È morto Publio Fiori, addio al ministro che fu vittima di un agguato ...

18 Lug 2024

Redazione 18 luglio 2024 08:24

Publio Fiori morto - Figure 1
Foto RomaToday

È morto Publio Fiori, politico di lungo corso di Roma. Aveva 86 anni. A dare l'annuncio della sua morte è stato dato a Montecitorio dal presidente di turno Fabio Rampelli: "Nella giornata di ieri è deceduto Publio Fiori. La presidenza farà pervenire ai familiari la più sentita partecipazione al loro dolore".

Fu eletto sette volte deputato, poi vicepresidente della Camera e ministro dei Trasporti e della Navigazione nel primo governo Berlusconi. Nel luglio del 1993, quando l'assemblea organizzativa della Democrazia Cristiana (guidata all'epoca da Mino Martinazzoli) sceglie di aprirsi verso i contributi della sinistra e del PDS, decide di abbandonare il partito, aderendo al Movimento Sociale Italiano, per poi partecipare alla nascita di Alleanza Nazionale. 

Il 2 novembre 1977 un gruppo di fuoco delle Brigate Rosse, formato da Prospero Gallinari, Barbara Balzerani, Bruno Seghetti e Rita Algranati gli tese un agguato sotto casa, in via Monte Zebio a Roma. Fiori, che era armato, tentò di reagire ma venne gravemente ferito alle gambe e al torace. Nel luogo dell'attentato, il commando dei terroristi lascia una scritta sul muro: "Oggi Fiori, domani Moro". Un tragico monito. Quattro mesi più tardi, infatti, il 16 marzo 1978, il leader della Dc Moro viene sequestrato in via Fani.

Il cordoglio

"Un uomo al servizio delle istituzioni e politico vero, capace di dialogare con chi la pensasse diversamente da lui e contraddistinto dalla passione - è il ricordo del presidente del Senato Ignazio La Russa -. Ai familiari il più sentito cordoglio".

"Ho appreso con profonda tristezza della scomparsa dell'indimenticabile Publio Fiori che è stato, negli anni della mia Presidenza della Camera, un leale collaboratore come vicepresidente espresso dal gruppo di Alleanza Nazionale. Ricordo Publio dai tempi della Democrazia Cristiana, quando fu uno dei primi bersagli dei gruppi terroristici, leader indiscusso della corrente moderata della Dc romana. Negli anni la storia ci ha portato a scelte diverse, ma il rispetto e l'amicizia non sono mai venute meno: per lui ho sempre avuto gratitudine e affetto. Rivolgo le espressioni del mio cordoglio più sincero ai suoi familiari e amici'', scrive in una nota Pier Ferdinando Casini.

"Mi fu maestro ai tempi del mio primo impegno politico, nella stagione della destra di Alleanza Nazionale di cui fu uno dei protagonisti, da ministro dei Trasporti nel primo governo Berlusconi. Da giovane assessore ai lavori pubblici del Municipio II ebbi l'opportunità di seguire il suo collegio elettorale e nel contempo apprendere, nel suo studio legale, la professione: anche per questo conserverò sempre nei suoi confronti riconoscenza e il giusto ricordo: Alla famiglia, ai nipoti, rivolgo il mio più sentito sentimento di cordoglio", dice la senatrice di Fratelli d'Italia Lavinia Mennuni.

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