Blitz israeliano a Gaza, uccisi 3 terroristi. Tv: "Test indicano che ...

17 ore ago

La guerra di Gaza, giorno 377

Le immagini del cadavere del leader di Hamas su X. Media: in corso test per conferma. Idf: "Ucciso per caso". Crosetto in Senato 'gravi violazioni d'Israele su Unifil, non sono incidenti'. Meloni domani in Giordania e Libano

Sinwar - Figure 1
Foto Rai News

ansa

Yahya Sinwar leader di Hamas

La polizia israeliana conferma la morte di Sinwar "sulla base dell'esame dell'arcata dentale"

La polizia israeliana, in un comunicato ufficiale, ha confermato che il corpo di Yahya Sinwar è stato identificato sulla base dell'esame dell'arcata dentale. Sono in corso comunque ulteriori test.  

Tajani: "Mi auguro che fine Sinwar porti a tregua a Gaza"

"Pare che il capo militare di Hamas sia stato ucciso e credo che da questo punto di vista Israele possa aver compiuto la sua azione di autodifesa. Mi auguro che la scomparsa del capo militare di Hamas possa portare a un cessate il fuoco a Gaza". Lo ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. 

Media: "Sinwar ucciso per caso, soldati non sapevano di averlo davanti"

Il canale 12 israeliano riferisce che l'incidente in questione è avvenuto ieri e che le truppe dell'IDF che operavano nella zona non sapevano che il leader di Hamas Yahya Sinwar fosse lì, lo scrive il Times of Israel. I soldati hanno visto diversi combattenti entrare in un edificio e ordinato un attacco, che ha fatto crollare la struttura. Solo dopo che i soldati israeliani arrivarono per ispezionare i danni si resero conto che uno dei terroristi uccisi somigliava molto a Sinwar. L'IDF sta ancora valutando se il corpo fosse effettivamente Sinwar, ma Channel 12 afferma che non è ancora stato riportato in Israele perché la zona in cui è stato trovato è piena di trappole esplosive. Il corpo aveva anche un giubbotto militare con dentro delle granate. 

Anche altri media sia israeliani che arabi confermano che la presunta uccisione del leader di Hamas, Yahya Al-Sinwar sarebbe stata casuale e non frutto di una operazione di intelligence. Secondo Ynet una forza di riserva delle IDF che operava vicino a Rafah ha individuato tre uomini armati in un edificio, che è stato poi colpito da un proiettile di drone/carro armato. Un uomo che somigliava a Sinwar e un comandante di reggimento di Hamas sono stati trovati morti con una notevole quantità di denaro e armi. Si ritiene che non fossero presenti ostaggi, ma il terreno è in fase di ispezione per conferma. Anche la radio israeliana Kan ha riferito che il leader di Hamas sarebbe stato ucciso "per caso", e non a seguito di una raccolta di informazioni e conferma che accanto ai corpi sono stati trovati soldi e documenti falsi. Si riteneva che Sinwar si fosse circondato di ostaggi israeliani per ridurre la probabilità di essere ucciso, ma fonti governative israeliane hanno affermato ai media che non c'erano ostaggi presenti. 

Il bunker a Rafah dove sarebbe stato ucciso il leader di Hamas Sinwar

Sui X le agghiaccianti immagini del cadavere del leader di Hamas Yahya Sinwar

Sui X le agghiaccianti immagini del cadavere del leader di Hamas Yahya Sinwar rimasto ucciso in un bombardamento israeliano vicino a Rafah, nella Striscia di Gaza

Tv Israele: "I test indicano che Sinwar è stato ucciso"

La tv israeliana channel 12 annuncia che "tutti i test effettuati indicano che il leader di Hamas Yahya Sinwar è stato eliminato".  Secondo l'emittente Channel 13, l'assassinio di Al-Sinwar sarebbe avvenuto nella zona di Tal Al-Sultan, a Rafah. Canale 12 informa che i ministri del governo israeliano sono stati informati dell'assassinio di Sinwar. Le IDF non hanno ancora confermato la notizia e stanno valutando se uno dei tre terroristi uccisi a Gaza fosse il capo di Hamas, aggiungendo che non sono stati trovati ostaggi nell'edificio in cui sono stati uccisi i tre. 

Media israeliani: "Molto probabile che Sinwar sia morto"

I media israeliani riportano la dichiarazione di un alto funzionario della sicurezza secondo il quale uno dei tre terroristi uccisi a Gaza è "molto probabilmente" il leader di Hamas Yahya Sinwar. 

Idf: "Uccisi 3 terroristi a Gaza, forse anche Sinwar"

In questa fase l'identità non può essere confermata, verifiche sono in corso da parte dell'Idf

"Israele fu creato da una decisione delle Nazioni Unite": la frase "infelice" che ha gettato Macron nella bufera

Una frase considerata "infelice" del presidente Emmanuel Macron sulla creazione dello Stato di Israele gli sta costando un'aspra polemica in Francia. Martedì scorso, in occasione del consiglio dei ministri, il capo dell'Eliseo aveva detto che Netanyahu non doveva dimenticare che il suo Paese fu creato da una decisione delle Nazioni Unite: "Pertanto - aveva aggiunto - non è il momento di ignorare le decisioni dell'Onu". Oggi ad attaccare Macron è stato il presidente del Senato, terza carica dello Stato e "sostituto" all'Eliseo in caso di impedimento grave del capo dello Stato. "Innanzitutto dimostra un'ignoranza della storia della nascita dello Stato di Israele", ha detto Gerard Larcher, esponente dei Republicains come il primo ministro Michel Barnier, in un'intervista radiofonica. "Mettere in discussione l'esistenza di Israele tocca questioni fondamentali per me", ha aggiunto.  

Le dichiarazioni di Macron hanno provocato a caldo la dura replica del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che gli ha ricordato come la fondazione del paese sia stata raggiunta grazie alla guerra arabo-israeliana del 1948, non da una sentenza delle Nazioni Unite. In un'intervista pubblicata su Le Figaro, Netanyahu ha accusato Macron di una "distorsione angosciante della storia" e di "mancanza di rispetto". Ma il presidente deve affrontare anche un'aspra polemica interna al suo Paese, dove vive la più significativa comunità ebraica d'Europa: ad esprimersi contro il presidente sono stati esponenti politici di tutte le tendenze, anche fra i suoi alleati. La politica estera è una delle poche aree in cui Macron, che oggi partecipa al vertice dell'Unione europea a Bruxelles, gode di un margine di manovra politico dopo le elezioni legislative della scorsa estate, che hanno registrato la sconfitta del suo partito e portato la destra al governo. "Sono rimasto sbalordito che queste osservazioni siano state fatte", ha detto ancora Larcher, sostenendo che la creazione di Israele "non è avvenuta come un atto notarile semplicemente convalidato dall'ONU". Larcher si è chiesto se Macron avesse tenuto conto della Dichiarazione britannica Balfour del 1917, che sosteneva la creazione di una patria ebraica, e persino dell'Olocausto e delle sue conseguenze.  

Il Papa riceve ex premier d'Israele Olmert e ex ministro Palestina

La testimonianza da villaggio cristiano di Aitou: "Lasciateci vivere in pace"

Stefania Zane

Houthi: "Gli attacchi Usa non resteranno senza risposta"

I ribelli Houthi dello Yemen hanno promesso di reagire dopo che gli Stati Uniti hanno condotto molteplici attacchi con bombardieri b-2 su depositi di armi in aree controllate dal gruppo sostenuto dall' Iran. "Confermiamo che l'aggressione americana non resteranno senza risposta", ha affermato una dichiarazione dell'ufficio politico degli Houthi. 

Idf bombarda in Libano e nella Striscia. Hezbollah risponde con missili a nord d'Israele

Giovan Battista Brunori 

Il Papa riceve ex premier Israele Olmert e ex ministro Palestina

Questa mattina Papa Francesco ha ricevuto in Vaticano Ehud Olmert, ex primo ministro di Israele; Nasser Al-Kidwa, ex ministro degli Esteri di Palestina; l'editorialista e attivista sociale e politico israeliano Gershon Baskin e l'attivista politico palestinese Samer Sinijlawi. La Sala Stampa vaticana riferisce che l'incontro è durato 15 minuti. 

Netanyahu in un'intervista a Le Figaro: "Non abbiamo nulla contro Unifil"

"Non abbiamo assolutamente nulla contro l' Unifil". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un'intervista a Le Figaro. "È vero che Hezbollah si nasconde spesso dietro postazioni Unifil per lanciare dei missili contro di noi", ribadisce, rammaricandosi che dal 2006 la risoluzione 1701 non sia stata implementata. La milizia libanese "ha scavato centinaia di tunnel e di nascondigli, dove abbiamo appena trovato una quantità di armamenti russi di ultima generazione. In quasi vent'anni, quanti missili di Hezbollah ha fermato l'unifil? zero!", conclude il premier. 

Il ministero della Sanità di Gaza: 42.438 palestinesi uccisi dall'inizio della guerra

Almeno 42.438 persone sono state uccise e 99.246 ferite negli attacchi militari israeliani a Gaza dal 7 ottobre 2023. Lo afferma il ministero della Salute della Striscia controllato da Hamas, aggiungendo che 29 palestinesi sono stati uccisi e 93 feriti nelle ultime 24 ore.  

Israele chiede a libanesi di evacuare la zona est della valle della Bekaa

Le Idf hanno chiesto ai cittadini libanesi che vivono nella Valle della Bekaa, nell'est del Libano, di evacuare la zona in vista di un nuovo attacco contro obiettivi di Hezbollah. L'appello è stato diffuso dal portavoce in lingua araba delle Idf, Avichay Adraee, che attraverso "X" ha condiviso una mappa degli edifici da evacuare. Spiegando che le Idf opereranno nell'area, ai residenti viene chiesto di stare lontani da edifici di Hezbollah.  

Raid israeliano vicino a Tiro, a sud del Libano dopo l'ordine di evacuazione

Le forze israeliane hanno bombardato una zona nei pressi di Tiro, nel Libano meridionale, poco dopo aver intimato ai residenti di una zona della città di lasciare le proprie abitazioni, in vista di un attacco contro un sito di Hezbollah. Lo scrive il Times of Israel. Il portavoce in lingua araba delle Idf, Avichay Adraee, aveva postato su X una mappa della zona che sarebbe stata colpita, avvertendo i cittadini di allontanarsi di almeno 500 metri dal luogo dell'imminente attacco. 

Sinwar - Figure 2
Foto Rai News

"Si attendono nuovi raid israeliani in Libano

L'inviato a Beirut Nello Rega

Hezbollah, colpiti tank israeliani con missili teleguidati

Hezbollah, citato da Al Arabyia, afferma di aver colpito due carri armati israeliani con missili telecomandati. 

Nave tedesca di Unifil abbatte un drone al largo delle coste libanesi

Una nave tedesca della missione  Unifil ha abbattuto un drone al largo delle coste libanesi, ha reso noto un portavoce della Bundeswehr all'agenzia di stampa "Dpa". La corvetta "Ludwigshafen am Rhein" ha respinto il drone in  avvicinamento verso le sette di questa mattina (ora locale) a circa 30 chilometri a nord ovest del porto di Naqoura, base della missione. Fa parte della missione Onu nel sud del Libano anche una Maritime Task Force con il compito di sostenere la marina libanese a monitorare le  acque territoriali, garantire la sicurezza della costa libanese e  prevenire l'ingresso non autorizzato di armi via mare in Libano, oltre che per contribuire a costruire le capacità navali libanesi per  pattugliare in modo efficace la costa del Paese fino a che non saranno in grado di farlo da soli.

Crosetto: "Tante vittime civili dai bombardamenti israeliani"

"I bombardamenti israeliani stanno causando un elevato numero di vittime e feriti tra i civili, che hanno sovraccaricato le strutture sanitarie libanesi e aggravato una crisi umanitaria che rischia di divenire ancor più ampia di quella di Gaza che, secondo fonti palestinesi, ha provocato oltre 40.000 vittime". Così il ministro della Difesa, Crosetto, nella sua informativa al Senato sui recenti attacchi alle basi Unifil in Libano. 

Crosetto: "La fuga dal Libano minerebbe la credibilità Onu"

"Voglio che sia chiaro e resti agli atti: non è messa in discussione la nostra partecipazione a Unifil, che proseguirà fino a quando ve ne sarà la necessità ele Nazioni Unite, insieme ai 50 Stati contributori, non decideranno diversamente. Andare via ora non porterebbe alcun beneficio e minerebbe, forse definitivamente, la credibilità stessa delle Nazioni Unite". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella sua informativa al Senato sui recenti attacchi alle basi Unifil in Libano. 

Crosetto al Senato: "La missione Unifil va rafforzata"

Crosetto, reale rischio conflitto aperto che coinvolgerebbe intero Libano

"Tra attacchi e contrattacchi, i due  attori principali, Israele e Hezbollah, di cui il legame con l'Iran è  evidente e palese, si muovono su un filo sottilissimo e, mai come ora, il rischio di un conflitto aperto, che coinvolgerebbe l'intero Libano, è diventato reale". 

Crosetto, pronti piani d'evacuazione con aerei e navi dal Libano

"Sono state adottate tutte le misure necessarie per gestire i rapidi cambiamenti di situazione" per il contingente Unifil in LIbano, "rafforzando le misure di protezione attiva e passiva. Inoltre, i piani di evacuazione sono stati aggiornati, testati e sono pronti per essere attuati, se necessario". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella sua informativa al Senato sui recenti attacchi alle basi Unifil in Libano. "Come Difesa - ha aggiunto il Ministro - siamo ovviamente pronti a fare la nostra parte e, qualora necessario, siamo in grado di condurre operazioni di estrazione del contingente nazionale e dei nostri connazionali in Libano, anche in modo autonomo. In tal senso sono stati già pre-allertati assetti aerei e navali per tale scopo, e il loro livello di prontezza è stato recentemente innalzato e adeguato alla situazione sul campo".

Crosetto, Unifil deve essere messa in condizione di fare deterrenza all'uso della forza

"Ho voluto segnalare la necessità di un incisivo e rapido intervento delle Nazioni Unite che metta Unifil nelle condizioni di esercitare una reale deterrenza all'uso della forza. Questo potrebbe essere ottenuto prevedendo diverse opzioni operative, quali ad esempio la presenza di una riserva schierabile rapidamente nel Sud del Libano, garantendo così la piena libertà di manovra delle unità e adeguando equipaggiamento e dotazioni all'ambiente in cui operano".

Crosetto, Israele torni a essere interlocutore per pace, la forza non è soluzione

"Dobbiamo convincere Israele, un paese amico, a riprendere a essere un  interlocutore con cui dialogare in modo costruttivo nell'ottica di una pace. Non  accettiamo che l'unico modo per risolvere le controversie internazionale sia la forza e  la guerra, perché significa negare l'utilità di ogni organismo internazionale. Non accettiamo l'idea che quel territorio sia destinato a un conflitto permanente". Così il  ministro della Difesa Guido Crosetto, nella sua informativa al Senato sugli attacchi di  Israele alla missione Unifil in Libano.

Crosetto: "Andare via ora da Libano non porterebbe benefici"

"Andare via ora non porterebbe alcun beneficio e minerebbe forse definitivamente la credibilità delle Nazioni Unite, la possibilità di soluzioni multilaterali nelle crisi del mondo" ha detto il ministro della Difesa al Senato che poi ha aggiunto: "Continuiamo a lavorare ad una soluzione diplomatica che, per quanto difficile, è l'unica possibile. Unifil va rafforzato e le forze libanesi rese più credibili. Servono nuove regole d'ingaggio e devono essere fatte rispettare. Ad Israele diciamo di aiutarci a rafforzare Unifil e le forze libanesi per fare in modo pacifico quello che sta facendo con le armi". 

Crosetto, azioni Israele non sono incidenti

Le azioni di Israele contro le postazioni Unifil sono "rilevanti e gravissime, violazioni del diritto internazionale, non incidenti". Lo ha ribadito Il ministro della Difesa Guido Crosetto che ha anche sottolineato come sia ''In atto una crisi gravissima caratterizzata dal superamento progressivo di diverse linee rosse nonostante i ripetuti appelli della comunità internazionale".

Crosetto, 'Israele rispetti diritto internazionale, i civili e l'Unifil'

"L'Italia ha ribadito che riconosce il diritto di Israele a resistere e difendersi dagli attacchi di chiunque. Allo stesso tempo abbiamo chiesto ad Israele di attenersi alle regole del diritto internazionale e di proteggere l'incolpevole popolazione civile, a Gaza come in Libano, e il contingente Onu". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella sua informativa al Senato sui recenti attacchi alle basi Unifil in Libano.

Informativa del ministro della Difesa Crosetto sull'attacco alle basi Unifil in Libano in Senato (RaiNews/SenatoTV)

Senato, al via informativa ministro Crosetto su attacchi a Unifil

Prende il via nell'Aula del Senato l'informativa del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, sui recenti attacchi alle sedi della missione UNIFIL in Libano. Il ministro della Difesa Crosetto ha detto che quella creatasi in Medio Oriente "è una crisi gravissima, caratterizzata dal superamento di diverse linee rosse nonostante i ripetuti appelli della comunità internazionale".

Capo Guardie Iran, "colpiremo Israele dolorosamente se attacca"

Il capo delle Guardie rivoluzionarie iraniane Hossein Salami ha avvertito di ulteriori ritorsioni contro Israele se attacca obiettivi iraniani, cosa che Israele ha giurato di fare dopo l'attacco missilistico dell'Iran del 1° ottobre. "Se commettete un errore e attaccate i nostri obiettivi, che siano nella regione o in Iran, vi colpiremo di nuovo dolorosamente", ha detto Salami al funerale di un generale delle Guardie ucciso in un attacco israeliano insieme al capo di Hezbollah Hassan Nasrallah in Libano il mese scorso.

Usa bombardano strutture Houthi con aerei stealth B-2 -2

"La nostra è stata una dimostrazione unica della capacità degli Stati Uniti di colpire strutture che i nostri avversari cercano di mantenere fuori dalla nostra portata, non importa quanto siano profondamente sotterranee, rinforzate o fortificate," ha dichiarato Austin in un comunicato. "L'uso dei bombardieri stealth a lungo raggio B-2 Spirit dell'Aeronautica statunitense dimostra le capacità di attacco globale degli Stati Uniti per intervenire contro questi obiettivi quando necessario, in qualsiasi momento e ovunque".È stata la prima volta che gli Stati Uniti hanno utilizzato il bombardiere stealth strategico per attaccare gli Houthi nello Yemen dall'inizio della campagna statunitense. Il B-2 è una piattaforma molto più grande rispetto ai caccia utilizzati finora per colpire le strutture e le armi degli Houthi, in grado di trasportare un carico di bombe molto più pesante.Austin ha affermato di aver autorizzato gli attacchi su indicazione del presidente Joe Biden per "degradare ulteriormente" la capacità degli Houthi dopo oltre un anno di attacchi da parte degli Houthi contro navi statunitensi e internazionali nella regione. Le strutture contenevano "vari componenti di armi" utilizzate per colpire navi in Medio Oriente, ha aggiunto il segretario alla difesa."Continueremo a chiarire agli Houthi che ci saranno conseguenze per i loro attacchi illegali e sconsiderati," ha dichiarato il ministro americano.

Attacchi anglo-americani sullo Yemen, "colpite le armi Houthi"

L'esercito statunitense ha colpito depositi di armi degli Houthi nello Yemen, fa sapere il Pentagono. 

"Le forze del Comando centrale degli Stati Uniti hanno condotto molteplici attacchi aerei su numerosi depositi di armi degli Houthi sostenuti dall'Iran nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi", afferma un funzionario della difesa statunitense.

La TV yemenita Al Masirah, controllata dalla milizia Houthi, ha dichiarato che attacchi aerei anglo-americani hanno preso di mira la capitale Sana'a e la città di Saada giovedì mattina.

Bombe israeliane anche su Latakia, in Siria

L'agenzia di stampa ufficiale siriana SANA ha riferito di un attacco aereo "israeliano" che ha causato incendi nella città costiera di Latakia, con l'Osservatorio siriano per i diritti umani che ha fatto riferimento a un attacco a un "magazzino di armi".

"Le difese antiaeree hanno intercettato obiettivi ostili su Latakia", ha riportato l'agenzia di stampa SANA, riferendosi agli "incendi scatenati dall'aggressione israeliana" all'ingresso della città, roccaforte del presidente Bashar al-Assad alleato degli Hezbollah libanesi. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito di un "attacco israeliano contro un deposito di armi a Latakia".

A Nabatiyeh uccisi anche 4 operatori di soccorso dell'ONU

Un funzionario delle Nazioni Unite ha reso noto che quattro membri di una squadra di soccorso che lavorava con l'Onu sono rimasti uccisi dagli attacchi israeliani a Nabatiyeh, nel Libano meridionale. Il ministero della Salute libanese ha affermato che 22 persone sono morte nell'attacco a un edificio municipale, tra cui il sindaco della città. Israele ha precisato di avere preso di mira Hezbollah. Il coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per il Libano, Imran Riza, ha spiegato che l'attacco è "avvenuto proprio mentre si stava tenendo una riunione di crisi". Riza ha parlato di un raid "devastante".

Israele: "Unifil non è un bersaglio"

Le forze armate israeliane hanno ribadito che non stanno prendendo di mira i peacekeeper dell'Onu in Libano, dopo che la forza Unifil ha riferito di essere stata colpita nuovamente dal fuoco di un carro armato dello Stato ebraico. "I siti infrastrutturali e le forze Unifil non sono un bersaglio", ha affermato l'esercito israeliano in un comunicato.

La forza di interposizione dell'ONU, cui partecipa un contingente italiano, è stata bersagliata da Israele almeno 20 volte dal giorno dell'invasione israeliana del Libano.

Hezbollah: "Distrutto un carro armato israeliano"

Hezbollah ha annunciato mercoledì sera di aver distrutto un carro armato israeliano vicino al confine nel sud del Libano, usando un "missile guidato", dopo aver detto che stava conducendo un combattimento ravvicinato con i soldati israeliani, che stanno effettuando incursioni nell'area. 

Il NYT: "Israele usa i civili di Gaza come scudi umani". La Casa Bianca: "Inaccettabile"

Gli Stati Uniti hanno chiesto a Israele di rendere conto del proprio operato dopo che il New York Times ha riferito che il loro alleato ha utilizzato civili palestinesi come scudi umani nella guerra di Gaza. 

Il giornale afferma che almeno 11 squadre in cinque zone di Gaza hanno costretto i civili palestinesi a svolgere compiti come la ricerca di esplosivi o l'esplorazione di tunnel, proteggendo i soldati israeliani da eventuali danni. Il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller ha definito il rapporto "incredibilmente inquietante": "Se i fatti presentati nel rapporto sono veri, sono assolutamente inaccettabili". "Non ci può essere alcuna giustificazione per l'uso di civili come scudi umani. Sarebbe una violazione non solo del diritto umanitario internazionale, ma anche del codice di condotta dell'IDF", ha detto, riferendosi al nome che si danno le forze armate israeliane. 

Miller ha sottolineato la necessità di un'indagine, ma ha aggiunto che: "Se si trovano violazioni, le persone devono essere ritenute responsabili e si devono prendere provvedimenti per garantire che queste pratiche non si ripetano". 

Il New York Times ha citato un adolescente, allora 17enne, che ha raccontato che i soldati israeliani lo hanno portato via dalla sua famiglia e lo hanno costretto a camminare ammanettato davanti a loro per cercare degli esplosivi - prima di essere rilasciato senza accuse. Gli Stati Uniti hanno ripetutamente espresso preoccupazione per le azioni di Israele nei confronti dei civili durante l'offensiva di un anno a Gaza. Raramente tali dichiarazioni sono state accompagnate da conseguenze, anche se il presidente Joe Biden ha congelato un carico di armi del valore di miliardi di dollari inviato a Israele. Gli Stati Uniti e Israele hanno ripetutamente accusato Hamas di aver messo in pericolo i civili della Striscia di Gaza utilizzandoli come scudi umani.

Netanyahu: "Nulla contro l'Unifil, ma non ha fermato Hezbollah"

"Non abbiamo assolutamente nulla contro l'Unifil. Ma in quasi vent'anni, quanti missili di Hezbollah ha fermato l'Unifil? Zero!". Così il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un'intervista a Le Figaro. 

"Hezbollah si nasconde spesso dietro postazioni Unifil per lanciare missili contro di noi". La milizia libanese “ha scavato centinaia di tunnel e di nascondigli, dove abbiamo appena trovato una quantità di armamenti russi di ultima generazione”, conclude Netanyahu.

Unifil: “Spari su di noi da un tank israeliano, fuoco diretto e deliberato”

"I peacekeeper in una posizione vicino a Kafer Kela hanno osservato un carro armato israeliano Merkava sparare alla loro torre di guardia. Due telecamere sono state distrutte e la torre è stata danneggiata", riferisce Unifil in una nota. "Ancora una volta vediamo fuoco diretto e apparentemente deliberato su una posizione Unifil", denuncia la forza Onu dispiegata al confine tra Libano e Israele. "Ricordiamo a Israele e a tutti gli attori - conclude la nota - il loro obbligo di garantire la sicurezza e la protezione del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite e di rispettare l'inviolabilità dei locali delle Nazioni Unite in ogni momento".

Bombe israeliane, a Nabatiyeh 16 morti e 52 feriti

Sale a 16 morti e 52 feriti il bilancio degli attacchi israeliani sulla città di Nabatiyeh, nel sud del Libano. Ucciso anche il sindaco, un intero villaggio distrutto. Il conteggio provvisorio delle vittime dei bombardamenti di ieri è di almeno 27 morti.

I 16 Paesi UE dell'Unifil: "Rivedere le regole d'ingaggio"

Ieri si è tenuta una videoconferenza tra i ministri della Difesa dei 16 paesi dell'Unione europea che partecipano alla missione Unifil. L'incontro, promosso dal ministro della Difesa italiano Guido Crosetto e dal ministro delle Forze Armate e dei Veterani francese Sébastien Lecornu, aveva l'obiettivo di definire un'azione unitaria per il contributo europeo alla missione Unifil, alla luce dei recenti sviluppi nel sud del Libano. 

"È stata sottolineata l'importanza di garantire il pieno rispetto per il mandato e la protezione del personale di Unifil, esortando la comunità internazionale a mantenere un impegno costante e risoluto", riferisce la Difesa, sottolineando che "i partecipanti hanno ribadito che la mancata o parziale implementazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu non può in alcun modo giustificare gli attacchi contro le forze di Unifil" e che "è stata espressa con forza la necessità di rivedere le regole d'ingaggio, in modo da permettere a Unifil di operare in maniera più efficace e sicura". 

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La Cnn: Israele è pronto a bombardare l'Iran

Il piano israeliano per la risposta all'Iran dopo l'attacco missilistico contro lo Stato ebraico del 1° ottobre sarebbe pronto. Lo riporta la Cnn, citando una fonte che conosce l'argomento. Il network americano ha anche contattato il ministero israeliano della Difesa per un commento. Secondo una fonte, funzionari israeliani, tra cui il primo ministro Benjamin Netanyahu, avrebbero assicurato agli Stati Uniti che un eventuale contrattacco all'Iran sarebbe limitato a obiettivi militari e non a impianti petroliferi o nucleari. 

Gaza, Israele ha ucciso almeno 42.409 palestinesi dal 7 ottobre 2023

Più di 42.409 palestinesi sono stati uccisi e 99.153 feriti nell'offensiva militare israeliana su Gaza dal 7 ottobre 2023, ha comunicato mercoledì il ministero della Salute di Gaza. Il conteggio non considera i dispersi, in particolare le persone rimaste ancora sotto le macerie dei bombardamenti.

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