Si rinnova la tradizione della Messa nella chiesetta di Santa ...

Descrizione:

Si rinnova, sabato 25 novembre, la tradizionale Messa nella chiesetta di Santa Caterina, situata nella strada che dalla frazione di Pasian di Prato scende verso Villa Primavera. Appuntamento alle 11. Come di consueto, la Messa sarà concelebrata dai preti del Vicariato urbano.

Ci si passa accanto in attesa di immettersi nel traffico della strada statale “Pontebbana”, all’altezza di Santa Caterina. Affacciata sull’attuale direttrice di Villa Primavera, sorge uno degli edifici più caratteristici di tutta la pianura friulana: è la chiesetta di Santa Caterina d’Alessandria, distante appena duecento metri dall’omonima chiesa parrocchiale, ma appartenente alla Parrocchia di Basaldella.

Oggetto di un antico contenzioso tra gli abitanti di Basaldella e quelli di Pasian di Prato in merito alla sua appartenenza territoriale, la chiesetta sorge dove anticamente si estendevano gli ampi prati del Cormor, laddove il Patriarca Marquardo nel 1380 concesse alla città di Udine – allora non così vicina come lo è oggi – la possibilità di svolgere una grande fiera, che ancora oggi porta il nome di Santa Caterina. Sorta, quindi, come una chiesetta campestre sui resti di un più antico edificio di culto, la chiesetta di Santa Caterina fu ornata nel XIII secolo da meravigliosi affreschi, alcuni dei quali si possono ammirare ancora oggi. Al suo interno, scavi archeologici hanno rinvenuto anche le sepolture di due esponenti della nobiltà locale medievale.

Entrando con silenziosa devozione nell’edificio, previo permesso della Parrocchia di Basaldella, si possono immaginare gli strilli dei venditori dell’antichissima fiera, oppure le preghiere dei pellegrini che sostavano in questa chiesa prima di dirigersi verso Madonna delle Grazie, o ancora le imprecazioni dei soldati del vicino aeroporto che, durante la Prima guerra mondiale, usarono l’edificio come dormitorio. Tutti loro ebbero modo di ammirare gli affreschi con le storie di Santa Caterina d’Alessandria e Santa Lucia, dei quali oggi non resta che qualche brandello.