Roglic, infortunio al Tour de France. Per lui è una maledizione ...

12 Lug 2024
Roglic

diMarco Bonarrigo 

La caduta che lo ha coinvolto nella dodicesima tappa è l'ennesimo colpo di sfortuna per Roglic, per cui il Tour de France è diventato un incubo da quando lo perse clamorosamente. E a 34 anni sembra non avere più possibilità 

Grandi sogni di gloria nel ciclismo finiscono spesso in modi e luoghi banali. Tipo ieri, a 12 chilometri dall’arrivo della 12ª tappa del Tour dalle parti di La Sauvetat-sur-Lède, regione di Lot-et-Garonne. Stradone ampio con spartitraffico al centro, goffo movimento del kazako Lutsenko che finisce di traverso sull’asfalto con effetto catapulta per il povero Primoz Roglic che ci lascia centimetri quadrati di pelle e l’enormità di 2’27” sul gruppo regolato in volata (terza volta) da Biniam Girmay. Al sesto tentativo, si chiudono probabilmente lì i sogni di gloria gialla del pioniere del ciclismo sloveno, 34 anni e ora con 4’42” di ritardo dal leader e connazionale Pogacar che sembra avere un’altra marcia e maggiore fortuna o abilità tecnica considerato che quello di Primoz è il secondo rovinoso tombolone in due giorni, somma di una curva presa malissimo e, ieri, di una posizione troppo arretrata nel gruppo per uno del suo rango.

Il trauma per il Tour perso quando era già vinto 

Roglic non potrà non ripensare a quello stramaledetto 19 settembre 2020 (anno di Covid, Tour posticipato) e alla Planche des Belles Filles dove si disputava l’ultima e decisiva crono del Tour. Lui specialista sopraffino in testa con 57” di vantaggio sull’imbarbe Pogacar già soddisfattissimo di uno storico secondo posto. Mancavano solo 36 chilometri all’imperitura maglia gialla ma negli ultimi 10 (il volto di Rogla liquefatto dal sudore, le gambe di piombo,Pogi che volava) arrivò la più clamorosa disfatta dai tempi del povero Fignon infilzato da LeMond sui Campi Elisi. Un trauma da cui il malinconico ex saltatore con gli sci non si è mai ripreso, buco nero in un palmarès clamoroso (un Giro d’Italia, tre Vuelta, due Tirreno, una Liegi, un oro olimpico) che lo relegherà sempre al ruolo di chi perse un Tour già vinto da un ventenne che lo idolatrava e decise di dedicarsi al ciclismo dopo averlo visto in tv.

Il dolore di Pogacar per Roglic: «Sono devastato» 

Roglic ieri si è chiuso nel bus a leccarsi le ferite, Pogacar ha detto di «essere davvero devastato perché Primoz stava bene ed è un grande lottatore». Ma la chiusa della maglia gialla («Spero possa vincere qualche tappa») sa di epitaffio agonistico. Oggi verso Pau (porta dei Pirenei che cominciano domani) Primoz si presenterà come sempre pieno di cerotti, il solito sorriso malinconico che lo rende, molto più di quando vinceva tutto, umano e simpatico.

12 luglio 2024

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggi di più
Notizie simili
Le news più popolari della settimana