Europee, Salvini: 'Su Bossi dovrò ascoltare i militanti'

14 giorni ago
Salvini

"Non voglio male a nessuno e a Bossi ho intitolato anche il mio libro" ma "sicuramente dovrò ascoltare i militanti": così il leader della Lega Matteo Salvini in via Bellerio a Milano. "Il nostro movimento politico cresce nonostante il suo fondatore ha annunciato che votava per un altro partito, una cosa curiosa - ha aggiunto -. Manca di rispetto non al segretario in carica ma un'intera comunità".

"Il governo esce rafforzato" dalle elezioni europee: Salvini lo ha sottolineato commentando il voto assicurando che "non cambiano gli equilibri di governo". "Quello che spero possa cambiare è la politica europea. Spero nel centrodestra anche in Europa. A questo lavoro e mercoledì sarò a Bruxelles" ha aggiunto.

"Anche se mancano ancora 1000 sezioni a Roma, e questo è uno dei misteri della fede, la Lega è sopra il risultato delle politiche, superati i 2 milioni di voti. Vannacci, contestato e vituperato da mezzo mondo, ha preso da solo mezzo milione di voti col record nel Nord-Ovest": così il leader della Lega. "Quando ho candidato Vannacci dicevano che ero un fesso e che la base si sarebbe rivoltata. Ma questo mezzo milione di voti, che arrivano in buona parte da Lombardia e Veneto, arrivano dall'elettorato della Lega e non solo - ha aggiunto -. Io gli ho dato la mia preferenza, ha una visione del mondo in buona parte vicina alla mia".

"Io non devo convincere nessuno né devo dare lezioni a nessuno" ma "il centrodestra si rafforza percentualmente rispetto alle politiche. Se qualcuno dovesse scegliere un'alleanza con la sinistra, i socialisti e Macron sarà libero di farlo, io lavoro per un cambiamento", ha detto Salvini in via Bellerio a Milano. "Con Marine Le Pen ci vediamo mercoledì. Con lei non c'è solo un'alleanza, ma anche un'amicizia che dura e durerò nel tempo. La Lega non potrà mai allearsi con i socialisti e con Macron" ha aggiunto.

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