Robert F. Kennedy Jr., attualmente candidato indipendente alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, starebbe considerando di ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca per sostenere l’ex presidente Donald Trump. Secondo alcune indiscrezioni riportate dall’emittente televisiva statunitense ABC News, Kennedy Jr. potrebbe prendere questa decisione entro la fine della settimana, annunciando la fine della sua campagna elettorale durante un prossimo evento in Arizona. Secondo le fonti dalla quale sarebbe trapelata la notizia, pare che la decisione sia motivata principalmente da due fattori: la mancanza di fondi e il calo del sostegno tra gli elettori. Una fonte vicina alla questione ha dichiarato alla CNN: “Sono in corso colloqui tra la squadra del candidato repubblicano alle presidenziali Donald Trump e l'entourage di Kennedy affinché il candidato indipendente appoggi l'ex presidente e si presenti al raduno di Trump a Phoenix (Arizona) quella stessa notte (venerdì)”. La vicinanza tra i due era già emersa alcune settimane fa, quando un video diffuso sui social mostrava il nipote di JFK durante una conversazione telefonica con il tycoon. Nel video, postato da Bobby Kennedy III, figlio di Kennedy Jr., e poi rimosso, si vedono i due discutere di vaccini - Kennedy Jr. è noto per le sue posizioni no vax -. “C'è qualcosa di sbagliato nell'intero sistema - ha affermato Trump -. Quando si somministra a un bambino una vaccinazione che contiene 38 componenti diversi, sembra più adatta a un cavallo che a un bambino di pochi chili”.
Anche Nicole Shanahan, la candidata alla vice presidenza con Robert F. Kennedy Jr., ha confermato il possibile ritiro dalla corsa alla Casa Bianca. Durante un'intervista al podcast Impact Theory, Shanahan - come riporta “Il Fatto Quotidiano” - ha ammesso che Kennedy potrebbe avere un maggiore appeal tra gli elettori di destra: “Ci sono due opzioni che stiamo valutando: una è quella di rimanere e formare un nuovo partito, ma stiamo andando verso il rischio di una presidenza di Kamala Harris perché noi sottraiamo voti a Trump”. Poi, ha illustrato l'alternativa: “Ritirarsi ora e unire le forze con Donald Trump e spieghiamo alla nostra base perché abbiamo preso questa decisione”. Interpellata da ABC News per chiarire le sue dichiarazioni al podcast, Nicole Shanahan ha precisato che un eventuale ritiro dalla corsa “richiederebbe un significativo impegno da parte di Trump nel conferire a Bobby una reale autorità esecutiva”. Shanahan non ha fornito ulteriori dettagli, ma nelle scorse settimane è emerso che i due hanno discusso della possibilità di un incarico per Kennedy Jr. nel settore della Sanità in una futura amministrazione Trump. In un’intervista alla CNN in Michigan, Donald Trump ha dichiarato che sarebbe “felice” di ricevere l'endorsement di Kennedy.
Ad ogni modo, anche se può sembrare contraddittorio che un leader legato a una forte tradizione familiare democratica come Kennedy si allei con un Repubblicano purosangue come Donald Trump, la decisione, qualora venisse assunta, è comprensibile. Le politiche di Trump, infatti, sono molto più vicine a Kennedy di quanto si creda. Ed è indubbio che ci sono più affinità con l’ex presidente che con il presidente in carica o la sua vice Kamala Harris (ora in corsa per la Casa Bianca dopo il ritiro dell’81enne Biden). Basti tenere a mente la politica interventista guerrafondaia di Kamala Harris (alter ego di Biden) contro quella isolazionista di Trump. Fu il Repubblicano, infatti, a cominciare il ritiro dei Marines dall’Afghanistan dopo 20 anni di occupazione, avviando anche l’iter per il ritorno a casa delle truppe impiegate in Siria.
Se Kennedy si ritrovasse a dover scegliere tra Kamala Harris e Trump, quest’ultimo sarebbe certamente il male minore.
Il candidato indipendente, qualora rinunciasse alla corsa e decidesse di entrare nell’amministrazione Trump (ammesso che vinca), potrebbe comunque raggiungere gli obiettivi esposti in questi mesi di campagna elettorale. A partire dal richiamo in patria dei contingenti militari sparsi ancora qua e là in Medio Oriente e nel mondo, evitando così la terza guerra mondiale (ormai sempre più vicina). Oppure potrebbe finalmente scoprire la verità sull’assassinio del padre e sul magnicidio dello zio John Fitzgerlad Kennedy. A questi scopi, il Tycoon potrebbe destinare a Kennedy Jr un ministero chiave come quello della Giustizia (stessa carica che rivestì il padre Robert Kennedy) oppure il ministero degli Esteri. Sono ipotesi, ma la proposta di Trump è certamente allettante viste le scarse possibilità di vittoria di Kennedy Jr a novembre. La speranza, in caso Kennedy gettasse la spugna per la presidenza, è che Trump mantenga le promesse e gli assegni un ruolo di rilievo nella sua amministrazione.
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