione della seconda ascesa del San Vito. L’ecuadoriano della Ineos ha saputo approfittarne ed è la prima maglia rosa del 107° Giro d'Italia.
Al duo di testa si è unito Schachmann.
-2 km, Pogacar e Narvaez se ne sono andati
Una progressione impressionante, solo Narvaez riesce ad andare dietro al marziano.
Pogacar rientra sul gruppetto Pellizzari E se ne va. Attacco impressionante dello sloveno
Scatta Pogacar!
Pendenze già intono al 12%, si arriverà al 16%.
Mancano poco più di 4' al traguardo, Nicola Conci ha 0preso 20" ai compagni di fuga e 40" sul gruppo. Inizia la ascesa terribile.
C'è contatto visivo tra gruppo e fuggiaschi, Conci ci prova
-7 km
Si è formato un gruppetto a 7 con 10" di margine sul gruppone. La strada sale ora per circa 1 km prima della discesa che porta poi al secondo giro sul San Vito.
Con Honoré e Schachmann ci sono anche Conci, Pellizzari e Caruso.
Calmejane conserva una decina di secondi, grandi movimenti nel gruppo tra chi prova a scattare (Honoré e Schachmann) e chi perde terreno o prova a rientrare.
Mancano 16 km al traguardo.
-20 km
Indosserà comunque la maglia di migliore scalatore. Pellizzari secondo.
Gli manca meno di 1 km al GpM e ha ancora una quindicina di secondi di margine sul gruppo, che comprende anche Tiberi e Ganna.
Romain Bardet pare in crisi nera e perde terreno rispetto al gruppo, circa un minuto. Non è il solo, c'è anche Arensman una trentina di secondi più indietro.
Il francese mette una decina di metri tra sé e il compagno di fuga. Il gruppo è ormai a meno di 25 secondi. Calmejane si volta sempre più spesso.
E il lavoro del Team Uar ha portato il gruppo a -45" dai battistrada. L'andatura fa sì che in molti perdano terreno rispetto al plotone, e quindi a Pogacar.
La Uae tira sempre a ritmi folli, il plotone è a 1'12" dai leader della corsa.
Coinvolti anche Pozzovivo e Tonelli, sono otto i piloti finiti a terra per un contatto. Ripartono comunque tutti.
Insegue a 1'48" dai due battistrada
Dopo la discesa, un breve tratto pianeggiante e, tra mezzo km, l'inizio della salita del Col della Maddalena dove è atteso l'attacco di Pogacar.
Intanto Calmejane riaffianca l'etiope.
Strada stretta e folla in delirio, Pietrobon e Fiorelli sono a 1'40" e si sta avvicinando il gruppo trainato dalla Eau di Pogacar. Intanto Jonhatan Milan passa quinto all'Intergiro.
Ghebreigzabhier e Calmejan iniziano la salita di San Vito, che oggi sarà affrontata due volte. Nel finale, qui, la pendenza arriva al 16%.
Il francese d'accordo con Ghebreigzabhier.
Il francese e l'etiope guidano la corsa con un piccolo margine sul duo italiano Fiorelli-Pietrobon e circa 2'45" sul resto del gruppo. Mancano 37 km al traguardo e si avvicina l'Intergiro.
-40 km
Edoardo Affini della Visma-Lease costretto a cambiare bici nella discesa da Superga.
Calmejane e Ghebreigzabhier hanno una trentina di secondi sul duo italiano.
L'etiope e il francese hanno una decina di secondi di margine sugli italiani Pietrobon e Fiorelli. Il gruppo è sempre intorno ai 3'. Mancano 52 km all'arrivo.
Il ritardo si aggira intorno ai 3'. È sempre la Uae a tirare.
In seconda posizione Fiorelli
L'etiope passa da solo sotto il triangolo del GpM di terza categoria. Sono stati percorsi 78,5 km, ne mancano 61 al traguardo. E manca la Maddalena.
Calmejane e Pietrobon, rimasti leggermente staccati, vengono raggiunti da Fiorelli. Il gruppo a 2'40" quando mancano 62 km al traguardo e 1 al GpM. Sui versanti della collina moltissimi i tifosi granata che hanno
sventolato bandiere e sciarpe del Torino.
I sei battistrada proseguono cominciando i primi scatti. Mancano 65 km al traguardo, e poco meno di 4 al punto più alto del colle di Superga.
È iniziata la salita di Superga, 8 km al 4,4% di pendenza media e punta dell’11%. Qui viene reso omaggio al Grande Torino, perito nel tragico incidente aereo esattamente 75 anni fa. La fuga prosegue con circa 20' di vantaggio.
Precede Barré. Si stacca intanto, in coda, al gruppetto Ghebreigzabhier . Mancano 94 km al traguardo.
Il gruppo a 92 km dal traguardo è in ritardo di quasi 2'.
A 94 km dal traguardo sta per iniziare la prima salita del Giro d'Italia, un breve Gran premio della Montagna a Berzano di San Pietro. La salita è di poco meno di 3 km con una pendenza del 5,3%.
Il vantaggio dei sei battistrada è calato a circa 1'15 quando mancano 100 km esatti al traguardo della prima tappa del Giro d'Italia 2024, edizione n. 107. Uae Team Emirates tira il gruppo degli inseguitori.
Oltre ai tre protagonisti già citati, sono rappresentate anche altre tre squadre nello scatto: i francesi in fuga sono Barré (Arkéa), Debeaumarché (Cofidis) e Calmejane (Intermarché). Sempre circa 1'30" di vantaggio.
Mancano 125 km al traguardo e il sestetto protagonista del primo scatto ha accumulato un km abbondante di vantaggio sul gruppone.
Ci sono anche gli italiani Pierobon (Polti) e Fiorelli (Bardiani) come italiani, accompagnati da tre francesi e dall'eritreo Ghebreigzabhier (Lidl). Hanno raggiunto una ventina di secondi di margine sul gruppo.
Inizia ufficialmente la corsa, primi scatti nel gruppo.
(Marco Bonarrigo) Il Giro d’Italia 2023 ha superato l’esame della sostenibilità ambientale ma non si accontenta del risultato raggiunto e per quest'anno punta a migliorare ulteriormente il voto ricevuto. L'ultima volta ha prima di tutto ridotto molto le emissioni di gas clima-alteranti e ha neutralizzato l’equivalente dell’inquinamento generato dal passaggio di più di 3.500 auto nel raggio di 150 metri dalle stesse. Leggi di più a questo link.
Grande folla alle porte di Venaria Reale. Qualcuno dei corridori ha anche dovuto mettere il piede a terra.
Il Giro d'Italia edizione 107 è partito da Venaria Reale per il tratto neutralizzato che precede il km zero.
Per iniziativa dei Maestri Pasticceri di Ascom Epat Torino e provincia e Conpait Piemonte Pasticceri d'Italia è stata realizzata una gigantesca torta di 100 chili per accogliere la prima tappa del Giro. Il dolce, a base di panna e cioccolato e decorata con l'effigie del Giro e con 300 macarons, ovviamente rosa, è accompagnato da una scenografica bicicletta di cioccolato.
Inutile girarci intorno. Il favorito della 107esima edizione della corsa rosa è lo sloveno Tadej Pogacar. Il fuoriclasse della UAE Team Emirates, dopo i trionfi al Tour de France, vuole mettere la propria firma anche sul Giro, con l'obiettivo di far parlare ancora sloveno la Corsa Rosa e soprattutto di provare a completare quella doppietta Giro-Tour nella stessa stagione che non si verifica sin dall'impresa di Marco Pantani nel 1998. QUI gli avversari dello sloveno per la conquista del Giro 2024
Tra poco meno di un'ora comincerà la 107esima edizione del Giro d'Italia. Si inizia con la tappa Venaria Reale-Torino, 14o km con diverse salite nel finale che metteranno subito alla prova i big della classifica. Soprattutto il San Vito, a circa 3 km dall'arrivo, un'arrampicata con punte del 16%. Il favoritissimo Pogacar non potrà farsi trovare impreparato.
4 maggio, 13:14 - Aggiornata il 4 maggio, 18:13
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