Sofia Goggia e Federica Brignone regalano un doppio podio ...

9 Dic 2023

Aggiornato 09/12/2023 alle 12:31 GMT+1

SCI ALPINO - Doppio podio per l'Italia nella prima discesa femminile della stagione: sia Goggia che Brignone arrivano a un passo dalla vittoria a Sankt Moritz, un decimo alle spalle di una brillantissima Shiffrin (100 vittorie in carriera per lei). Resta un pizzico di amaro in bocca perché la bergamasca lascia il pettorale rosso di specialità dopo quasi tre anni.

Goggia lotta, ma non è precisa e la vittoria sfuma per poco: riguardala

Sofia Goggia - Figure 1
Foto Eurosport.it

Dopo la vittoria di Sofia Goggia in Super G, arriva un doppio podio per le azzurre in discesa libera a Sankt Moritz, anche se si interrompe la striscia di vittorie cominciata una settimana prima. La 31enne bergamasca, detentrice della coppetta, e Federica Brignone sfiorano la vittoria nella prima stagionale in questa specialità, ma si devono arrendere per un decimo abbondante a una sorprendente Mikaela Shiffrin: nella prova meno congeniale - semmai dovessimo prenderne in considerazione una - la fuoriclasse statunitense conquista la vittoria numero 100 in carriera tra Coppa del Mondo e grandi eventi.

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Quarta vittoria in discesa sulle cento totali di Shiffrin, ma salire sul gradino più alto nella prima della stagione è un chiaro segnale a chi, meno di ventiquattro ore prima, vedeva scricchiolare la conquista della sesta sfera di cristallo, andando già in fuga nella classifica generale complice l'assenza di Petra Vlhova nel weekend elvetico. La nativa di Vail lo fa nel terreno fertile di Goggia con una prestazione impeccabile per due terzi lungo la pista "Corviglia": la differenza si nota nel tratto centrale, dove le migliori specialiste vanno in sofferenza, tra cui la vicecampionessa olimpica che subisce ondulazioni e non trova le linee perfette e la velocità sfogara nel supergigante precedente. Non basta il recupero nei settori finali, unico neo della superstar statunitense, la bergamasca chiude seconda a 15 centesimi di distacco. Gran terzo posto e sessantesimo podio in carriera invece per Brignone a 17 centesimi, scesa col pettorale numero 1 e dunque autrice di una prova perfetta senza riferimenti nonostante la discesa non sia certo il suo forte. La Tigre di La Salle balza al secondo posto della generale. Si conferma la lunga tradizione delle azzurre con St. Moritz, abbonate al podio da sette gare consecutive in tale località, praticamente da tre edizioni.

La top-10

1. M. SHIFFRIN (USA)1:28.842. S. GOGGIA (ITA)+0.153. F. BRIGNONE (ITA)+0.174. C. HUETTER (AUT)+0.285. M. PUCHNER (AUT)+0.396. E. AICHER (GER)+0.437. S. VENIER (AUT)+0.588. M. GISIN (SUI)+0.649. K. WEIDLE (GER)+0.6810. M. BASSINO (ITA)+0.69

Ai margini del podio un agglomerato di austriache, con Cornelia Huetter che dopo il secondo posto in Super G rischia di inserirsi fra le due azzurre con un penultimo intermedio record e la velocità più alta registrata, ma alla fine chiude a un decimo dalla terza posizione. La segue Mirjam Puchner, che spaventa Shiffrin nella parte alta ma getta via tutto a metà prova (tre settori "verdi" su cinque rispetto alla vincitrice). Da segnalare anche il settimo posto di Stephanie Venier (+0.58), mentre si inserisce tra le austriache la 20enne tedesca Emma Aicher, vero exploit di giornata (6ª a +0.43, meno di tre decimi dal podio), meglio persino della connazionale e più esperta Kira Weidle (9ª a +0.68). In mezzo una delle più convincenti gare della stagione di Michelle Gisin (8° posto a 64 centesimi), mentre completa la top-10 un'ottima Marta Bassino a poco meno di sette decimi di distacco. Per la quarta volta consecutiva le tre punte azzurre chiudono nelle prime dieci in tre specialità differenti (i due giganti di Mont-Tremblant più Super G e discesa di Sankt Moritz), in assenza dell'infortunata Elena Curtoni che nel contesto elvetico vinse nel 2022.

Come evidenziato, i distacchi sono decisamente più marginali rispetto a quanto accaduto il giorno precedente, anche per le condizioni meteo soleggiate che hanno accolto le prime trenta scese, poi cielo coperto e visibilità ridotta per tutte le altre fino a dover chiudere la gara in anticipo, dopo sole 35 atlete sulle 56 in lista di partenza (il risultato resta comunque valido). Dentro ai 95 centesimi che avevano diviso la vincitrice Goggia e la seconda Huetter in supergigante, questa volta in discesa ne troviamo ben quattordici: deluse le elvetiche Corinne Suter (11° posto a +0.70) e Lara Gut-Behrami (13ª a +0.89), così come la specista Stuhec, che segue a nove decimi di distacco. Vanno a punti le azzurre Nicol Delago (bene a sprazzi e 20ª, +1.31), Laura Pirovano (24ª a +1.61) e Nadia Delago (26ª a +1.70 ma ancora lontana dalla condizione che le permise di salire sul podio olimpico a Pechino 2022). Salvata dalla "cancellazione" di quasi un terzo della gara Ragnhild Mowinckel, che riesce a strappare un paio di punti nonostante il distacco elevato (+2.32 e 29° posto).

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Goggia perde il pettorale rosso di discesa dopo quasi tre anni

Il doppio podio azzurro lascia comunque l'amaro in bocca, specialmente a Sofia Goggia. Non solo perché la bergamasca partiva favorita in discesa, ma anche perché la stessa vicecampionessa olimpica deve scucirsi il pettorale rosso di leader della discesa che indossava ininterrottamente dal 19 dicembre 2020 a Val d'Isere, quasi tre intere stagioni, e ora passa appunto a Mikaela Shiffrin. Domenica è in programma a St. Moritz il secondo Super G in Coppa del Mondo, dove vedremo comunque la fuoriclasse azzurra della velocità vestirsi di rosso, dato che proverà a difendere l'altra leadership di specialità appena conquistata. Occasione di riscatto.

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