Vannacci sospeso 11 mesi a causa del suo libro: “Compromessi ...

28 Feb 2024

A due giorni dall’iscrizione nel registro degli indagati per istigazione all’odio razziale, per il generale Roberto Vannacci – al centro di polemiche per alcune affermazioni che compaiono nel suo contestato libro “Il mondo al contrario” è arrivata anche la sospensione disciplinare dall’impiego per 11 mesi, ‘con conseguente uguale detrazione di anzianità e dimezzamento dello stipendi0. È la sanzione applicata dal ministro della difesa Guido Crosetto, che aveva duramente criticato l’ufficiale, al generale dopo il procedimento disciplinare di stato avviato lo scorso 30 ottobre.

“La sanzione stigmatizza le circostanze della pubblicazione del libro Il mondo al contrario – spiega all’Adnkronos l’avvocato Giorgio Carta – che avrebbe asseritamente denotato ‘carenza del senso di responsabilità’ e determinato una ‘lesione al principio di neutralità/terzietà della Forza Armata, ‘compromettendo il prestigio e la reputazione dell’Amministrazione di appartenenza e ingenerando possibili effetti emulativi dirompenti e divisivi nell’ambito della compagine militare”. Contro il provvedimento, il legale ha annunciato “immediato ricorso al Tar Lazio”, con richiesta di sospensiva, rivelandone il contrasto con il diritto alla libera manifestazione del pensiero garantito a tutti i cittadini, compresi i militari.

“Un’inchiesta al giorno, siamo al ridicolo, quanta paura fa il Generale? Viva la libertà di pensiero e di parola, viva le Forze Armate e le Forze dell’Ordine, viva uomini e donne che ogni giorno difendono l’onore, la libertà e la sicurezza degli Italiani” scrive su X il vicepremier e leader leghista Matteo Salvini commentando la sospensione.

Quella della sospensione è solo l’ultimo guaio per Vannacci. Ci sono le presunte “spese pazze” quando era addetto militare italiano a Mosca e l’indagine per l’accusa di istigazione all’odio razziale. Il procedimento è stato avviato alla luce di denunce depositate nei mesi scorsi da alcune associazioni. Il libro autoprodotto è diventato un caso con 200 mila copie vendute. Un successo editoriale che ha portato Vannacci a dare alle stampe una nuova fatica letteraria. Oggetto dell’esposto alcuni passaggi del libro e in particolare quelli in cui Vannacci definisce “non normali” gli omosessuali o quando cita un episodio vissuto a Parigi in cui fa riferimento a persone di colore.

Per questo motivo Paola Egonu, la campionessa di pallavolo stella della Nazionale azzurra lo ha denunciato per diffamazione ed è stato aperto un fascicolo. La querela, depositata a Bergamo è stata trasmessa a Lucca per competenza territoriale e riguardano le contestate frasi sui “tratti somatici” dell’atleta. Il pubblico ministero ha optato per l’archiviazione, decisione impugnata dalla Egonu e adesso si attende la decisione del gip che dovrà decidere se procedere con l’archiviazione oppure far proseguire le indagini.

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