"Verifiche per capire se il leader di Hamas, Sinwar, sia rimasto ...
La guerra di Gaza, giorno 352
La notizia riportata dai media di Israele. Netanyahu: metà degli ostaggi ancora in vita. Usa: escalation non è nell'interesse di Israele. I funerali di Aqil. Militari israeliani occupano la sede di Al Jazeera tv a Ramallah: "Chiusa per 45 giorni".
AFP
Hezbollah celebra i funerali di Ibrahim Aqil, Beirut, 22 settembre 2024
La tv isreliana Kan riporta che si sta indagando se il leader di Hamas, Sinwar, sia rimasto ucciso nei recenti attacchi a Gaza
Israele sta indagando se il leader di Hamas Yahya Sinwar sia stato ucciso nei recenti attacchi dell'IDF a Gaza, secondo un rapporto di Kan. Una fonte vicina al dossier - scrive The Times of Israel - ha affermato che "ci sono state delle volte in passato in cui è scomparso e abbiamo pensato che fosse morto, ma poi è riapparso". Per ora mancano informazioni che confermino o meno la sua morte, scrivono ancora i media.
Il capo stato maggiore delle forze israeliane, Halevi: "Preparati alle fasi successive della guerra"
l capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha dichiarato in Tv che l'esercito è ben preparato per le fasi successive dei combattimenti, previste nei giorni successivi, ma non ha specificato cosa ciò comporterà. "Faremo tutto il necessario per rimuovere le minacce contro Israele", ha affermato Halevi
I funerali di Aqil a Beirut (Video)
Il ministro della Difesa israeliano, Gallant, ha dichiarato che "la settimana scorsa è stata la più difficile nella storia di Hezbollah
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha dichiarato che "la settimana scorsa è stata la più difficile nella storia di Hezbollah, e in particolare l'ultimo giorno", nel corso di una valutazione della situazione operativa presso il Comando settentrionale dell'Idf, insieme al generale Ori Gordin e ad alti ufficiali. Lo riporta il Times of Israel. I commenti del ministro della Difesa arrivano dopo che il gruppo sciita libanese, sostenuto dall'Iran, ha lanciato circa 150 razzi nel profondo nord di Israele questa mattina e dopo che l'Idf ha effettuato estesi attacchi aerei su obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano. Gallant ha anche commentato un attacco israeliano a Beirut venerdì in cui sono stati uccisi il comandante di Hezbollah Ibrahim Aqil e altri leader terroristici.
Iran arresta 12 persone per "collaborazione con Israele". LO riporta il Guardian
Le Guardie Rivoluzionarie iraniane hanno annunciato l'arresto di dodici persone in sei diverse province dell'Iran con l'accusa di essere "agenti che collaborano con il regime sionista di Israele) e che pianificano azioni contro la sicurezza del Paese. Lo scrive il Guardian citando un'agenzia di informazione studentesca (Lo Student News Network)
L'Università pubblica libanese ha annunciato la chiusura temporanea delle sue filiali in diverse città per domani
L'Università pubblica libanese ha annunciato la chiusura temporanea delle sue filiali in diverse città per domani, in seguito agli attacchi israeliani sul Paese. Le filiali universitarie di Sidone, Nabatieh e Tiro saranno chiuse domani, ha affermato l'ateneo come riporta Al Jazeera."L'universita' fornira' ulteriori aggiornamenti in base all'evoluzione della situazione", ha aggiunto.
Il premier Netanyahu, nella riunione della commissione esteri e sicurezza,, non avrebbe preso impegni su operazione in Libano. Lo riporta Channel 12
Durante una riunione a porte chiuse della Commissione esteri e sicurezza della Knesset, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, non si sarebbe impegnato a intraprendere un'operazione su larga scala in Libano contro Hezbollah. Lo riporta Canale 12. Netanyahu avrebbe parlato di "riduzione delle capacità" del gruppo e della necessità di recidere il collegamento tra Gaza e il fronte nord del conflitto.
Militari israeliani hanno fatto irruzione nella sede di Al Jazeera a Ramallah, nella Cisgiordania occupata, con un ordine di chiusura di 45 giorni.
Militari israeliani hanno fatto irruzione nella sede di Al Jazeera a Ramallah, nella Cisgiordania occupata, ordinando all'ufficio di chiudere. Al Jazeera ha trasmesso in diretta sul suo canale in lingua araba un filmato delle truppe israeliane che ordinavano la chiusura dell'ufficio per 45 giorni. Un soldato israeliano ha detto al capo della sede locale dell'emittente, Walid al-Omari, nel filmato in diretta: “C'è una sentenza del tribunale che prevede la chiusura di Al Jazeera per 45 giorni”. “Le chiedo di prendere tutte le telecamere e di lasciare l'ufficio in questo momento”. Al-Omari ha poi raccontato che le truppe israeliane hanno iniziato a confiscare documenti e attrezzature dell'ufficio, mentre nell'area si vedevano e si sentivano gas lacrimogeni e spari. Al Jazeera ha denunciato la mossa mentre continuava a trasmettere in diretta da Amman, nella vicina Giordania. Il network ha poi mandato in onda quelle che sembravano essere truppe israeliane che stavano strappando uno striscione su un balcone che portava l'immagine di Shireen Abu Akleh, una giornalista palestinese-americana uccisa dalle forze israeliane nel maggio 2022.
Cisgiordania. Soldati israeliani entrano negli uffici di Al Jazeera a Ramallah (AL JAZEERA / AFP)
Il ministro degli Esteri, Tajani, in un'intervista a Fox News:" Dobbiamo fare quello che è possibile per aiutare gli ostaggi, dobbiamo raggiungere un cessate il fuoco e ci stiamo lavorando come G7"
Dobbiamo fare quello che è possibile per aiutare gli ostaggi, non è un momento facile, dobbiamo raggiungere un cessate il fuoco stiamo lavorando duramente come G7 con gli americani con Regno Unito, Francia e Germania". E' quanto ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un'intervista a Fox News. “Noi lavoriamo per la pace ,ma credo nel diritto di israele di difendere i suoi confini anche contro proxies che stanno attaccando da Libano, siamo amici di Israele stiamo lavorando per raggiungere la pace, la libertà per gli ostaggi e per aiutare la popolazione civile palestinese”, ha detto ancora Tajani.
Il Segretario delle Nazioni Unite, Guterres:"Per me è chiaro che nessuna delle due parti in guerra a Gaza è interessata a un cessate il fuoco
"Per me è chiaro che nessuna delle due parti in guerra a Gaza è interessata a un cessate il fuoco. E questa è una tragedia, perché questo è un conflitto che deve finire". Lo ha detto Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres in un'intervista a Cnn, aggiungendo che "né il governo di Israele né Hamas vogliono davvero il cessate il fuoco".
Netanyahu: "Metà degli ostaggi a Gaza è ancora in vita"
"Metà degli ostaggi tenuti prigionieri a Gaza è ancora in vita". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu intervenendo a una seduta a porte chiuse in commissione esteri e sicurezza della Knesset, come riferisce la tv Kan. Riferendosi al futuro di Gaza, Netanyahu ha sottolineato: "Per me il governo militare non è l'obiettivo. Non annettiamo Gaza".
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu (ApPhoto)
Israele, anche domani scuole chiuse al nord
Le scuole nel nord di Israele rimarranno chiuse anche domani: lo ha comunicato il ministero dell'istruzione, come riporta il Times of Israel. Le lezioni si terranno a distanza e non si terranno attività in presenza, comprese gite scolastiche e attività extrascolastiche. Le aree colpite dai razzi di Hezbollah includono Haifa e aree a nord, tra cui il Golan, la Galilea, la Valle del Giordano e comunità lungo il confine libanese.
Funerali Ibrahim Aqil, Beirut, 22 settembre 2024 (AFP)
Hezbollah celebra il funerale di Aqil a Beirut
Il leader senior di Hezbollah Ibrahim Aqil e il membro di Hezbollah Mahmoud Hamad, sono stati uccisi nell'attacco israeliano di venerdì alla periferia meridionale di Beirut. Hezbollah ha affermato che 16 membri, tra cui il leader senior Ibrahim Aqil e un altro comandante, Ahmed Wahbi, erano tra quelli uccisi venerdì (20 settembre) nell'attacco più mortale in quasi un anno di conflitto con Israele.
L'esercito israeliano ha affermato di aver colpito un raduno sotterraneo di Aqil e dei leader delle forze d'élite Radwan di Hezbollah e di aver quasi completamente smantellato la sua catena di comando militare. L'attacco ha raso al suolo un edificio residenziale a più piani nell'affollato sobborgo e danneggiato un asilo nido accanto, ha affermato una fonte della sicurezza. Almeno tre bambini e sette donne erano tra le persone uccise, secondo il ministero della Salute. L'attacco di venerdì ha inferto un altro colpo a Hezbollah dopo due giorni di attacchi la scorsa settimana, in cui i cercapersone e i walkie-talkie utilizzati dai suoi membri sono esplosi.
Funerali Ibrahim Aqil, Beirut, 22 settembre 2024 (AFP)
Casa Bianca: l'escalation non è nell'interesse di Israele
"Un'escalation militare non è nell'interesse di Israele". Lo ha detto la Casa Bianca a proposito della crisi in Libano.
Idf, nuovi allarmi per lancio di razzi dal Libano nel nord
Sono ricominciati gli allarmi per il lancio di razzi dal Libano nel nord di Israele, fa sapere l'esercito israeliano. Le sirene suonano a Misgav Am e di nuovo a Manara e Margaliot.
In migliaia nei rifugi in Galilea. Netanyahu: "Hezbollah ha ricevuto il messaggio" - Tg3
Maria Grazia Fiorani
Herzog: "Il Libano è ostaggio di Hezbollah, non vogliamo la guerra"
Il presidente di Israele Isaac Herzog ha detto alla stampa internazionale che il suo Paese "non è interessato a essere in guerra con il Libano" e ha accusato Hezbollah di essere responsabile della escalation militare. "Non vogliamo entrare in guerra con il Libano, na il Libano è stato preso in ostaggio da un gruppo terrorista che è anche un partito politico e si chiama Hezbollah", ha detto Herzog.
Il presidente israeliano ha aggiunto che Hezbollah "è armato fino ai denti dall'impero del male iraniano" e che i capi uccisi nell'attacco a Beirut "si erano incontrati per lanciare un altro orribile attacco come quello del 7 ottobre di Hamas".
Gallant: "Azione contro Hezbollah andrà avanti"
"Le nostre azioni contro Hezbollah continueranno finché non faremo tornare sani e salvi gli abitanti del nord alle loro case". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant. Lo riporta Haaretz. "Faremo tutto il necessario per raggiungere questo obiettivo", ha aggiunto Gallant, secondo cui "Hezbollah ha la forte sensazione di essere perseguitato e ne stiamo vedendo i risultati".
Milizie irachene filo-Iran lanciano droni contro Israele
La Resistenza islamica, gruppo di miliziani iracheni filo Iran, ha annunciato di aver lanciato droni contro una base militare israeliana. L'esercito dello Stato ebraico, da parte sua, ha affermato di aver intercettato diversi veicoli aerei senza pilota che si stavano avvicinando a Israele dall'Iraq. I velivoli non sarebbero riusciti a entrare nel territorio israeliano e non avrebbero, dunque, provocato feriti. Le milizie filo-iraniane in Iraq hanno rivendicato attacchi con droni contro Israele dallo scoppio della guerra nella Striscia di Gaza.
Escalation tra Israele e Hezbollah, missili fino a Haifa. Idf: 150 razzi sul nord - Tg2
Giovan Battista Brunori, corrispondente da Israele
Netanyahu: "Sferrato una serie di colpi a Hezbollah"
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele ha "sferrato una serie di colpi a Hezbollah" dopo una notte di intensi attacchi e fuoco transfrontalieri questa settimana in Libano. "Negli ultimi giorni abbiamo sferrato a Hezbollah una serie di colpi che non avrebbe mai potuto immaginare. Se Hezbollah non avesse recepito il messaggio, vi assicuro che lo riceverà", ha affermato Netanyahu in una nota. "Nessun Paese può tollerare attacchi contro i propri cittadini, attacchi contro le proprie città. E nemmeno noi, lo Stato di Israele, lo tollereremo", ha detto, promettendo di riportare alle loro case i residenti del nord di Israele sfollati a causa di quasi un anno di combattimenti.
Katz: "Nasrallah sta bruciando il libano per il bene di Hamas"
Il ministro degli esteri israeliano Israel Katz ha scritto su X, in inglese e arabo, che il capo di Hezbollah Hassan Nasrallah sta "bruciando il Libano per il bene di Hamas a Gaza". E ha postato un'immagine con Nasrallah che tiene sulle spalle il leader di Hamas Yahya Sinwar mentre sventola la bandiera libanese con sopra l'immagine dell'albero di cedro, simbolo del paese, coperta dalla scritta Hamas. Sullo sfondo un inferno di fiamme.
Idf, da ieri sera 150 razzi e droni lanciati verso Israele
L'Idf afferma che da ieri sera sono stati lanciati circa 150 razzi, missili da crociera e droni verso Israele. Gli attacchi con i razzi provenivano dal Libano ed erano diretti al nord di Israele, mentre i droni e i missili da crociera sono stati lanciati dall' Iraq. L'esercito afferma che la difesa aerea israeliana ha avuto un alto tasso di intercettazione con solo una manciata di casi di impatti diretti e schegge cadute che hanno causato feriti e danni.
Herzog respinge accuse a Israele su esplosioni in Libano
Il presidente israeliano Isaac Herzog, intervistato da Sky News britannica, alla richiesta di un commento sulle accuse rivolte a Israele riguardo alle esplosioni di cercapersone e walkie-talkie in Libano la scorsa settimana ha respinto ogni legame con tali operazioni, affermando: "rifiuto categoricamente qualsiasi connessione con questa o quella operazione". Il presidente ha invece parlato dell'attacco, attribuito da Israele a Hezbollah, che a luglio ha colpito Majdal Shams sul Golan. In quell'attacco, almeno 12 persone, inclusi bambini, sono state uccise. Herzog ha sottolineato che Israele "ha il diritto di difendersi".
Escalation Israele-Libano, centinaia di migliaia di residenti israeliani nei rifugi
Come conseguenza dell'escalation militare con il Libano, dopo il centinaio di razzi lanciati da Hezbollah, nel nord di Israele “centinaia di migliaia di persone hanno dovuto rifugiarsi nei rifugi antiaerei nel nord di Israele”. Lo ha riferito il portavoce dell'esercito, il tenente colonnello Nadav Shoshani. La difesa passiva israeliana ha inoltre ordinato la chiusura di tutte le scuole fino alle 18 di lunedì nelle regioni settentrionali del Paese, alcune delle quali si trovano fino a 80 chilometri dal confine libanese. “Siamo sotto pressione crescente da parte di Hezbollah e viceversa. Ad Haifa molte scuole sono chiuse e gli uffici sono vuoti. Questo mi ricorda il 7 ottobre, quando tutti restavano in casa”, ha dichiarato Patrice Wolff.
Pioggia di missili contro Israele. Esercito: “Hezbollah ha colpito aree civili con 2 milioni di residenti”
Hezbollah ha ampliato la portata dei suoi attacchi missilistici durante la notte, includendo la vasta area di Haifa e la Valle di Jezreel, dove vivono due milioni di israeliani. Dopo che ieri sera l'esercito (idf) ha cambiato le linee guida di sicurezza per i civili nell'area, centinaia di migliaia di persone hanno dovuto lasciare le loro abitazioni per raggiungere i rifugi durante gli allarmi, come riferiscono i media locali. L'idf ha affermato che i razzi lanciati da Hezbollah dal Libano erano diretti “contro aree civili”.
Ministro degli esteri iraniano, Abbas Araghchi: “Israele ha creato un vero inferno”
“Israele ha creato un vero inferno a Gaza”, lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, parlando con la stampa a margine dell'Assemblea generale dell'Onu a New York. Secondo quanto riporta Haaretz avrebbe detto: “I crimini del regime sionista non saranno lasciati senza risposta. Il maggior ostacolo al raggiungimento del ‘cessate il fuoco’ e della fine del conflitto è proprio il sostegno degli Stati Uniti e dei Paesi occidentali a Israele”.
Incidente d'auto a Ramat Yishai, muore un 17enne grave un 20enne. “Il guidatore era entrato nel panico per via delle sirene che annunciavano missili dal Libano”
Un 17enne israeliano è morto e altre quattro persone sono rimaste ferite in un incidente stradale nei pressi di Ramat Yishai, avvenuto mentre suonavano le sirene dell'allarme aereo nel nord del Paese a causa del lancio di razzi di Hezbollah. Lo hanno riferito i media locali, che cita la polizia, secondo cui l'incidente sarebbe avvenuto perché il guidatore sarebbe entrato nel panico mentre suonavano le sirene ed avrebbe perso il controllo dell'auto. Tra i feriti un 20enne sarebbe grave.
500.000 israeliani nei rifugi per i raid di Hezbollah
I massicci lanci di razzi verso l'area di Haifa e la Valle di Jezreel hanno costretto più di mezzo milione di persone a rifugiarsi nei bunker in aree che finora non erano state toccate dagli allarmi. Lo riferisce il sito Ynet. A Kiryat Bialik, cittadina situata vicino a Haifa, quattro persone sono rimaste lievemente ferite da schegge. Uno dei feriti ha raccontato: “L'esplosione è stata così violenta che la finestra di ferro è stata divelta. Il vetro è schizzato via e ha ferito mia nipote. Quando sono uscito, ho visto che non c'erano più né la casa né le auto”.
Al Jazeera cita l'Agenzia Wafa: “7 morti in raid israeliani al centro e nel sud di Gaza”
Sette palestinesi sono stati uccisi in attacchi israeliani nel centro e nel sud di Gaza. Lo riporta al Jazeera. La mezzaluna rossa palestinese (Prcs) ha recuperato i corpi di quattro vittime nell'area di al-Attatirah a est di Rafah nella parte meridionale di Gaza in seguito ai bombardamenti israeliani, secondo l'agenzia di stampa Wafa citata dall'emittente araba. Altre due persone sono state uccise a Banū Khuzā a est di Khan Younis dopo essere state colpite da proiettili di artiglieria, mentre un altro palestinese è stato ucciso a ovest del campo profughi di Nuseirat nella parte centrale di Gaza.
L'ordine di Israele agli ospedali a confine con il Libano: “Operare esclusivamente nei rifugi”
Il ministero della salute ha comunicato di aver disposto che tutti gli ospedali nel nord di Israele operino esclusivamente nei loro rifugi protetti, in conformità con le istruzioni della difesa civile.
Ministero della sanità in Libano: “Sono 45 i morti nel raid di Israele su Beirut”
È salito a 45 il numero dei morti provocati dal raid israeliano di venerdì sulla periferia sud di Beirut, dove è stato colpito un edificio nel quale era in corso una riunione dei vertici di Hezbollah. Lo ha riferito il Centro delle operazioni di emergenza del ministero della Sanità libanese, secondo cui le squadre di soccorso sono ancora al lavoro tra le macerie alla ricerca di altri eventuali corpi.
L'Onu in Libano: “Medio Oriente sull'orlo di una catastrofe imminente. Stop alle armi”
Il rappresentante delle Nazioni Unite in Libano ha avvertito di una “catastrofe imminente” in Medio Oriente, per l'escalation militare tra Israele e Hezbollah. “Mentre la regione è sull'orlo di una catastrofe imminente, non possiamo dirlo abbastanza: non esiste una soluzione militare per rendere entrambe le parti più sicure”, ha dichiarato la coordinatrice speciale delle Nazioni Unite per il Libano, Jeanine Hennis-Plasschaert.
Gruppi filoiraniani in Iraq rivendicano l'attacco con droni contro Israele. Militari: “Tutti intercettati”
Gli attacchi con droni contro Israele sono stati rivendicati dalla coalizione che riunisce una serie di gruppi filoiraniani. Al contempo le Forze di difesa israeliane hanno fatto sapere di avere intercettati “diversi oggetti aerei sospetti” provenienti dall'Iraq. “I combattenti della Resistenza islamica irachena - si legge in una nota - hanno colpito una località strategica nei territori occupati usando i droni”, un 'operazione condotta “a sostegno del popolo di Gaza”.
Raid israeliano nel Sud del Libano
Le Forze di difesa israeliane hanno condotto una serie di raid sul Sud del Libano in risposta al lancio di 140 razzi e droni rivendicato da Hezbollah contro la Galilea, dove sono rimaste ferite sei persone. Lo riferisce il Jerusalem Post, mentre la radio dell'Esercito e l'emittente Kan hanno confermato che i miliziani libanesi hanno per la prima volta preso di mira dall'inizio della guerra la base Ramat David vicino a Haifa, che il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant aveva visitato mercoledì scorso, nel pieno delle esplosioni in Libano di cercapersone e walkie-talkie, annunciando “una nuova fase della guerra”.
Media israeliani: “Gravi danni ad aree urbane a nord di Haifa”
I missili sparati dal Libano Fadi 1 e Fadi 2 hanno causato gravi danni a Beit Shearim, nella valle di Jezreel, a Moreshet nel Misgav e a Kiryat Bialik, cittadine a nord di Haifa, a seguito dei massicci lanci di missili dal Libano. Hezbollah ha dichiarato di aver utilizzato per la prima volta i missili Fadi 1 e Fadi 2, insieme ai razzi Katyusha. La rete Hezbollah al-Mayadeen ha riferito che il Fadi 1 ha un calibro di 220 mm e una gittata di 80 km. Lo scrive Ynet.
Israele chiude le scuole nelle zone di confine con Libano
La difesa civile israeliana ha ordinato la chiusura di tutte le scuole nel nord del Paese, vicino al confine con il Libano. Non si possono svolgere attività educative nelle alture del Golan, in Galilea, nella zona della baia di Haifa e nelle valli settentrionali fino a Beit Shean, che dista circa 63 chilometri dal confine libanese. Sono le nuove direttive dell'Esercito israeliano, dopo la pioggia di missili dal Libano. I raduni - riporta il Times of Israele - sono stati limitati a 10 persone all'aperto e a 100 al chiuso. I luoghi di lavoro possono funzionare solo se nelle vicinanze c'è un rifugio adeguato e raggiungibile in tempo.
Israele: “Il Libano ha sparato oltre 100 razzi nel Paese”
L'esercito israeliano ha dichiarato che oltre 100 razzi sono stati lanciati nel Paese dal Libano, alcuni dei quali sono atterrati vicino alla città settentrionale di Haifa. I primi soccorritori israeliani affermano che la raffica ha ferito almeno tre persone nei pressi di Haifa, danneggiando edifici e incendiando automobili. L'esercito israeliano sostiene che più di 100 missili sono stati lanciati presto dal Libano e che i vigili del fuoco sono impegnati a spegnere gli incendi causati dalla caduta di questi. Fonti delle forze armate riferiscono che “approssimativamente 85 misili sono stati identificati, provenienti dal Libano verso il territorio di Israele”. Hezbollah riferisce che i bersagli dei lanci sono complessi industriali militari di Israele.
Hezbollah: “Colpiti siti industriali e militari in Israele”
Hezbollah afferma di aver colpito complessi industriali militari in Israele in risposta alle esplosioni di cercapersone e walkie-talkie dei giorni scorsi, che hanno provocato decine di morti e migliaia di feriti. “In una prima risposta” alle esplosioni, Hezbollah “ha bombardato i complessi industriali militari di Rafael” nel nord di Israele con “decine” di razzi, afferma il partito di dio in un comunicato.
Missili Hezbollah verso la bassa Galilea e città a nord di Haifa. Media israeliani: “Si segnalano alcuni feriti a Kiryat Bialik”
Massiccia ondata di missili lanciati da Hezbollah verso la bassa Galilea e le cittadine a nord di Haifa. Alcuni feriti da schegge a Kiriat Bialik. Lancio di razzi anche verso l'area di Tiberiade. Lo riferiscono i media israeliani.
Hezbollah attacca la base aerea israeliana di Ramat David. Israele: “Identificati 10 ordigni lanciati dal Libano”
Hezbollah ha annunciato di aver lanciato un attacco missilistico contro la base aerea israeliana di Ramat David, come risposta ai raid dello stato ebraico in numerose regioni del Libano. “La resistenza islamica - si legge su Telegram - ha colpito la base aerea di Ramat David con decine di missili Fadi-1 e Fadi-2 in risposta ai ripetuti attacchi che hanno colpito varie regioni del Libano e che hanno causato la morte di molti civili”. L'idf, sul proprio canale Telegram, ha spiegato di aver identificato circa 10 missili che hanno attraversato il confine dal Libano. “Molti di questi sono stati intercettati - spiegano le forze armate israeliane - e uno è caduto”. Al momento non risultano vittime.
Al Jazeera: "Raid israeliani nella sede di Ramallah, sarà chiusa 45 giorni"
Il canale televisivo qatariota Al Jazeera ha annunciato che le forze armate israeliane hanno effettuato oggi un raid nella loro sede di Ramallah, nella Cisgiordania occupata, e hanno emesso un ordine di chiusura per 45 giorni.Un soldato israeliano ha detto al giornalista Walid al-Omari: "C'e' una decisione del tribunale di chiudere Al Jazeera per 45 giorni". La conversazione e' stata trasmessa in diretta. Le trasmissioni sono state interrotte, e sono stati sequestrati documenti e attrezzature. Le ragioni della chiusura della sede, secondo quanto riferito dall'emittente televisiva, non sono state rese note dai militari. Il 12 settembre scorso il governo israeliano aveva annunciato la revoca dei permessi ai giornalisti per svolgere la loro attivita'. L'esercito di Tel Aviv ha piu' volte accusato i giornalisti di Al Jaazera di essere "agenti terroristi" legati ad Hamas o alla Jihad islamica.
Hezbollah attacca, Idf : "Intercettati missili dal Libano"
Hezbollah fa sapere via Telegram di aver lanciato missili verso la base aerea israeliana di Ramat David. "La resistenza islamica ha colpito la base aere di Ramat David con decine di missili Fadi-1 e Fadi-2 come risposta ai ripetuti attacchi che hanno colpito varie regioni del Libano e che hanno causato la morte di molti civili", il loro annuncio.L'Idf, sempre attraverso lo stesso canale social, dice di aver identificato una decina di missili provenienti dal Libano, e che "molti di questi sono stati intercettati e uno e' caduto". Al momento non risultano vittime dell'attacco.
Anche la Giordania esorta i suoi connazionali a lasciare il Libano
Il ministero degli esteri giordano ha diramato un nuovo avviso ai propri cittadini, sconsigliando loro di recarsi in Libano a causa dei continui attacchi israeliani. Il ministero ha inoltre esortato i giordani attualmente in Libano a lasciare immediatamente il Paese.
Gli Stati Uniti alzano il livello di allerta al massimo e invitano propri cittadini a lasciare subito il Libano
Il Dipartimento di Stato americano ha esortato gli americani che si trovano in Libano a lasciare il paese finche' sono disponibili le opzioni commerciali, a causa dell'infiammarsi del conflitto tra Israele e Hezbollah."A causa della natura imprevedibile del conflitto in corso tra Hezbollah e Israele e delle recenti esplosioni in tutto il Libano, compresa Beirut, l'Ambasciata degli Stati Uniti esorta i cittadini statunitensi a lasciare il Libano finché le opzioni commerciali sono ancora disponibili", ha scritto il Dipartimento di Stato in un avviso aggiornato. In questo momento sono disponibili voli commerciali ma a capacità ridotta. Se la situazione della sicurezza peggiora, le opzioni commerciali per partire potrebbero non diventare non disponibili", avverte il Dipartimento di Stato. Già a fine luglio, dopo l'uccisione a Beirut di un comandante Hezbollah, i viaggi verso il Libano per i cittadini statunitensi erano classificati "do not travel".
Israele proroga chiusura dello spazio aereo per le aree a nord per motivi di sicurezza
La chiusura dello spazio aereo a partire da Hadera, cittadina a nord di Tel Aviv, verso nord è stata prorogata fino a martedì prossimo, a causa dei preparativi per la sicurezza al confine settentrionale. Lo scrive Ynet, precisando che la misura è mirata a liberare lo spazio aereo esclusivamente per le attività dell'aeronautica militare.