Caso Scurati, la presidente Soldi in disaccordo con l'ad Sergio: “Il ...

11 giorni ago

Sul caso Scurati e sul procedimento disciplinare contro Serena Bortone, deciso dall’ad Roberto Sergio, è scontro ai piani alti di Viale Mazzini. Scontro di pareri e rivendicazioni di competenze. Con la presidente Rai Marinella Soldi che fa sapere di essere in disaccordo con l’amministratore delegato: "Non credo che il procedimento disciplinare contro Serena Bortone faccia giustizia della vicenda, né tantomeno faccia bene alla Rai", dice.

Rai Serena Bortone - Figure 1
Foto La Repubblica

"Quanto riferito dall'ad in Commissione di Vigilanza racconta in modo parziale quanto accaduto, non citando aspetti di rilievo – continua Soldi –. Ferme restando le policy aziendali, il cosiddetto caso Scurati è ancora oggetto di verifiche da parte della direzione Internal Audit aziendale, per la quale la presidente ha le deleghe. Le risultanze in bozza di tale audit sono state visionate sia da me sia dall'ad ed evidenziano una situazione molto più complessa di quella descritta dall'ad, che richiede un approccio più completo".

Proprio a partire da una presunta violazione della policy del servizio pubblico, interviene lo stesso Sergio che rivendica l’esclusiva competenza della contestazione fatta alla giornalista di Rai3 a cui, spiega “è stata inviata da parte dell'Azienda una contestazione, così come avvenuto in altri analoghi casi, per il post pubblicato sui suoi profili social alle 8.30 del sabato 20 aprile in violazione della normativa che vieta ad ogni lavoratore Rai subordinato o autonomo di rilasciare dichiarazioni pubbliche o comunque rese in contesti pubblici quali i social network su attività, notizie e fatti aziendali". Sergio aggiunge che "in attesa delle controdeduzioni, si precisa che si tratta di un atto dovuto, puramente gestionale e di esclusiva competenza dell'Ad".

Leggermente diversa la linea del dg Giampaolo Rossi che prova a minimizzare: "Non sono dei provvedimenti. Sono delle lettere che vengono fatte di prassi a tutti i dipendenti, quindi è una prassi aziendale che viene applicata, tutto qua".

Le opposizioni

I capigruppo di opposizione in Vigilanza Rai, Stefano Graziano (Pd), Dario Carotenuto (M5s), Maria Elena Boschi (Iv), Mariastella Gelmini (Azione), Angelo Bonelli e Peppe De Cristoforo (Avs), hanno richiesto che "la Commissione di Vigilanza Rai si attivi per convocare l'audizione della giornalista Serena Bortone e del direttore dell'approfondimento Rai, Paolo Corsini, al fine di fare chiarezza sul caso Scurati". Nella lettera rivolta alla presidente della commissione, Barbara Floridia, i capigruppo hanno sottolineato che "durante l'audizione dei vertici Rai di ieri sera è emersa una ricostruzione dei fatti molto distante da quella nota senza che i vertici Rai fornissero la documentazione necessaria che dimostrasse la veridicità di quanto da loro sostenuto come peraltro sottolineato questa mattina dalla presidente soldi che li smentisce parlando di omissioni e racconti parziali".

La smentita di Feltrinelli

Intanto Feltrinelli smentisce che ci sia stato alcun tipo di accordo per la promozione della graphic novel "La seconda mezzanotte" di Scurati con 'Chesarà...', il programma condotto da Serena Bortone. Lo sottolinea la casa editrice dopo le parole dell'ad Rai Roberto Sergio, il quale ieri sera in Commissione di Vigilanza ha sostenuto che lo scrittore fosse "interessato a un periodo di promozione di una graphic novel prenotabile dal 19 aprile e di una fiction tratta dalla sua opera".

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