Europee, Salvini e Vannacci in Piazza Duomo. Tensione al comizio
Al Nord, Roberto Vannacci è in fondo alle liste della Lega per le Europee. Ma Matteo Salvini ha deciso di condividere con lui il palco della manifestazione nazionale di Milano. E in due battute il generale ha rivendicato il suo stile, richiamo alla Decima Mas compreso: «Siete la mia decima legione. Votate Lega, scrivete Vannacci e al vostro segnale scatenerò l’inferno».
Sul palco dietro il Duomo di Milano prima di Vannacci c’erano i governatori (da Zaia a Fontana) che hanno parlato di autonomia. E poi i ministri della Lega, tranne uno, Giancarlo Giorgetti: ufficialmente per motivi personali. Gli unici che hanno provato a contestare Vannacci e Salvini - ma a distanza - una trentina di antagonisti e studenti, subito allontanati dalla polizia.
Dal palco, Salvini si è detto certo che la Lega - cinque anni fa il primo partito - stia recuperando consensi, perché “coerente” nel chiedere meno all’Europa e anche per la posizione sulla guerra, a dispetto di un generale candidato: «La Lega fa una promessa sacra, mai un soldato italiano a combattere in Ucraina o in Russia». Poi saluta a distanza la piazza del Pd. E ironizza che con Elly Schlein il centrodestra “governerà per trent’anni”.