Chi è Jonas Rouhi, il difensore che debutterà da titolare in Genoa ...

Rouhi

diNicolò Franceschin, Red. gianlucadimarzio.com

Dopo Savona e Mbangula, Thiago Motta stupisce tutti lanciando dal 1' contro il Genoa un altro giovane della Next Gen. Classe 2004, lo svedese ha la passione per il taekwondo. E fino a poco fa faceva panchina...

Conferenza stampa prima di Genoa-Juve, Thiago Motta annuncia la formazione: «Perin, Danilo — che sarà capitano — Kalulu, Bremer, Rouhi». Chi? Dopo Nicolò Savona e Samuel Mbangula, l’allenatore è pronto a lanciare un nuovo giovane proveniente dalla Next Gen. Pochi timori, gioca chi merita e va più forte. Quella dello svedese classe 2004 non è stata però una scalata continua e lineare. Diversi i motivi. L’età, la lingua, il Covid, la fatica a trovare spazio in Next Gen. A fare la differenza è stata la mentalità: «Non mi sono mai lamentato, anche se ho avuto momenti non semplici. È molto dura quando sei così giovane», aveva detto al media svedese Fotbollskanalen. 

Chi è Rouhi: che passione per il taekwondo

Ad aiutarlo anche il taekwondo. In che senso? «L’ho praticato per sei anni prima di entrare nel Brommapojkarna (la squadra in cui è cresciuto), questo mi ha permesso di allenare dei muscoli che col calcio non avrei potuto sviluppare», si è raccontato al sito ufficiale del club. Un po’ come Ibrahimovic, suo connazionale. Chissà che non gli torni utile anche contro il Genoa nella sua prima da titolare.

Le difficoltà, la panchina e la svolta

La Juve lo scova nelle giovanili del Brommapojkarna quando Rouhi ha solo 16 anni: «Appena sono stato chiamato non ho avuto dubbi». Iniziano però le difficoltà. La giovane età, la prima esperienza lontano da casa, una lingua nuova. E poi il Covid. Dopo pochi mesi dal suo trasferimento scatta il lockdown. Lo svedese rimane a Torino e ne approfitta per imparare l’italiano. Un percorso che lo porta lo scorso anno alla Next Gen. Poco spazio, tante panchine: «Nel periodo in cui ho giocato meno ho avuto dei dubbi, soprattutto su me stesso e su come stavo lavorando. Non ho chiesto però all’allenatore il motivo, ma semmai cosa avrei dovuto fare per tornare in campo». Diventa titolare inamovibile: «Il mio obiettivo per l’anno prossimo è far parte della prima squadra», aveva detto pochi mesi fa. Prima l’esordio in Serie A contro l’Hellas Verona. Poi il Genoa: «Perin, Danilo, Kalulu, Bremer, Rouhi». Sogno esaudito.

28 settembre 2024 ( modifica il 28 settembre 2024 | 07:07)

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