Vannacci vicepresidente dei Patrioti, il Rassemblement: «È un ...

I sovranisti di Marine Le Pen sono la componente più forte all'interno della formazione di destra. L'ostacolo sono «le dichiarazioni rilasciate dal generale»

La nomina dell'ex generale Roberto Vannacci a vicepresidente del gruppo dei Patrioti in Europarlamento sta diventando un problema. Il Rassemblement National, la componente che può contare sul maggior numero di deputati in seno al gruppo, ha fatto sapere che l'indicazione di Vannacci «è un problema, dovrà essere trovata una soluzione».  

Anche altri gruppi confluiti nei Patrioti avrebbero sospeso il loro giudizio su Vannacci mostrato imbarazzo all'ingresso della riunione. Solo gli spagnoli di Vox, attraverso fonti non ufficiali, avevano fatto sapere di «non aver criticato» la nomina di Vannacci.   

Da assegnare ci sono i sette posti di vicepresidente della neonata forza parlamentare di destra, divenuta la terza più numerosa dell'emiciclo, dopo popolari e socialisti. Una «multinazionale» promossa da Viktor Orbàn, a cui hanno aderito la Lega di Salvini, il Rassemblement di Marine Le Pen, oltre a sovranisti slovacchi, austriaci, portoghesi e spagnoli.  

Presidente dei Patrioti all'Europarlamento sarà il francese Jordan Bardella. Vannacci è approdato a Bruxelles forte di oltre 530.000 preferenze personali ma le sue esternazioni verbali sono suonate eccessive persino per gli altri colleghi dell'0ultradestra. La sua candidatura per un posto di vicepresidente del gruppo è stata giudicata una «scelta unilaterale da parte del partito di Salvini».  Il generale, tuttavia, ancora nel pomeriggio ostentava sicurezza: «Nessuna preclusione nei miei confronti, sarà il vicepresidente dei Patrioti».