Sinner, incubo doping: "Non ho fatto nulla di male e posso tenere la ...
"Non è una situazione in cui mi fa piacere trovarmi, è delicata e difficile e anche diversa. Quel che so però è che non ho fatto nulla di male e questo già mi aiuta un po' a tenere la testa alta". In conferenza stampa dopo la vittoria su Jiri Lehecka nei quarti di finale del torneo Atp 500 di Pechino, Jannik Sinner interviene a proposito delle accuse di doping che lo vedono coinvolto dopo il ricorso di Wada.
Il giorno stesso del ricordo al Tas da parte dell'Agenzia mondiale anti-doping contro la sua assoluzione in relazione al caso Clostebol, Sinner si era detto "molto sorpreso e deluso". Ma cosa sta succedendo nella sua testa? È sempre lui, nella grinta e caparbietà in campo con i riflessi di un felino, velocissimo, ma gli occhi e lo sguardo parlano invece chiaro.
La tristezza cupa di JannikNelle foto dell'ultimo mese, è molto meno sorridente del solito, quasi inquieto: Jannik sembra celare tutta la sua preoccupazione, giocare sotto lo stress di non sapere quale sarà il suo prossimo futuro. Ma è uno stress che in qualche caso - China Open docet - si trasforma (ossia: riesce a trasformare con una caparbia forza di volontà che certo non gli è mai mancata) in una formidabile grinta.
Sinner si copre con un asciugamano: si isola per concentrarsi sul match
Il capo coperto: poi la grinta in campoEccolo, con il capo coperto da un asciugamano: è in una pausa del match del giorno del comunicato Wada. Stava giocando contro Safiullin e nello stesso istante, a migliaia di chilometri da quel di Pechino, sulle agenzie di stampa e sui quotidiani italiani usciva la notizia del comunicato dell'Agenzia mondiale antidoping che no, non intendeva lasciar correre la cosa e annunciava il ricorso motivandolo.
Non ho nulla da nascondere"Non è molto semplice, ma non posso controllare tutto", aveva spiegato nella conferenza stampa dopo aver battuto in rimonta per 2 set a 1 il russo Roman Safiullin all'Atp 500 di Pechino, al quale partecipa da campione in carica. E poi, in una nota, Sinner ribadiva la sua volontà di continuare a collaborare, con la certezza che la sua innocenza è già stata dimostrata: "Non ho nulla da nascondere e, come ho fatto per tutta l'estate, collaborerò pienamente con il processo d'appello e fornirò tutto ciò che è necessario per dimostrare la mia innocenza ancora una volta".
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"Sono deluso di sapere che la Wada ha scelto di appellarsi al risultato della mia udienza Itia dopo che i giudici indipendenti mi avevano scagionato e ritenuto innocente".
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Il "mistero" di Anna KalinskayaIn quel di Pechino, sotto il sole cinese c'è anche lei, Anna Kalinskaya: che stava giocando (la partita era contro Peyton Stearns ai sedicesimi di finale del singolare femminile, poi interrotta a causa della pioggia battente), lo segue quando gioca lui, e - forse - anche lui farà lo stesso.
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Sono nella stessa città e torneo, e appaiono foto dei due che si baciano, o uno guarda l'altro mentre gioca, dagli spalti. Assieme, sicuramente, condivideranno le gioie delle vittorie sul campo, e la tristezza e la tensione, di quello che sta accadendo inesorabilmente, fuori.
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Us Open, Anna Kalinskaya assiste al match di Sinner contro Medvedev - 05 settembre 2024 (X @josemorgado)
I commenti a caldo di Jannik"Cerco almeno di concentrarmi il più possibile sul tennis, più che posso. Non è molto semplice in questo momento", ha ammesso il numero uno del tennis del pianeta. "Vediamo cosa viene fuori, abbiamo fatto tre audizioni e sono uscito che ero innocente. E questo è molto positivo. Certe cose non le puoi cambiare mai". Per questo motivo, "sono abbastanza fiducioso che sarà così anche questa volta, che risulterà che sono innocente. Credo che sia ovvio" dato che "nella mia testa so che non ho fatto niente di male, nulla di sbagliato". Però, "adesso vediamo quello che dirà il Tas che è l'ultima audizione".
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Jannik Sinner e Anna Kalinskaya a Wimbledon (Getty)
Sul ricorso della Wada, Sinner ha affermato di averlo saputo "privatamente da qualche giorno, un paio di giorni".
In altri termini, ha concluso l'azzurro, "sono sorpreso, ma sono abbastanza convinto che ci sarà la stessa conclusione di tutte le altre audizioni" finora tenute sulla vicenda Clostebol.
Jannik Sinner dell'Italia in azione durante la seconda partita del suo singolo maschile contro Roman Safiullin della Russia nel torneo di tennis China Open a Pechino, Cina, 28 settembre 2024 (Ansa)
Il legale: "Se Sinner dimostra non saper nulla su farmaco, buone chance assoluzione""Se ci sono le prove che l'utilizzo del farmaco è stato fatto da un altro soggetto e che Sinner non sapeva niente e non ne poteva sapere niente, ci sono buone possibilità per ottenere l'assoluzione anche di fronte al Tas". Così a Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1 Giovanni Fontana, avvocato con una lunga esperienza nelle questioni giuridiche legate al doping, sulla vicenda Sinner e sul ricorso in appello della Wada contro l'assoluzione del numero 1 del mondo. "La Wada ha un ruolo fondamentale e non facile: uniformare le sentenze dell'antidoping in tutto il mondo. Per precedenti vissuti, ritengo credibilissima la tesi di Sinner: non è colpevole di doping", ha aggiunto.
Sinner durante il torneo di tennis China Open tenutosi al National Tennis Center di Pechino, giovedì 26 settembre 2024 (ap)
Jannik c'è, e continuerà a lottare sul campo per mantenere i suoi primati e la posizione nr.1 nell'Atp.
Fino a quando si scioglierà, definitivamente, il caso del ricorso.