Coltellate tra trapper: quattro anni di carcere per Simba La Rue
Redazione 14 ottobre 2023 16:26
Il Tribunale di Milano si è pronunciato. È stato condannato a quattro anni di reclusione il trapper lecchese Simba La Rue (al secolo Mohamed Lamine Saida) a processo con rito abbreviato insieme ad altri giovani della sua crew per la cosiddetta "faida tra trapper". La vicenda aveva portato al sequestro e al pestaggio, nel giugno del 2022, il trapper rivale Baby Touché.
La condanna di primo grado è stata emessa nella giornata di venerdì 13 ottobre dal gup di Milano Rossana Mongiardo, a seguito delle indagini del pm Francesca Crupi, condotte da polizia e carabinieri. Gli altri cinque imputati sono stati condannati a pene fino a 3 anni e 8 mesi, mentre un altro ha patteggiato 3 anni e 4 mesi di reclusione: 3 anni, 8 mesi e mille euro di multa per Mevljudin Hetem d'Introbio; 8 mesi per il calolziese Chakib "Malippa" Mounir, 8 mesi (pena sospesa) per il manager di Simba Pape Ousmane Loum, 10 mesi per il garlatese Ndiaga Faye, 3 anni, 5 mesi, 10 giorni e 800 euro di multa per Sara Ben Salha di Verderio, l'esca del pestaggio di via Settala.
Il processo ruotava attorno a un'aggressione avvenuta in quella, aggressione che sarebbe stata commessa dal gruppo "per sfregio e punizione" per "mortificare" la vittima, ai danni di un giovane di gruppo rivale. Non solo, c'erano anche le lesioni aggravate ai danni di Baby Touché che, tuttavia, non ha posto querela nei confronti degli impuntati. Quella di Touché, secondo la Procura, sarebbe stata una "reticenza per una logica di banda".
Simba La Rue, tuttavia, potrebbe non aver terminato i suoi problemi con la legge perché deve ancora arrivare la sentenza sulla sparatoria di via Tocqueville, fatto per cui rischia una pena fino a 5 anni e 8 mesi di reclusione.