Un grandioso concerto di Santa Cecilia a Varallo | Eventi Valsesia e ...
Il Presidente, Mario Dealberto, ha aperto la serata del tradizionale concerto di Santa Cecilia, offerto dalla Banda Musicale Città di Varallo alla Città, ringraziando per la numerosa presenza, ricordando che: “Sono state fatte quarantacinque prove serali, e ci sono state ventisei prestazioni”, nonostante le difficoltà avute nel dover trasferirela sede della Banda, dopo trent’anni, nella Sala Consiliare del Comune, poiché sono in atto i lavori di ristrutturazione dell’Asilo Nido Comunalee anche il Teatro Civico è chiuso per restauro. I musici indossavano la divisa di gala: abito lungo fucsia con copri-spalle blu, per le signore, divisa blu, con papillon fucsia, per i signori. Tra il pubblico il Sindaco, Pietro Bondetti, il Vescovo, Monsignor Franco Giulio Brambilla, il Parroco di Varallo, Don Roberto Collarini.
Il concerto si è aperto con la tradizionale “sigla”: la marcia Città di Varallo, composta dal Maestro Michele Brignola, eseguito dalla Banda senza il Maestro, che poi è salito sul podio accolto da un applauso e ha diretto il concerto, impeccabilmente presentato da Valentina Griselda. Il programma è stato ricco e vario, con numerosi ed apprezzati assoli solistici.
????Premi e nuove leve nella banda.Nell’intervallo tra il primo e il secondo tempo, è stato presentato il nuovo allievo entrato ufficialmente in Banda: Alex Orgiazzi e i giovani allieviche stanno frequentando il corso sono saliti sul palco. Sono stati assegnati i “premi alla carriera”: a Michele Colombo per i vent’anni in Banda; a Maurizio Botta e Fabio Maffioli per i trent’anni; ad Andrea Dealberto, Michele Moretti, Dario Colombo, Ornella Marello, per i quarant’anni. Per il fratello del Presidente, RiccardoDealberto un vero record: sessantacinque anni in Banda, sottolineato dal dono di una preziosa penna stilografica.
Il Premio Scuola Allievi “M° Michele Brignola”, dono dei nipoti Aurora ed Enrico Fossati, in memoria del nonno, consistente in un quadro con lo spartito musicale di “Excelsior Valsesiano”, è stato consegnato adAlberto Maffioli, che si è distinto per l’impegno profuso nello studio e frequenza assidua alle prove ed ai servizi.
Dopo i bis, seguiti all’ultimo brano, l’Inno a Santa Cecilia, composto dal Maestro Colombo, la serata si è conclusa con grandi applausi.
Gli eventi di domenica 19.Domenica la Banda ha sfilato per le vie cittadine, soffermandosi al Cimitero per la deposizione di un omaggio floreale all’elegante cippo dedicato a tutti coloro che hanno suonato in banda: una slanciata chiave di violino con incisa la preghiera del musico.
La Banda è poi salita al Sacro Monte per partecipare alla messa solenne in basilica, concelebrata dal Vescovo, Monsignor Brambilla, dal Prevosto di Varallo, Don Collarini e dal Rettore del Sacro Monte, Don Angelo Porzio.
L’omelia del Vescovo Brambilla.Il vescovo, Franco Giulio Brambilla, nell’omelia ha ricordato come durante il concerto della Banda, ascoltato la sera prima, avesse formulato alcune riflessioni che sono state proposte ai fedeli: “Ascoltando suonare e vedendo come suonavano, mi sono chiesto se sia possibile suonare così senza l’anima: non c’è proprio bisogno di dimostrare la presenza dell’anima, non c’è nessuna intelligenza artificiale che possa imitare l’anima. Nell’orchestra attraverso la musica con gli altri ciascuno ritrova la propria anima, il proprio “io”. La seconda riflessione è stata incentrata sul pronome “noi” definito: “Il grande assente del nostro tempo, perché non riusciamo più ad essere una società armonica”. In un’orchestra ciascuno deve suonare con gli altri: “La somma di tanti io da un totale maggiore della somma degli addendi”. Ricordando la premiazione di Riccardo Dealberto per i suoi sessantacinque anni in Banda il vescovo l’ha collegato alla parabola dei talenti, letta durante la Messa, sottolineando come la prima gratificazione questo musico l’abbia ricevuta proprio dalla bellezza. Il terzo pronome è stato “loro”, il futuro, i ragazzi, i giovani allievi che entreranno in Banda, per i quali la scuola di orientamento bandistico è importante, perché insegna a stare insieme, oltre che a suonare insieme: “Oggi tutti i gruppi sono in difficoltà perché i giovani non entrano, mentre voi avete saputo attrarli”. L’invito finale del Vescovo, rivolto al Maestro e a tutti i musici, è stato quello di continuare ad insegnare ed a trasmettere la passione che rende ogni concerto unico.
????foto gallery concerto.