Guerra ultime notizie. Cremlino: «Risposte appropriate ai missili Usa ...

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Medio Oriente

Svolta di Biden sull’Ucraina. arriva il via libera Usa a Kiev ad usare i missili americani Atacms per colpire in Russia. Secondo il New York Times, le armi - che consentono attacchi fino a 300 chilometri di distanza - saranno dispiegate contro le truppe di Mosca e nordcoreane nel Kursk. Critiche dai fedelissimi di Trump. Intanto, al G20 di Rio i Grandi si interrogano su quanto durerà il sostegno a Kiev del nuovo presidente Usa

Russia - Figure 1
Foto Il Sole 24 ORE

18 novembre 2024

16:07

Biden: «Aumentare la pressione su Hamas per la tregua»

Bisogna “aumentare la pressione su Hamas per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza”. Lo ha detto Joe Biden al G20 di Rio de Janeiro. “Continueremo a spingere per accelerare un accordo per cessate il fuoco che garantisca la sicurezza di Israele, riporti gli ostaggi a casa e metta fine alle sofferenze del popolo e dei bambini palestinesi”, ha sottolineato il presidente. “Chiedo a tutti quelli qui presenti di aumentare la pressione su Hamas, che attualmente rifiuta questo accordo”, ha detto Biden.

15:30

In Libano funerali del principale portavoce Hezbollah

A Sidone, nel sud del Libano, si sono svolti i funerali di Mohammad Afif, responsabile delle relazioni con i media di Hezbollah, un giorno dopo la sua uccisione in un attacco aereo israeliano nel centro di Beirut. La bara di Afif, avvolta nella bandiera gialla di Hezbollah, è stata trasportata per le strade di Sidone sulle spalle dei partecipanti al lutto. “La resistenza è la risposta, e i convogli dei martiri creano la vittoria”, ha detto il fratello di Afif, Sadiq al-Naboulsi, durante il funerale, “Hajj Mohammad Afif era una figura importante nei media, e quindi gli israeliani e gli americani sono stati feriti dalla sua voce. Per questo motivo lo hanno assassinato”. L’uccisione di Hajj Mohammad Afif e di tutti i martiri e i leader non ci farà tornare indietro”, ha aggiunto.

15:19

Due missili di Israele centrano una casa a Beit Lahia: almeno 17 morti

Almeno 17 persone, fra cui donne e bambini, sono morti quando due missili israeliani hanno centrato una casa nella cittadina di Beit Lahia nella Striscia di Gaza, rendono noto fonti palestinesi. L’edificio è stato completamente distrutto. Ieri a Beit Lahia altre 72 persone sono state uccise in un raid aereo contro una palazzina di cinque piani.

15:16

Ucraina, leader nordcoreano Kim Jong-un parla di «Terza Guerra Mondiale»

Kim Jong-un parla di “Terza Guerra Mondiale”. Il leader nordcoreano non risparmia accuse a Stati Uniti e Occidente. Ordina ai suoi militari di concentrare ogni sforzo sulla “piena preparazione alla guerra”. Assicura che Pyongyang rafforzerà “senza limiti” le sue “forze di autodifesa” e “la capacità nucleare”, dopo che Seul e Washington lo hanno accusato di aver inviato più di diecimila soldati per sostenere quella che il Cremlino ha lanciato mille giorni fa in Ucraina come “operazione militare speciale”. “Stati Uniti e altri Paesi in Occidente usano l’Ucraina come forza d’assalto” per combattere la Russia e la “continua assistenza militare all’Ucraina e a Israele” da parte degli Usa “aggrava la situazione della sicurezza a livello internazionale, alimentando i timori di una Terza Guerra Mondiale”, afferma Kim secondo dichiarazioni diffuse da Pyongyang dopo le notizie sul via libera di Washington all’uso da parte di Kiev di armamenti a lungo raggio contro obiettivi militari all’interno del territorio russo. In un discorso a comandanti di battaglioni, di cui dà notizia oggi l’agenzia Kcna ma che è stato pronunciato venerdì scorso, Kim non ha citato il dispiegamento di truppe nordcoreane. Per lui Usa e Occidente sfruttano il conflitto in Ucraina per “ampliare l’obiettivo dell’intervento militare a livello globale”.

14:43

Cremlino: «Risposte appropriate ai missili Usa contro di noi»

La decisione degli Usa di consentire all’Ucraina di colpire il territorio russo con i missili Atacms avrà “risposte appropriate” da parte di Mosca. Lo ha detto alla Tass il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Il portavoce ha ricordato quanto detto lo scorso settembre dal presidente Vladimir Putin, secondo il quale un tale utilizzo dei missili forniti da Paesi occidentali significherà che “i Paesi Nato sono in guerra con la Russia”.

14:38

Cremlino, Putin e Scholz non hanno discusso di attacchi in Russia

Il tema degli attacchi nella profondità del territorio russo da parte di missili occidentali a lungo raggio non è stato sollevato durante la conversazione telefonica di venerdì tra il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Lo ha detto all’agenzia Tass il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “No”, ha risposto il portavoce del Cremlino alla domanda se un argomento del genere rientrasse tra quelli discussi dai 2 leader.

14:23

Iran: Ue amplia portata sanzioni per sostegno alla Russia in guerra Ucraina

Il Consiglio Ue ha deciso di ampliare la portata delle misure restrittive in vista del sostegno militare dell’Iran alla guerra di aggressione russa contro l’Ucraina e ai gruppi armati e alle entità in Medio Oriente e nella regione del Mar Rosso. Questa misura aggiuntiva è mirata all’uso di imbarcazioni e porti per il trasferimento di veicoli aerei senza pilota (Uav) di fabbricazione iraniana, missili e tecnologie e componenti correlate. I ministri degli esteri hanno inteodotto un divieto di esportazione, trasferimento, fornitura o vendita dalla Ue all’Iran di componenti utilizzati nello sviluppo e nella produzione di missili e Uav.

La Ue sta introducendo un divieto di transazione che proibisce qualsiasi transazione con porti e chiuse posseduti, gestiti o controllati da individui ed entità elencati, o utilizzati per il trasferimento di Uav o missili iraniani o tecnologie e componenti correlate alla Russia. Questa misura include l’accesso alle strutture dei porti e delle chiuse, come Amirabad e Anzali, e la fornitura di qualsiasi servizio alle imbarcazioni. Quest’ultima deve essere intesa con l’eccezione delle imbarcazioni che necessitano di assistenza per motivi di sicurezza marittima, per scopi umanitari o in relazione a eventi che potrebbero avere un impatto grave sulla salute e la sicurezza umana o sull’ambiente.

Inoltre, il Consiglio ha adottato misure restrittive nei confronti di un individuo e quattro entità a seguito dei trasferimenti di missili e droni dall’Iran alla Russia a sostegno della sua guerra di aggressione contro l’Ucraina. Tali designazioni includono la Islamic Republic of Iran Shipping Lines e il suo direttore Mohammad Reza Khiabani. La societa è il vettore marittimo nazionale dell’Iran e per anni le sue navi sono state coinvolte nella spedizione di droni per conto della Marina militare del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche dell’Iran. Il Consiglio ha inoltre preso di mira tre compagnie di navigazione russe - MG Flot, VTS Broker e Arapax - le cui navi sono coinvolte nel trasporto di armi e munizioni di fabbricazione iraniana, tra cui componenti di Uav, attraverso il Mar Caspio per rifornire le truppe russe che combattono in Ucraina.

14:17

Israele: ex portavoce Netanyahu sorvegliato in carcere per rischio suicidio

Eli Feldstein, ex portavoce e collaboratore del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e uno dei principali sospettati nell’affare delle fughe di notizie dell’ufficio del premier, è stato posto sotto sorveglianza per prevenire il suicidio in carcere. Lo riporta il Prison Service. “Gli agenti della polizia penitenziaria hanno trovato qualcosa nella cella di un prigioniero detenuto in una prigione nel sud che ha reso necessario, in conformità con le istruzioni del comandante della prigione, il suo immediato trasferimento in una cella dove poteva essere monitorato per prevenire un suicidio”, ha affermato il servizio in una nota, senza fare il nome del prigioniero. I media ebraici hanno identificato il detenuto come Feldstein. Il sito di notizie Ynet afferma che nella sua cella è stato trovato un cappio.

Feldstein e l’altro sospettato, il cui nome non è stato reso pubblico, sono accusati di aver trasferito informazioni riservate per danneggiare lo Stato e di aver cospirato per commettere un crimine. È, in particolare, sospettato di aver fatto trapelare un documento riservato al quotidiano tedesco Bild per modificare il dibattito pubblico sulla sorte degli ostaggi israeliani trattenuti da Hamas a Gaza, ovvero per far sì che il leader di Hamas Yahya Sinwar venisse ritenuto responsabile dell’impasse nei negoziati per il rilascio degli ostaggi e per insinuare che le proteste che chiedevano il rilascio degli ostaggi stessero facendo il gioco di Hamas.

14:13

Kiev: sale a 10 morti il bilancio del raid russo a Odessa

Il bilancio dell’attacco russo a Odessa sale a 10 morti e 43 feriti. Lo riportano le autorità locali. Secondo l’aeronautica militare ucraina, l’attacco a Odessa è stato causato dall’abbattimento di un missile balistico da parte dei sistemi di difesa aerea. Il missile abbattuto è caduto in un quartiere residenziale della città, afferma l’aeronautica.

14:10

Unrwa: non esiste alternativa a noi in territori della Palestina

Non esiste un’alternativa all’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nei Territori palestinesi occupati, ha dichiarato il commissario generale Philippe Lazzarini, nonostante la decisione di Israele di metterla al bando. “Non esiste un piano B all’interno della famiglia delle Nazioni Unite, perché non c’è un’altra agenzia in grado di fornire le stesse attività”, ha assicurato Lazzarini durante una conferenza stampa a Ginevra.

14:05

Zelensky: da Putin raid dimostrativi altro che telefonate

“Questi non sono raid casuali, sono raid dimostrativi. Dopo le telefonate e gli incontri con Putin, dopo tutte le false chiacchiere sui media sulla presunta ’astensione’ dagli attacchi. La Russia mostra ciò che le interessa veramente: solo la guerra. E questo segnale dovrebbe udirsi in ogni parte del mondo, dalle sale dove si riuniscono i membri del G20 a tutte le capitali del mondo”. Così il presidente ucraino Voldymyr Zelensky su Telegram dopo l’attacco russo che oggi ha fatot 8 morti a Odessa. “Un attacco con missili balistici su un’università e un edificio amministrativo”, attacca il leader ucraino.

13:51

Media: 46 morti da questa mattina a Gaza in attacchi Idf

Fonti mediche hanno riferito ad Al Jazeera che 46 palestinesi sono stati uccisi dall’alba di oggi nei raid lanciati dall’esercito di Israele (Idf) sulla Striscia di Gaza, 30 dei quali hanno preso di mira il nord dell’enclave. Un raid israeliano ha colpito una casa vicino all’ospedale Kamal Adwan, nella Striscia di Gaza settentrionale, uccidendo almeno 17 persone. Altre sette persone sono state uccise e molte sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano di una casa nei pressi di via al-Jalaa, nella parte occidentale di Gaza City. Raid precedenti sono stati segnalati a Khan Younis e nel campo profughi di Nuseirat.

13:41

Unrwa: «Saccheggiati 98 tir con aiuti a Gaza, carico perso»

Un alto funzionario dell’Agenzia delle Nazioni unite Unrwa ha riferito che 98 su 109 camion di aiuti umanitari sono stati violentemente saccheggiati a Gaza ieri dopo aver attraversato la Striscia e il carico è andato perduto. Lo riferisce la tv pubblica israeliana Kan citando Reuters.

13:20

G20: Brasile ed Egitto a sostegno del popolo palestinese

I governi di Brasile ed Egitto si rifiutano di accettare “qualsiasi tentativo di liquidare sommariamente la causa palestinese”, evidenziando l’urgenza di un cessate il fuoco a Gaza e difendendo la soluzione dei due Stati come unica via d’uscita dal conflitto. E’ quanto convenuto tra i presidenti brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, ed egiziano, Abdelfatah al Sisi, nel corso di un incontro bilaterale avvenuto a margine del vertice del G20. Lula e Al Sisi - riferisce una nota del governo egiziano - hanno riconosciuto il lavoro di entrambi i governi nel cercare un modo per ripristinare la stabilità in Medio Oriente e si sono congratulati a vicenda per la loro posizione a sostegno del popolo palestinese. Al Sisi ha poi elogiato l’impegno del Brasile di voler includere “le priorità dei Paesi in via di sviluppo nell’agenda del vertice”, in particolare con il lancio dell’Alleanza globale contro la fame e la povertà, al centro della prima sessione di lavori del G20 a Rio questa mattina. Al termine dell’incontro i due presidenti hanno firmato una dichiarazione congiunta per elevare la relazione bilaterale a partenariato strategico per “soddisfare le aspirazioni e gli interessi di due popoli amici”.

13:08

Idf, distrutte decine di razzi e lanciatori di Hezbollah

Decine di lanciatori e razzi di Hezbollah sono stati individuati e distrutti da truppe israeliane di riservisti durante le recenti operazioni nel Libano meridionale. Lo afferma l’Idf, citato da Times of Israel. I riservisti, spiega, ha operato in una zona dalla quale Hezbollah ha lanciato centinaia di razzi contro Israele lo scorso anno. Le truppe hanno individuato diverse postazioni di lanciarazzi multipli e mortai, insieme a depositi di razzi e altre attrezzature.

12:56

Ex ministro Israele: «Cessate fuoco con Hezbollah forse è vicino»

Yossi Beilin, ex ministro della Giustizia israeliano, afferma di credere che un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah “sia dietro l’angolo”. “Questa è la mia speranza e anche la mia valutazione”, ha dichiarato ad Al Jazeera. L’intensificazione degli attacchi israeliani contro il Libano, ha aggiunto, non rappresenta una “contraddizione” a tale valutazione. “Di solito, quando si parla di cessate il fuoco, gli eserciti provano a raggiungere gli ultimi traguardi in modo che, quando verrà dichiarato il cessate il fuoco, si trovino in una posizione migliore”, ha spiegato, “Israele non può ritirarsi se tutti gli ostaggi sono ancora a Gaza ed è nostro compito garantire che i sopravvissuti ritornino”.

12:50

Ucraina, militari russi a soli 15 km da Pokrovsk

Prosegue l’avanzata delle forze militari russe nell’est dell’Ucraina. Il ministero della difesa a Mosca ha rivendicato la conquista dell’insediamento di Novooleksiivka, a soli 15 chilometri a sud della cittadina di Pokrovsk, snodo logistico di importanza cruciale per i militari ucraini nella regione di Donetsk.

12:25

Kiev: 8 morti e 18 feriti in attacco Russia su Odessa

Secondo le prime stime, l’attacco lanciato dall’esercito russo contro Odessa, nel sud dell’Ucraina, “ha provocato 8 morti e 18 feriti. Tra i feriti anche un bambino. Quattro persone sono in gravi condizioni”. È quanto fa sapere in un messaggio su Telegram il capo dell’Amministrazione militare regionale di Odessa Oleh Kiper.

11:46

Kiev: «Raid russo su Odessa, ci sono morti»

Le truppe russe hanno colpito edifici residenziali a Odessa, risultano già morti e feriti. Lo riporta il capo della regione OVA Oleg Kiper come riporta Rbc Ukraina. “I terroristi russi hanno lanciato un attacco missilistico su Odessa. Ci sono vittime e feriti”, ha detto. Secondo lui, le infrastrutture civili sono state danneggiate, in particolare gli edifici residenziali.

11:39

Cina: in Ucraina urge soluzione politica

La Cina ha riaffermato le sue richieste urgenti di soluzione politica alla guerra in Ucraina, in risposta al via libera di Washington a Kiev sull’utilizzo dei missili americani a lungo raggio contro obiettivi militari all’interno della Russia. “La cosa più urgente è promuovere il raffreddamento della situazione il prima possibile”, ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, in merito alla decisione presa dagli Usa. Parlando nel corso del briefing quotidiano, Lin ha affermato che la soluzione guida è quella “di un cessate il fuoco tempestivo e di una soluzione politica”.

10:55

Cremlino: «Biden? Continua a gettare benzina sul fuoco»

Accuse all’Amministrazione Biden arrivano dalla Russia dopo le notizie sul via libera di Washington all’uso da parte di Kiev di armamenti a lungo raggio contro obiettivi militari all’interno del territorio russo. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto di aver visto le notizie ed “è ovvio che l’Amministrazione uscente di Washington intende adottare misure per continuare a gettare benzina sul fuoco e provocare un’ulteriore escalation di tensioni”.

PER APPROFONDIRE / Biden autorizza l’Ucraina a uso di missili a lungo raggio nel Kursk

10:42

Kiev, sale a 11 morti e 89 feriti il bilancio del raid a Sumy

Le autorità ucraine hanno rivisto al rialzo il bilancio delle vittime e dei feriti causati dall’attacco missilistico a Sumy di ieri sera: 11 persone sono morte e 89 sono rimaste ferite. Tra le vittime ci sono due bambini e tra i feriti ci sono 11 bimbi. Lo riporta il Guardian. Volodymyr Artyukh, capo dell’amministrazione militare di Sumy, ha affermato che si tratta di “una tragedia che la Russia ha portato nella nostra terra”.

10:26

Media, settimana decisiva per accordo tra Hezbollah e Israele

I media libanesi dedicano stamani ampio spazio alla possibilità che nei prossimi giorni si raggiunga il tanto atteso accordo tra Hezbollah e Israele per il cessate il fuoco. “Il Libano affronta una settimana decisiva”, affermano i media, che riportano la notizia - già rimbalzata nella serata di ieri - dell’arrivo domani a Beirut dell’inviato speciale Usa, Amos Hochstein dopo l’annuncio che Hezbollah ha inviato la sua risposta al mediatore libanese Nabih Berri, presidente del parlamento. Proprio Berri - affermano i media libanesi - riceverà domani pomeriggio Amos Hochstein.

In caso si confermi l’accettazione da parte di Hezbollah dei termini dell’accordo come anticipato da media americani, l’inviato Usa volerà mercoledì in Israele per definire gli ultimi dettagli. Se anche la missione in Israele dovesse andare a buon fine - affermano i media di Beirut - Hochstein sarà giovedì a Parigi dove il presidente francese Emmanuel Macron potrebbe annunciare il raggiungimento formale dell’intesa. Intanto, il ministro degli esteri libanese Bou Habib è atteso nei prossimi giorni a Roma in occasione dei Med Dialogues organizzati dalla Farnesina e che si terranno dal 25 al 27 novembre prossimi. In Europa, riferiscono i media libanesi, Bou Habib incontrerà i rappresentanti delle diplomazia del cosiddetto Quintetto, il gruppo guidato dagli Stati Uniti e di cui fanno parte Francia, Egitto, Arabia Saudita e Qatar. Il Quintetto rappresenta gli sforzi occidentali e dei paesi vicini a Israele di contrastare l’influenza in Libano di Hezbollah e del suo alleato l’Iran.

10:08

Filorussi: «Cannonata ucraina su minibus nel Donetsk, 10 feriti»

Dieci persone sono rimaste ferite oggi quando un colpo di artiglieria ucraino si è abbattuto su un minibus nella città di Gorlovka, nella parte della regione di Donetsk occupata dai russi. Lo ha riferito il sindaco, Ivan Prikhodko, citato dall’agenzia Ria Novosti.

Ucraina, 993° giorno di guerra

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10:00

Famiglie vittime 7 ottobre fanno causa all’Iran presso Corte federale Usa

Le famiglie delle vittime americane degli attacchi del 7 ottobre hanno intentato una causa presso una corte federale degli Stati Uniti contro l’Iran e una serie di gruppi terroristici ad esso collegati, presentando quella che dicono essere una nuova prova del coinvolgimento di Teheran nell’attacco. Lo riporta il Times of Israel, citando un avvocato che rappresenta diversi querelanti. Il documento, visionato dal quotidiano israeliano, si basa su ciò che gli avvocati dei querelanti dicono essere documenti segreti scoperti dall’avvocato Gary Osen dai quali emergerebbe che il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell’Iran avrebbe indirizzato milioni di dollari verso Hamas. La denuncia include anche un documento relativo ad un incontro del 2022 tra alti esponenti di Hamas, Yahya Sinwar, Khalil al-Hayya e altri, che traccia i contorni di un accordo di difesa reciproca tra Hamas e altri gruppi sostenuti dall’Iran in caso di guerra. Il documento include la decisione di chiedere all’Iran l’invio a Hamas di 7 milioni di dollari al mese “per mobilitarsi e prepararsi a... scontri”. Secondo il New York Times, i 7 milioni di dollari mensili sarebbero stati richiesti per prepararsi all’attacco del 7 ottobre. Oltre all’Iran e all’IRGC, la causa cita anche Hamas, Hezbollah, la Jihad islamica e il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.

09:46

Borrell (Ue): «Putin risponde con attacchi a tentativi negoziato»

Il presidente russo Vladimir Putin “risponde ad ogni tentativo di parlare e di negoziare lanciando l’attacco più duro da mesi contro le infrastrutture civili” dell’Ucraina, “in particolare quelle elettriche. Ha usato un elevato numero di droni: non sembra proprio che sia intenzionato a negoziare”. Lo sottolinea l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles. Il 15 novembre il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Federazione Russa.

09:45

Borrell (Ue): «A Gaza i bimbi vittime più comuni, senza parole»

“Non ci sono più parole per definire quello che sta accadendo a Gaza, le ho finite. Il 70% dei morti a Gaza sono donne o bambini, l’età più comune delle vittime sono bambini sotto i 9 anni. Presenterò ai miei colleghi una proposta sul dialogo politico con Israele nel quadro del Consiglio di Associazione e una sul non commerciare i prodotti che vengono da territori occupati”. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue Josep Borrell arrivando al Consiglio Esteri.

Guerra Israele-Hamas, le immagini del 18 novembre

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09:43

L’inviato Usa Amos Hochstein sarà domani a Beirut

L’inviato americano Amos Hochstein sarà domani nella capitale libanese Beirut per colloqui su un cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele. A riferire della visita è tra gli altri la testata libanese Voice of Lebanon citando il deputato libanese Kassem Hashem. Gli Stati Uniti hanno presentato una nuova proposta di tregua allo Stato libanese nella speranza di porre fine a più di un anno di combattimenti. A riferire la notizia è il Times of Israel.

08:32

Ucraina: Mosca, abbattuti 59 droni in nottata

La Russia ha annunciato di aver abbattuto 59 droni ucraini la notte scorsa, la maggior parte dei quali nelle zone di confine. Secondo il ministero della Difesa di Mosca, “59 droni ucraini sono stati distrutti dai sistemi di difesa aerea”. Tre le aree principalmente coinvolte: quelle di Bryansk, dove sono stati intercettati 45 droni, del Kursk, dove le difese hanno abbattuto sei velivoli senza pilota e di Belgorod dove tre droni sono stati distrutti. Tre droni infine sono stati intercettati nella zona di Tula a sud della capitale, due sulla regione di Mosca, secondo quanto riportato dalla stessa fonte.

07:28

Media: Hezbollah accetta proposta Usa di cessate il fuoco ma negoziati in corso

La risposta di Hezbollah alla bozza di accordo di cessate il fuoco con Israele, presentata dagli Stati Uniti, è stata “sì, ma” e i negoziati continuano per chiudere i punti rimasti in sospeso. Lo riferisce il corrispondente di Axios dagli Usa dopo che la tv libanese Lbci ha detto che il Libano ha informato l’amministrazione Biden che Hezbollah ha dato una risposta positiva alla proposta di tregua con Israele.

07:27

Massiccio attacco di Mosca, il più potente di tutta la guerra

La notizia dei missili Usa arriva nel giorno del più potente attacco russo sull’Ucraina dall’inizio della guerra con 120 missili e 90 droni. Nel mirino infrastrutture energetiche: città al buio e al freddo. Almeno 9 morti. Allarme in Europa. La Polonia fa decollare i caccia. L’offensiva sembra essere la risposta di Putin ai tentativi aprire la strada alla diplomazia.

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