Renzo Arbore torna in pista per festeggiare i 70 anni della televisione e i 100 anni della radio. Con il suo nuovo programma, “Appresso alla musica: Premiata bottega di antiquariato musicale di Renzo Arbore”, in onda su Rai2 dal 4 gennaio, l'inventore di numerosi format televisivi ripercorre la sua carriera e presenta immagini storiche della televisione italiana.

Renzo Arbore - Figure 1
Foto TristeMondo.it

Il titolo del programma, “Appresso alla musica”, è un'espressione che il padre di Arbore usava per rimproverarlo quando non studiava. Fin da piccolo, Arbore desiderava unirsi alla banda musicale della città di Foggia, ma non gli era permesso perché era troppo giovane. Il sottotitolo del programma, “Premiata bottega di antiquariato musicale”, fa riferimento alla natura preziosa e antica delle immagini che verranno mostrate durante le puntate. Arbore sottolinea che queste immagini sono come pezzi di antiquariato che hanno acquisito valore nel tempo. Addirittura, il marchio presente sullo schermo è una scultura creata da Marco Lodola, artista di cui Arbore è un grande ammiratore.

Arbore ammette di essere molto emozionato nel debuttare nel momento in cui si celebrano gli anniversari di televisione e radio. Rivela di aver imparato a parlare italiano e a perdere l'accento pugliese grazie alla televisione, che era stata introdotta nella sua famiglia quando era ancora molto giovane. Arbore ricorda programmi storici come “Il musichiere” e “Lascia o raddoppia?”, che hanno contribuito alla sua formazione culturale.

L'epoca d'oro di Arbore è stata quella di “L'altra domenica”, un programma rivoluzionario che ha portato al debutto di molte personalità famose come Isabella Rossellini, Milly Carlucci e Irene Bignardi. Tuttavia, il periodo più bello per Arbore è stato dopo gli anni di piombo, quando ha potuto fare ridere il pubblico con “Quelli della notte”, insieme a Roberto D'Agostino. In quel periodo, la televisione era ancora incentrata sulla qualità, con una scrittura attenta e curata. Arbore afferma che lui e il suo team si sono dedicati all'improvvisazione in modo maldestro, ma hanno avuto successo.

Arbore è fiero di aver creato una televisione orientata al futuro e destinata a durare nel tempo. Si è ispirato a grandi artisti come Cole Porter e George Gershwin, anziché seguire le mode del momento. Tuttavia, nonostante la sua fiducia nel nuovo programma, “Appresso alla musica”, ammette che potrebbe non ottenere il successo desiderato, poiché è una conversazione pacata in un mondo televisivo che vende la sua merce ad alta voce, senza prestare attenzione all'indice di qualità. Tuttavia, Arbore è determinato a fare televisione come se ci fosse ancora la ricerca della qualità.

Quando gli viene chiesto cosa non apprezza della televisione attuale, Arbore afferma che il gusto è sceso drasticamente. Non vorrebbe fare nomi, ma sostiene che la televisione sia diventata troppo simile alla vita, priva della capacità di arricchire e di educare come faceva una volta. Arbore ricorda con nostalgia il contributo di grandi figure come Enrico Beranbei, Biagio Agnes e Sergio Zavoli, che hanno contribuito a creare una televisione di qualità.

Infine, Arbore parla delle celebrazioni per i 100 anni della radio, alle quali è stato coinvolto dall'amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio. Al momento, non hanno ancora discusso i dettagli, ma Arbore sta lavorando al montaggio di sei puntate di “Cari amici vicini e lontani”, un programma che celebra i 60 anni della radio italiana.

In conclusione, Renzo Arbore torna sullo schermo per celebrare gli anniversari di televisione e radio con il suo nuovo programma “Appresso alla musica”. Con la sua passione per la buona televisione e la musica, Arbore spera di portare al pubblico immagini storiche e sorrisi, come ha fatto durante la sua carriera.