Trump al telefono con Zelensky: "La mia elezione non favorirà la ...

20 Lug 2024

La guerra in Ucraina, giorno 878

Il presidente ucraino ha esortato il candidato repubblicano a "non credere a chi giustifica Putin, è un assassino". Uccisa un'ex deputata a Leopoli, "si indaga anche sulla pista russa"

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Volodymyr Zelensky, Donald Trump

Parolin da Odessa: "Il papa segue la situazione con attenzione e dolore"

Il Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, che ieri ha cominciato il suo viaggio in Ucraina dalla regione occidentale di Lviv e che domani, 21 luglio, presiederà la celebrazione conclusiva del pellegrinaggio dei cattolici di rito latino nel Santuario mariano di Berdychiv, si è diretto nella città portuale di Odessa, a sud del Paese, rivolgendo il suo grazie per l'accoglienza manifestata sin dal suo approdo in questa nazione. Il suo saluto cordiale è stato indirizzato al vescovo, ai sacerdoti presenti, ma anche ai rappresentanti della Chiesa ortodossa [Chiesa ortodossa d'Ucraina, proclamata autocefala da Costantinopoli nel 2019, ndr], ai laici, ai rappresentanti dell'amministrazione, all'ambasciatore e a tutte le persone che si sono raccolte in questo luogo a pregare. Soprattutto, ha rimarcato di portare la vicinanza, la presenza e la benedizione di papa Francesco che "segue con tanta attenzione, con tanta preoccupazione, con tanto dolore la situazione".

Bombe russe su Nikopol, un morto

A Nikopol, la città della regione di Dnipropetrovsk che sorge davanti alla centrale nucleare di Energodar, sulla sponda opposta nel fiume Dnipro, nel pomeriggio un uomo di 44 anni è morto durante un bombardamento di artiglieria da parte delle truppe russe. Lo ha reso noto l'amministrazione regionale locale. Anche una donna di 60 anni è rimasta ferita. Durante l'attacco - spiega Ukrainska Pravda - sono stati danneggiati edifici residenziali, automobili, gasdotti e linee elettriche.

Canicola e black out nel sud della Russia: a Krasnodar proteste e fermi (Video)

Un gruppo di residenti arrabbiati per le recenti interruzioni di corrente nel sud della Russia hanno dato vita a una rara protesta pubblica nella città di Krasnodar. Nel sud della Russia numerosi black-out hanno caratterizzato gli ultimi dieci giorni, eccezionalmente caldi, fino a sfiorare i 40 gradi. All'inizio della settimana è stata fermata una delle quattro unità di potenza della centrale nucleare di Rostov, la più grande della regione (poi è stata rimessa in funzione). Secondo la testata indipendente Moscow Times nei condomini mancano elettricità e acqua per 12-15 ore al giorno. Difficile escludere che nella difficoltà che mostra la rete elettrica abbiano avuto un ruolo i numerosi attacchi di droni ucraini alle infrastrutture energetiche. “Da una settimana nella regione di Krasnodar c'è un caldo anomalo. Il carico sul sistema energetico è colossale. Conosco e comprendo tutta l'indignazione dei residenti per le interruzioni di corrente”, ha dichiarato Veniamin Kondratyev, governatore della regione di Krasnodar, su Telegram. Ha affermato che le capacità di energia elettrica non sono attualmente sufficienti a soddisfare i picchi di domanda durante i caldi mesi estivi. Questo video, pubblicato su Baza, un popolare canale Telegram considerato vicino alle forze di sicurezza russe, mostra la polizia effettuare almeno due fermi. Si vede anche il sindaco Yevgeny Naumov, giunto sul posto promettendo ai manifestanti, secondo quanto riferisce il canale Telegram di opposizione Astra, che resterà con loro “finché non vi sarà data la luce, potete ammanettarmi a un palo se volete". Dall'inizio del conflitto con l'Ucraina, nel febbraio del 2022, le autorità russe hanno messo un freno a qualsiasi attività di protesta, in particolare al dissenso di stampo politico, e le proteste pubbliche sono molto rare dato il rischio di arresto.

Tedesco condannato a morte in Bielorussia: in corso "consultazioni" tra Berlino e Minsk

La Bielorussia e la Germania stanno discutendo sulla sorte di un cittadino tedesco accusato di “terrorismo” e “mercenarismo” e condannato a morte da un tribunale bielorusso, ha dichiarato sabato un portavoce diplomatico bielorusso. Da parte bielorussa sono state proposte soluzioni concrete, basate sulle possibilità disponibili per cambiare la situazione”, ha dichiarato il portavoce diplomatico di Minsk Anatoli Glaz, che ha aggiunto: ‘Sono in corso consultazioni sulla questione con le autorità bielorusse’. “Sono in corso consultazioni sull'argomento” tra i servizi diplomatici dei due Paesi, ha aggiunto, senza fornire dettagli su queste possibili soluzioni, come uno scambio, o sulle accuse contro gli accusati. Finora la Bielorussia, regime autoritario alleato di Mosca, aveva mantenuto il riserbo sul caso, non menzionandolo pubblicamente.

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Parolin a Leopoli: in dono "la vicinanza del Santo Padre"

 È iniziata con un incontro a Lviv con i rappresentanti delle autorità ecclesiastiche e civili la visita in Ucraina del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, nominato da papa Francesco suo Legato per le celebrazioni conclusive del pellegrinaggio nazionale dei cattolici latini dell'Ucraina al Santuario della Beata Vergine Maria di Berdychiv, che si terrà domani, 21 luglio. "La prima ragione sarà proprio quella di condividere con i fedeli questa celebrazione e questa preghiera che, naturalmente, sarà una preghiera soprattutto per la pace, sarà una preghiera corale elevata alla Madre di Dio, perché conceda finalmente la pace a questo Paese, che il Santo Padre definisce sempre 'martoriato', la 'martoriata Ucraina'", dice Parolin ai media vaticani a margine dell'incontro a Leopoli. "E naturalmente, questa circostanza mi offre anche l'opportunità per incontrare le autorità del Paese. Anche perché - aggiunge - c'è sempre stato, da tempo, un invito a venire in Ucraina in questa situazione particolare della guerra. E quindi, dopo la celebrazione di domenica, ci sarà l'occasione di incontrare le autorità a partire, credo, dal presidente. E naturalmente, lì, credo, si parlerà di pace, di quali sono le possibili prospettive di pace". Il dono che il segretario di Stato porta in terra ucraina è quindi "la vicinanza del Santo Padre": "Questa visita - sottolinea - è un'espressione in più della attenzione che il Santo Padre continua a portare nei confronti dell'Ucraina. E poi le sue grandi speranze di pace: il Papa fin dall'inizio ha cercato di trovare delle strade per poter arrivare a una fine della guerra, quella che ultimamente si è chiamata la pace giusta. Ne abbiamo parlato anche a Bürgenstock [in Svizzera, ndr] quando c'è stata la Conferenza sulla pace. Quindi, vicinanza, preghiera e speranza, che si possano trovare dei cammini per arrivare ad una conclusione, la più rapida possibile, di questo conflitto". A nome sempre di papa Francesco e della Santa Sede, Parolin esprime ancora una volta la grande preoccupazione per la situazione in Ucraina e ribadisce l'impegno "per trovare una soluzione pacifica per arrivare a questa pace giusta della quale ho parlato". "Finora - dice ancora ai media vaticani - ci sembrava, anche a partire dalla visita che il cardinale Zuppi ha reso qui a Kyiv e poi a Mosca, che l'impegno umanitario fosse una strada per favorire questa pace. È del resto mi pare - aggiunge il porporato - anche il pensiero delle autorità di Kyiv, perché anche in Svizzera hanno parlato delle tre dimensioni: prima di tutto il tema del nucleare, quindi evitare una escalation; poi il tema della libertà della circolazione delle merci; e, infine, soprattutto il tema umanitario. Quindi la Santa Sede si è concentrata su questo anche su richiesta dello stesso Governo, ma in vista di fare dei passi che possano portare davvero alla pace giusta"

Trump: "Fake news" che la mia vittoria favorirà la Russia

"Fake news": così Donald Trump avrebbe definito nella telefonata con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky la tesi secondo cui la sua vittoria alle presidenziali Usa potrebbe favorire la Russia. Lo ha riferito il portavoce del leader ucraino, Serhiy Nikiforov, citato dall'agenzia statale Ukrinform.  "Trump ha detto una cosa interessante: ha invitato a non credere alla fake news secondo cui la sua vittoria potrebbe essere vantaggiosa per la Russia. Ha definito questa tesi una fake news e ha esortato a non crederci", ha detto Nikiforov. 

Kiev: l'incontro Zelensky-Trump ci sarà, presto per fissare una data

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e l'ex presidente Usa Donald Trump hanno parlato durante la loro telefonata di ieri di un possibile prossimo incontro ma "è troppo presto per parlarne" e "i rispettivi staff concorderanno orari e dettagli quando sarà possibile". Lo ha detto oggi in una conferenza stampa il portavoce di Zelensky, Sergiy Nikiforov, citato dalla stampa ucraina, fornendo nuovi dettagli del colloquio "storico" avvenuto ieri. "È stata una buona conversazione nello spirito del rispetto reciproco", ha commentato. Zelensky ha esortato Trump a non credere a "chi cerca di giustificare in qualche modo le azioni del dittatore russo Putin. Non ci sono scuse, è un assassino, gli ha spiegato il presidente", secondo il resoconto di Nikiforov. Inoltre, "gli ha riferito dell'ultimo attacco russo che ieri a Mykolaiv ha ucciso altri civili ucraini".  "Ho parlato con Donald Trump - aveva scritto nella notte Zelensky su Telegram - Mi sono congratulato con lui per la nomina repubblicana e ho condannato l'orrendo tentativo di omicidio in Pennsylvania. Desideravo essere rassicurato per il futuro. Ho sottolineato l'importanza vitale del sostegno americano bipartisan e bicamerale per proteggere la libertà e l'indipendenza della nostra nazione. L'Ucraina sarà sempre grata agli Stati Uniti per il loro aiuto nel rafforzare la nostra capacità di resistere al terrorismo russo. Gli attacchi russi alle nostre città e ai nostri villaggi continuano ogni giorno. Abbiamo concordato con Trump di discutere durante un incontro personale quali passi possono rendere la pace giusta e veramente duratura".

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Kiev: rimosso l'ultimo ostacolo per il trasferimento degli F-16 dalla Polonia

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro polacco Donald Tusk hanno rimosso l'ultimo ostacolo alla consegna degli aerei da combattimento F-16 da parte della Polonia all'Ucraina durante colloqui a margine della riunione della Comunità politica europea tenuta giovedì scorso a Woodstock, nel Regno Unito. Lo ha detto il portavoce dell'ufficio del presidente ucraino, Serhii Nykyforov, come riferisce l'agenzia statale Ukrinform. "A margine del vertice della Comunità politica europea, si sono svolti negoziati con il primo ministro polacco Donald Tusk, che ci hanno permesso di rimuovere l'ultimo ostacolo affinché gli F-16 possano finalmente arrivare a Ucraina - ha affermato Nykyforov al canale United News -. Consideriamo anche questo un grande aspetto positivo".

Volodymyr Zelensky conferma: concordato un incontro con Trump

"Abbiamo concordato con il presidente (Donald) Trump di discutere di persona quali passi possano rendere la pace equa e veramente duratura": lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha avuto una conversazione telefonica con l'ex presidente degli Stati Uniti. "Ho parlato con Donald Trump. Mi sono congratulato con lui per la nomination del Partito Repubblicano e ho condannato l'orribile attentato in Pennsylvania. Gli ho augurato forza e assoluta sicurezza per il futuro", si legge nel messaggio. "Ho sottolineato l'importanza vitale del sostegno americano bipartisan e bicamerale per la difesa della libertà e dell'indipendenza del nostro Paese. L'Ucraina sarà sempre grata agli Stati Uniti per la loro assistenza nel rafforzare la nostra capacità di resistere al terrore russo. Gli attacchi russi alle nostre città e ai nostri villaggi continuano ogni giorno", ha aggiunto Zelensky. Il leader ucraino non ha precisato la data o il luogo dell'incontro con Trump.

Mosca dice di avere bloccato nuovi tentativi ucraini di sbarcare a est del fiume Dnipro

L'esercito russo afferma di  avere respinto nuovi tentativi da parte delle truppe ucraine di sbarcare sulla riva sinistra del fiume Dnipro (Dnepr per i russi), il confine naturale tra i territori controllati da Mosca e Kiev nell'Ucraina sudorientale. Il gruppo "Dnepr" sarebbe riuscito ad assicurarsi il controllo delle isole fluviali nella zona di Kakhovka, distruggendo le imbarcazioni che cercavano di sbarcare sulla riva sinistra, secondo quanto dichiarato in un comunicato dal portavoce delle forze armate Roman Kodrian. Due giorni fa, gli analisi Osint (open source intelligence) hanno confermato l'abbandono da parte ucraina della testa di ponte conquistata a ottobre 2023 a est del fiume, presso il centro abitato di Krynky. Lo Stato maggiore non ha confermato esplicitamente il ritiro, ha però smesso di menzionare la testa di ponte nei suoi ultimi rapporti, cosa che di solito accade quando l'Ucraina non mantiene posizioni militari in una località. 

deepstatemap.live

Il tratto del fiume Dnipro che separa il territorio occupato dai russi (in rosso) da quello sotto controllo ucraino. L'area verde è quella riconquistata dalle controffensive ucriane del 2022

Il governatore di Kharkiv: due morti in un bombardamento vicino a Izyum

Intorno alle 3 di stanotte, in località Barvinkove, vicino a Izyum, un attacco con un missile balistico Iskander ha causato la morte di due persone, tre feriti e danni a circa cinquanta edifici residenziali. Lo riferisce Oleh Sinehubov, governatore regionale. 

Prosecutor General's Office of Ukraine

Attacco a Barvinkove, regione di Kharkiv

Il governo ucraino: l'omicidio dell'ex parlamentare era stato pianificato da 1-2 settimane

L'attentato di ieri a Leopoli in cui ha perso la vita l'ex deputata nazionalista del Parlamento ucraino Iryna Farion era stato pianificato da almeno una settimana: lo ha reso noto in un briefing con i media il ministro degli Interni ucraino, Igor Klymenko, come riporta Ukrainska Pravda. "L'assassino si è preparato in anticipo, questo non è stato un omicidio spontaneo - ha detto il ministro -. Per quanto tempo si sia preparato, una  settimana o quindici giorni, lo dirà il tempo". La polizia di Leopoli e dell'omonima regione sta lavorando insieme agli investigatori e agli agenti dei servizi di sicurezza giunti da Kiev, ha aggiunto. "Stiamo lavorando e speriamo che entro domattina avremo i primi risultati". Klymenko ha poi spiegato che l'identificazione del responsabile è problematica a causa di 'buchi' nelle riprese delle videocamere di sorveglianza dovute a interruzioni di corrente elettrica. Il ministro non ha respinto comunque la versione secondo cui l'omicidio di Farion sarebbe stato ordinato dai servizi speciali russi. "Stiamo facendo tutto il possibile per garantire che la persona che ha commesso il crimine non sfugga alla giustizia", ha affermato

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Uccisa a Leopoli un'ex parlamentare nazionalista

Un'ex deputata nazionalista del Parlamento ucraino, nota per le sue accese campagne in difesa della lingua ucraina, è morta ieri sera in ospedale dopo essere stata vittima di un attentato ieri a Leopoli: lo ha reso noto su Telegram il sindaco della città, Andriy Sadovy. "Iryna Farion è morta in ospedale. I medici hanno fatto tutto il possibile... È molto spaventoso e terribile. Dico sempre che non esiste più un posto sicuro in Ucraina. E' stato un omicidio audace e sfrontato, l'assassino deve essere trovato!", ha scritto il sindaco. È in corso una vasta caccia all'uomo per catturare l'assassino, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che qualsiasi atto di violenza deve essere condannato. Farion, una linguista, venne eletta in Parlamento nel 2012 con il partito nazionalista Svoboda (Libertà), ma non riuscì a mantenere il seggio alle successive elezioni. L'ex parlamentare divenne poi nota per le sue frequenti campagne volte a promuovere la lingua ucraina e a screditare i funzionari pubblici che parlavano russo. Nel 2018, quando l'Ucraina combatteva contro i separatisti finanziati dalla Russia che si erano impadroniti del territorio nell'est del Paese, Farion lanciò un appello per "prendere a pugni sulla mascella ogni persona che parla russo". 

Aeronautica ucraina: ancora droni russi contro le infrastrutture energetiche

I droni russi lanciati in un attacco notturno contro l'Ucraina sabato hanno colpito strutture di infrastrutture energetiche in due regioni del nord del paese, hanno detto i funzionari. La difesa aerea ucraina ha abbattuto 13 dei 17 droni russi in cinque regioni dell'est, del nord e del centro del paese, ha dichiarato l'aeronautica militare. Uno dei droni Shahed ha colpito un impianto energetico nella regione di Sumy, mentre un altro ha colpito un sito nella regione di Chernihiv, hanno detto i funzionari regionali.Le squadre di riparazione sono accorse sui luoghi degli attacchi. Non sono state segnalate immediatamente vittime.

Kiev: nella notte abbattuti 13 droni russi su 17

Le forze russe hanno lanciato la notte scorsa 4 missili e 17 droni contro l'Ucraina, 13 dei quali sono stati abbattuti dalla difesa aerea del Paese: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev. I russi hanno lanciato tre missili balistici Iskander-M dalla regione di Voronezh, un missile da crociera Iskander-K, 16 droni kamikaze di tipo Shahed dalla regione di  Kursk e un altro drone il cui tipo non è stato specificato. Sono state prese di mira le regioni di Kharkiv, Poltava, Sumy e Chernihiv. La difesa ucraina ha distrutto il drone di tipo non specificato e 12 dei 16 droni Shahed. 

Russia, incendio in un aeroporto della regione di Rostov

Canali Telegram locali, ripresi dai media ucraini, diffondono foto e video di un incendio che interesserebbero una base dell'aeronautica russa vicino alla città di Millerovo, nella regione di Rostov

Telegram @etorostov

Incendio a Millerovo, regione di Rostov

Russia: Mosca, abbattuti 26 droni nella regione di Rostov

La Russia ha affermato di aver abbattuto 26 droni ucraini nella regione meridionale di Rostov, al confine con l'Ucraina, nella notte tra venerdì e sabato. "La scorsa notte, le forze di difesa aerea hanno intercettato e distrutto un totale di 26 droni nella regione di Rostov. L'attacco non ha causato vittime", ha scritto su Telegram il governatore locale Vasily Golubev. "I servizi di emergenza si stanno recando sul luogo in cui sono caduti i detriti del drone", ha detto. Nella notte tra il 12 e il 13 luglio, un drone ucraino ha causato un incendio in un deposito di petrolio nella stessa regione di Rostov.

Berlino conferma la condanna a morte di un cittadino tedesco in Bielorussia

Un cittadino tedesco è stato condannato a morte in Bielorussia, ha confermato il Ministero degli Esteri tedesco, poche ore dopo che un gruppo bielorusso per i diritti umani ha rivelato che un medico di prima linea tedesco era stato condannato a morte per fucilazione. Il Centro per i diritti umani Viasna ha dichiarato che Rico Krieger, 30 anni, era stato condannato in base a sei articoli del codice penale bielorusso in un processo tenutosi alla fine di giugno dopo vari mesi trascorsi in un cercere.I l caso potrebbe essere collegato al Reggimento Kastus Kalinouski, un gruppo di volontari bielorussi che combattono contro la Russia nella guerra in Ucraina. 

La strage degli innocenti - Reportage

Blinken: L'Ucraina ce la farà, anche se Trump dovesse vincere le elezioni

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha dichiarato che l'Ucraina è in grado di “reggersi da sola” dal punto di vista militare e che più di 20 altri Paesi si sono impegnati a mantenere i propri aiuti militari e finanziari al Paese anche se gli Stati Uniti dovessero ritirare il loro sostegno sotto un altro presidente. Per la prima volta Blinken ha affrontato direttamente la possibilità che Trump vinca le elezioni di novembre e faccia marcia indietro rispetto agli impegni assunti nei confronti dell'Ucraina.

Trump: "Ho parlato con Zelensky, metterò fine alla guerra"

Donald Trump ha dichiarato di aver avuto un'“ottima telefonata” con Volodymyr Zelensky venerdì scorso e si è impegnato a porre fine alla guerra dell'Ucraina con la Russia. Il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti ha scritto sul social della verità che da presidente “porterà la pace nel mondo e porrà fine alla guerra che è costata così tante vite”. “Entrambe le parti saranno in grado di riunirsi e negoziare un accordo che ponga fine alla violenza e apra la strada alla prosperità”, ha affermato. Trump ha ripetutamente affermato di voler porre fine alla guerra in tempi brevi, senza offrire dettagli su come. Zelensky ha dichiarato su X che durante la conversazione si è congratulato con Trump per aver ottenuto la nomination presidenziale, ha condannato l'attentato contro di lui e ha concordato di organizzare un incontro di persona per discutere “quali passi possono rendere la pace equa e veramente duratura”. 

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