+46, shutdown sventato, Trump mette titoli in un trust
Ormai, è come il gridare ‘al lupo, al lupo’ della favola di Esopo: la minaccia di shutdown, lanciata per giorni a gran voce, viene sventata a mezzanotte meno un minuto; anzi, stavolta la mezzanotte era già passata. La parziale chiusura dei servizi pubblici federali non essenziali sotto Natale non ci sarà; e – quel che più conta – centinaia di migliaia di dipendenti pubblici non dovranno stare a casa senza paga o lavorare senza la certezza di essere retribuiti, se i loro compiti sono indispensabili – militari, agenti di sicurezza, vigili del fuoco, operatori sanitari, etc -.
Poco dopo la mezzanotte di Washington, le 6 del mattino in Italia, il Senato degli Stati Uniti ha definitivamente approvato un ri-finanziamento temporaneo della spesa federale, fino a metà marzo. Poco prima, il provvedimento era stato varato dalla Camera, che lo aveva messo a punto in fretta e furia dopo due fallimenti successivi in settimana.
La misura approvata prevede il finanziamento della spesa federale sugli attuali livelli fino al 14/03 e stanzia 110 miliardi di dollari per gli aiuti alla ricostruzione post-uragani e al settore agricolo. Non c’è, invece, l’innalzamento del tetto del debito chiesto dal presidente eletto Donald Trump, che aveva affossato, con il suo sodale Elon Musk, un compromesso bipartisan.
“La legge appena approvata è all’insegna dell’America First”, commenta lo speaker della Camera Mike Johnson, finito nel vortice delle critiche per la sua gestione dell’intera vicenda e ora timoroso di perdere il posto nella nuova Camera, che s’insedierà a gennaio. Johnson mette le mani avanti: “Sono stato in stretto contatto con Trump: sa esattamente cosa stavamo facendo ed era d’accordo”; lo speaker ha anche parlato con Musk, che avrebbe definito il suo lavoro “il più difficile al mondo”.
Il presidente in esercizio Joe Biden ha dato il suo ok alla misura anti-shutdown. La sua portavoce Karin Jean-Pierre ha così ricostruito l’accaduto: “Per ordine del presidente eletto, i repubblicani hanno annullato un accordo bipartisan e minacciato di paralizzare il governo all’ultimo momento, per aprire la strada alle agevolazioni fiscali per i miliardari. Questa legge non lo fa”, in quanto non prevede l’eliminazione o l’innalzamento del tetto del debito chiesto Trump.
In precedenza, Jean-Pierre aveva detto che “Johnson ha fatto un pasticcio e ora lo deve sistemare”.
Usa 2024: Trump trasferisce in un trust tutti i suoi titoli
Donald Trump ha trasferito tutti i suoi titoli del gruppo mediatico Trump Media and Technology Group (TMTG) in un trust, il cui unico amministratore è suo figlio maggiore Donald jr I 114,7 milioni di azioni di TMTG, il cui bene principale è il social media Truth lanciato nel febbraio 2022, rappresentano il 52,9% del capitale e valgono 3,98 miliardi alla chiusura di venerdì.
Stando ai documenti pubblicati dall’Autorità di regolamentazione del mercato, la Sec, Donald jr è ora “amministratore unico e ha diritto di voto e autorità esclusivi su tutti i titoli detenuti dal trust”.
Il presidente Trump aveva già collocato in questo trust le azioni del gruppo immobiliare di famiglia creato da suo padre, la Trump Organization, prima del suo primo mandato alla Casa Bianca.
Usa 2024: Trump nomina nuovo ambasciatore Santa Sede
Donald Trump ha annunciato la nomina di Brian Burch, presidente e cofondatore del CatholicVote, nuovo ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede. Sul suo social Truth, Trump scrive: “Brian ama la sua Chiesa e gli Stati Uniti. Ci renderà tutti orgogliosi”. Burch e sua moglie Sara hanno nove figli e vivono nella periferia di Chicago.