Salvini e Vannacci infiammano Piazza Duomo con un pensiero per ...
ServizioVerso le elezioni europee
Il Segretario leghista e il generale animano il comizio milanese, a poca distanza da quello del Partito democratico. Momenti di tensione con alcuni contestatoridi Angelica Migliorisi
1 giugno 2024
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La difesa degli interessi nazionali e della libertà di espressione, ma anche la speranza che Elly Schlein resti Segretaria del Partito democratico per altri trent’anni. In una vibrante serata di discorsi e dichiarazioni politiche, il comizio della Lega, tenutosi in Piazza Duomo, a Milano, il 1° giugno, ha offerto un panorama dettagliato della visione del Carroccio per l’Italia e, ora più che mai, per l’Europa. A scaldare gli animi dei partecipanti, anche il generale Roberto Vannacci e il vicepremier, nonché ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, i quali hanno delineato un futuro in cui la difesa degli interessi nazionali si intreccia con la critica verso politiche ritenute soffocanti o elitiste.
Roberto Vannacci rievoca Galielo Galilei
Vannacci, candidato della Lega in tutte le circoscrizioni per le imminenti elezioni europee, ha aperto il suo intervento evocando la figura di Galileo Galilei, simbolo della lotta contro l’oscurantismo e l’imposizione intellettuale. “Le idee non si combattono con la censura o nelle aule dei tribunali, la critica invece è il concime del progresso”, ha dichiarato il generale, reduce da una valanga di critiche per aver pubblicato uno spot elettorale in cui invitava a mettere una ’X’ (decima, il riferimento è all’unità militare nata sotto il fascismo, la X Mas) sulla scheda elettorale.
Matteo Salvini: un endorsement alla coesione e alla tradizione
E poi, Matteo Salvini. Il leader del Carroccio continua a puntare sul suo cavallo di battaglia. Ecco allora che la difesa degli interessi nazionali, dal palco di Piazza Duomo, diventa supporto agli agricoltori e agli imprenditori italiani, pilastri della società. Da qui, la critica all’imposizione di un’ideologia ambientalista che limiterebbe la produttività agricola minacciando la sovranità alimentare. “L’ambientalismo è un lusso che solo i ricchi si possono permettere”, ha sottolineato il Ministro, invocando una visione a suo dire più equilibrata e inclusiva del progresso ecologico che non penalizzi le fasce meno abbienti della popolazione.
E non è mancato un pensiero a chi, a pochi chilometri di distanza, era su un altro palco. “Vorrei salutare un’altra piazza milanese, in questo momento riunita con meno gente rispetto alla nostra; è quella di Elly Schlein, che spero rimanga per altri 30 anni segretario del Pd. E’ una brava persona, non la pensa come me su vari temi, ma la sua guida del Pd è garanzia che per 30 anni la Lega starà al governo”.
Strategie locali
E non è mancato neanche l’endorsement a Giovanni Toti, che ha ricevuto elogi per il suo operato. Salvini ha espresso il desiderio di vedere il Presidente della Regione Liguria continuare il suo lavoro efficace, evidenziando come le strategie locali siano cruciali per il rafforzamento del partito a livello nazionale ed europeo. Non è un aspetto di poco conto, questo: il punto di vista regionale è essenziale per comprendere la tattica della Lega, che vede nella solidità delle sue basi territoriali la chiave per una maggiore influenza politica a livello nazionale ed europeo.