Sant'Alessandro, il vescovo Francesco Beschi e la giustizia: «Il ...

Sant'Alessandro

diDonatella Tiraboschi

Il tema delle celebrazioni di quest'anno è stato affrontato nel corso della messa solenne in Duomo

Dopo Misericordia, Gratitudine, Coraggio, Speranza, Umiltà, Fraternità, Compassione, Fiducia, Pace e Dialogo è la volta della Giustizia. Tema forte quello scelto per la celebrazione della patrono di Bergamo, Sant’Alessandro che il vescovo Francesco Beschi ha trattato nell’omelia della messa solenne, partecipata da tutte le massime autorità cittadine e religiose, da diverse angolature per arrivare, declinandolo su vari piani, ad alcuni aspetti pragmatici e di attualità.

«In queste settimane la condizione della carceri, delle persone detenute e di coloro che vi lavorano si è riproposta con connotazioni drammatiche - ha detto il vescovo -: non si tratta di sminuire la gravità dei delitti, ma di promuovere una risposta alla loro gravità con una visione che non mortifichi il valore sommo della dignità di ogni persona, anche di coloro che l’hanno deturpata: se il carcere, che non può essere l’unica risposta, prevede la restrizione della libertà, non può, come sta avvenendo,  alimentare la restrizione della dignità di ogni persona: sia di coloro che vi sono detenuti, come di coloro che vi operano a tutti i livelli». Le ricadute sociali dell'esercizio della Giustizia sono secondo Beschi «decisive per la costruzione di un mondo umano, un mondo fatto dagli uomini per gli uomini».

26 agosto 2024 ( modifica il 26 agosto 2024 | 13:00)

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