Autonomia differenziata, ok dalla Cassazione al referendum per l ...
È legittima la richiesta di abrogare totalmente la legge sull’Autonomia differenziata, ma prima di indire il referendum sarà necessario un altro passaggio davanti ai giudici della Consulta per la questione legata all'ammissibilità, si dovrà esprimere entro gennaio. Lo hanno stabilito i giudici dell'ufficio centrale del referendum che hanno in parte ribaltato quanto stabilito dalla Corte Costituzionale che aveva considerato legittima (giudicandone anticostituzionali solo alcune parti), la legge Calderoli, promulgata il 25 giugno scorso, e ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge sull’Autonomia differenziata delle regioni ordinarie.
Secondo l'Ufficio centrale per il referendum della Cassazione, anche dopo la sentenza con cui la Corte costituzionale ha evidenziato sette profili di illegittimità nella legge, resta in piedi il fondamento del referendum per l'abrogazione totale. Fondamento che invece non c'è per il quesito referendario sull'abrogazione parziale, proposto dai cinque Consigli regionali di Campania, Emilia-Romagna, Toscana, Sardegna e Puglia, perché riguardano parti del provvedimento già ritenute illegittime dalla Corte.
Soddisfatta della decisione la vicepresidente del comitato nazionale contro l'autonomia differenziata e segretaria confederale Uil Ivana Veronese.
"La decisione è una grande opportunità: dopo che la Corte Costituzionale ha sostanzialmente smontato l'impianto della legge Calderoli, ora saranno i cittadini, se verrà superato l'ulteriore giudizio di ammissibilità della Consulta, a cancellare definitivamente questo scempio e le scelte disastrose del governo Meloni". Commenta così il senatore del PD Marco Meloni, componente della Commissione Affari Costituzionali, il via libera della Cassazione al referendum per l'abrogazione totale dell'autonomia differenziata. "Sosterremo questa battaglia con la massima determinazione, convinti che gli italiani sapranno respingere questa riforma ingiusta, che mirava a dividere in modo irrimediabile il nostro Paese", conclude il Questore del Senato.
"La Cassazione ha dato il via libera al referendum per cancellare del tutto la legge Calderoli sull'Autonomia Differenziata, proposto dal M5S insieme ad altre forze di opposizione, sigle sindacali e realtà civiche che hanno a cuore il futuro dell'Italia. Arriva quindi una nuova sonora bocciatura per il governo e per la maggioranza che sono andati avanti a testa bassa nell'approvazione della legge, nel contrasto al referendum e nella volontà di perseverare anche dopo che la Corte Costituzionale ha svuotato la legge cancellandone i pilastri principali. Adesso la Cassazione smentisce le affermazioni emerse dal centrodestra e stabilisce che è pienamente legittimata la richiesta di abrogare totalmente l'Autonomia differenziata, anche dopo la demolizione di sue ampie parti ad opera della Consulta. Passo dopo passo, con il lavoro approfondito in Parlamento, la passione e la determinazione chiuderemo questo pagina da incubo dell'Autonomia Differenziata made in Lega-Fdi-Fi e salveremo i diritti dei cittadini che con quella legge sarebbero stati calpestati". Così i rappresentanti del M5S nelle commissioni Affari Costituzionali della Camera e del Senato Enrica Alifano, Carmela Auriemma, Roberto Cataldi, Alfonso Colucci, Alessandra Maiorino e Pasqualino Penza.
"La Cassazione ha dichiarato legittima la richiesta di referendum per l'abrogazione totale della legge Calderoli. È una decisione importante contro una legge che aumenta le disuguaglianze tra i territori e indebolisce l'unità nazionale. Settori come sanità, scuola e infrastrutture non possono essere frammentati. La Corte Costituzionale, con la sua sentenza, aveva già demolito sostanzialmente la legge Calderoli sull'autonomia differenziata, andando oltre le aspettative. La sua pronuncia ha chiarito che materie fondamentali come ambiente, energia, trasporti e commercio estero non possono essere trasferite alle regioni, riconoscendole come competenze centrali dello Stato. Ora la Cassazione ribadisce che il quesito sull'abrogazione totale deve andare avanti, nonostante i tentativi del governo di fermarlo. Questa è la disfatta dell'autonomia differenziata leghista e del mercimonio politico tra Meloni e Salvini. L'autonomia differenziata non può essere uno scambio politico per altre riforme come il premierato. Questa legge non serve al Paese, ma solo a portare avanti interessi di parte, a discapito dell'unità e dell'uguaglianza tra i cittadini. Il referendum è una grande occasione per fermare questa deriva e permettere ai cittadini di esprimersi su una riforma sbagliata. L'Italia non si divide". Così in una nota il deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli.
''La Cassazione ha dato il via libera al referendum abrogativo dell'Autonomia differenziata di Meloni, Salvini e Calderoli. Se la Corte Costituzionale ne confermerà l'ammissibilità, ci aspetta una splendida primavera referendaria, dove gli italiani saranno chiamati anche a esprimersi sul referendum cittadinanza che abbiamo promosso insieme alle associazioni di nuovi italiani. Sarà una grande occasione di mobilitazione per avviare una necessaria riforma della legge sulla cittadinanza attesa da tanti anni e per fermare una pessima riforma varata dal governo Meloni''. Lo scrive sui social il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
"Io prendo atto della sentenza della Corte di Cassazione, perché comunque per me ha un valore assoluto, e dico: premesso che poi sarà la Corte costituzionale a giudicare sull'ammissibilità del referendum, perché no? Io sono sempre stato a favore dei referendum e ne ho proposti tanti, fermo restando che l'ammissibilità di un referendum non vuol dire averlo vinto o perso. Bisogna raggiungere il quorum e avere più del 50% di persone che dicono sì, ma quando si esprime il popolo, il popolo ha sempre ragione". Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, intervenendo ad Atreju in merito alla pronuncia della Cassazione sul referendum per l'abrogazione della riforma per l'autonomia differenziata.
Matteo Salvini, ai cronisti che hanno gli hanno chiesto un commento ha risposto: “Io sono il ministro dei Trasporti, chiedete a Calderoli”. Idem sulla questione ddl sicurezza: “Rivolgetevi a Piantedosi”, ha detto il vicepremier.