Open Arms, chiesti 6 anni di reclusione per Salvini. Anm: "Su pm ...

15 Set 2024

ll vicepremier è accusato di aver negato illegittimamente, nel 2019, alla nave della ong spagnola, di far sbarcare nel porto di Lampedusa 147 migranti soccorsi in mare. "Mai nessun governo e mai nessun ministro nella storia è stato messo sotto accusa e processato per aver difeso i confini del proprio Paese", le sue parole. La giunta esecutiva sezionale di Palermo dell'Anm: "Rivolte nei confronti di rappresentanti dello Stato nella pubblica accusa insinuazioni di uso politico della giustizia"

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Foto Sky Tg24

Sei anni di reclusione: è questa la richiesta dell'accusa nel processo nei confronti di Matteo Salvini, accusato di aver negato illegittimamente, ad agosto del 2019, alla nave della ong spagnola Open Arms, di far sbarcare nel porto di Lampedusa 147 migranti soccorsi in mare. "Mai nessun governo e mai nessun ministro nella storia è stato messo sotto accusa e processato per aver difeso i confini del proprio Paese", il commento del leader della Lega. Intanto, la giunta esecutiva sezionale di Palermo dell'Associazione nazionale magistrati, esprime solidarietà a tutti i colleghi impegnati

nel processo a carico del vicepremier: "Sono state rivolte nei confronti di rappresentanti dello Stato nella pubblica accusa insinuazioni di uso politico della giustizia e reazioni scomposte, anche da parte di esponenti politici e di governo. Sono dichiarazioni gravi, non consone alle funzioni esercitate, in aperta violazione del principio di separazione dei poteri, indifferenti alle regole che disciplinano il processo, che minano la fiducia nelle istituzioni democratiche e che costituiscono indebite forme di pressione sui magistrati giudicanti", fanno sapere. Ma quali sono state le tappe del caso? E come potrebbe ancora evolversi? (MIGRANTI: LO SPECIALE DI SKY TG24).

I migranti fermi 20 giorni davanti a Lampedusa

La nave della Opem Arms rimase 20 giorni ferma davanti a Lampedusa nell’agosto del 2019. Furono i magistrati di Agrigento, in seguito a un'ispezione a bordo dell'allora procuratore Luigi Patronaggio, a ordinare lo sbarco d'urgenza dei migranti stremati dal caldo e dalla traversata in mare. Il fascicolo venne poi trasmesso alla procura di Palermo, ufficio inquirente del capoluogo in cui ha sede il tribunale dei Ministri, competente in quanto si ipotizzarono responsabilità penali dell'allora titolare del Viminale Salvini. A novembre del 2019 il tribunale dei Ministri ricevette dai pm la richiesta di procedere a indagini preliminari nei confronti del leader della Lega. A febbraio 2020 arrivò poi la decisione del collegio di chiedere al Senato l'autorizzazione a procedere. Nel provvedimento, con il quale il tribunale accoglieva sostanzialmente la ricostruzione dei pm, i giudici affermavano il principio dell'obbligo di prestare soccorso in mare e definivano come "amministrativo" e non politico l'atto di vietare l'approdo ai migranti disposto da Salvini. La decisione di non far sbarcare a Lampedusa i profughi soccorsi, secondo i magistrati, insomma, fu un atto deciso dall'allora ministro dell'Interno individualmente, quindi non "condiviso" con gli altri esponenti del governo, come invece ha sempre sostenuto il leader della Lega.

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Foto Sky Tg24

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Salvini a processo

Si arriva così al 26 maggio 2020, quando la Giunta per le immunità del Senato respinge la richiesta, ma il 30 luglio l'aula, con 149 sì e 141 voti contrari, concede l'autorizzazione a procedere per l'ex ministro e manda a processo Salvini. Dopo il via libera di Palazzo Madama la palla torna alla Procura di Palermo che sollecita il rinvio a giudizio del leader della Lega. La difesa di Salvini, con l'avvocato Giulia Bongiorno, chiede invece il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste o, in subordine, per insindacabilità  del fatto. Ma il Gup Lorenzo Iannelli accoglie la tesi dell'accusa e fissa per il 15 settembre 2021 la prima udienza del processo. Il dibattimento andrà avanti per due anni, con testimoni, tra gli altri, esponenti politici di primo piano come l'ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, l'ex ministro degli esteri Giuseppe Di Maio o l'attuale ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.

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Pm chiede 6 anni di reclusione per Salvini

Il 14 settembre 2024 il pm ha chiesto 6 anni di reclusione per Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. "Il pos (place of safety, ndr) doveva essere rilasciato senza indugio e subito, il diniego è stato in spregio delle regole e non per proseguire in un disegno governativo", ha detto la procuratrice aggiunta Marzia Sabella alla fine della requisitoria. Immediato il commento del vicepremier: "L'articolo 52 della costituzione italiana recita che la difesa della patria è un sacro dovere del cittadino. Mi dichiaro colpevole di aver difeso l'Italia e gli italiani, mi dichiaro colpevole di aver mantenuto la parola data". 

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