Sciopero generale dei treni dopo il capotreno accoltellato, lo stop ...
TORINO. I sindacati hanno proclamato 8 ore di sciopero nazionale per domani dalle 9.01 alle 16.59 di tutto il personale mobile dipendente dalle società di trasporto Trenitalia, Fs Security, Trenord, Trenitalia Tper, Italo Ntv dopo «l'ennesima aggressione avvenuta questo pomeriggio ai danni di un Capo treno accoltellato gravemente nella tratta Genova Brignole - Busanna su treno regionale 12042, che segue per tempistica, in un'escalation di violenza su scala nazionale, le numerose aggressioni subite dal personale mobile negli ultimi mesi». Ad affermarlo in una nota congiunta sono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti. L’astensione riguarderà tutto il personale delle ferrovie: dai controllori ai capitreno e macchinisti e verranno garantiti i servizi minimi come previsto dalla Legge e dalla disciplina di settore.
«In considerazione delle violente e reiterate aggressioni al personale mobile registrate negli ultimi mesi e già denunciate pubblicamente dalle scriventi. Appurato che a tutt'oggi non si è apprezzato alcun intervento a tutela del personale e neanche un maggiore controllo dei treni da parte delle forze dell'ordine. Preso atto dell'ennesima aggressione avvenuta questo pomeriggio ai danni di un Capotreno accoltellato gravemente nella tratta Genova Brignole - Busanna su treno regionale 12042, che segue per tempistica, in un'escalation di violenza su scala nazionale, le numerose aggressioni subite dal personale mobile negli ultimi mesi. Assunto che la gravità e l'intollerabilità di tali episodi non consente indugi e necessita urgentemente di un fermo e risolutivo intervento a tutela della sicurezza e dell'incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori che quotidianamente prestano servizio alla collettività. Considerata la ricorrenza degli episodi, le scriventi ai sensi dell'art. 2 comma 7 della legge 146/90 e s.m.i., proclamano 8 ore di sciopero nazionale per il giorno 5 novembre 2024 dalle 9.01 alle 16.59 di tutto il personale mobile dipendente dalle società di trasporto in indirizzo», si legge nella nota congiunta.
Domani non sarà l’unica giornata difficile per chi si sposta con i mezzi pubblici. Venerdì 8 novembre si fermeranno anche tram e bus. Lo sciopero generale sarà di 24 ore e non prevederà fasce di garanzia. Tutte le sigle sindacali hanno aderito in vista di una manifestazione alle 10.30 davanti al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture a Roma. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna fanno sapere che il motivo dello stop è «per il rinnovo del Ccnl, per la carenza di risorse, per la mancanza di politiche di programmazione, per la riforma del settore e per la salute e sicurezza sul lavoro».
Sarà garantito, durante le fasce orarie previste a livello locale, l'utilizzo del 30% del personale viaggiante ed inoltre i servizi assolutamente indispensabili per la generalità degli utenti.
«Ci preoccupa la totale assenza, nelle misure previste dalla finanziaria, di un qualsiasi aumento del fondo nazionale per il trasporto pubblico locale», ha dichiarato il segretario nazionale della Filt Cgil, Eugenio Stanziale. «Non finanziare con risorse aggiuntive, in una fase delicata di rinnovo contrattuale, il fondo, dimostra la colpevole volontà da parte di questo esecutivo di non assicurare ai cittadini un servizio adeguato», ha aggiunto.
Anche le associazioni di categoria del settore – Agens, Anav e Asstra – hanno definito la misura di 120 milioni di euro prevista nella manovra per il solo anno 2025 «ampiamente insufficiente rispetto alle esigenze del trasporto pubblico locale». «La dotazione del Fondo nazionale trasporti - hanno sottolineato - ha subito, per effetto dell'elevata inflazione di questi ultimi anni, una diminuzione in termini reali di circa 800 milioni di euro all'anno, oltre le riduzioni dei ricavi del traffico». Le associazioni hanno quindi chiesto che in fase di approvazione parlamentare la dotazione per il Tpl «sia significativamente incrementata e resa stabile».
«Solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori che incroceranno le braccia per chiedere più sicurezza dopo la violenta aggressione a un capotreno per mano di nordafricani. Il nostro impegno per contrastare la criminalità è costante e dimostrato anche dagli investimenti su FS Security. È ovvio che è necessario combattere con maggiore determinazione anche l'immigrazione illegale: troppo spesso i clandestini sono protagonisti di episodi violenti sui treni e nelle stazioni», ha replicato il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini a proposito dello sciopero di domani.
L’ad Trenitalia Corradi: “Inaccettabile l'aggressione a Genova Rivarolo”«È inaccettabile l'aggressione subìta dal capotreno di Trenitalia avvenuta a Genova durante lo svolgimento del proprio lavoro, nel corso delle consuete attività di controlleria. Fin da subito siamo stati a stretto contatto con il personale medico che lo ha assistito dopo l'aggressione. Esprimiamo la nostra solidarietà al collega e lavoriamo quotidianamente per garantire la sicurezza di lavoratori e viaggiatori affinché questi episodi non si ripetano». Così l'amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi, in una nota.