"La ciociara", il film con cui Sofia Loren vinse l'Oscar

Inizia con le bombe degli alleati che colpiscono Roma e il negozio di Cesira il film "La ciociara" di Vittorio De Sica. E' la storia tragica di una madre, interpretata da Sofia Loren, che vuole proteggere la figlia dagli orrori della guerra. 

Siamo nell'estate del '43, non è ancora arrivato l'8 settembre ma i tedeschi sono già alle porte, la città è allo sbando. Non rimane che la fuga verso la campagna, in Ciociaria. Potrebbe essere il ritorno all'innocenza, nella terra natale. Invece è l'inizio di un'odissea che è stata la storia di tante italiane.

Per la Loren questo film è un salto di qualità, l'affermazione definitiva. Cesira è una donna che lotta e tiene testa agli uomini, all'invadenza dei loro sguardi e gesti, come fosse un altro bombardamento.

Il film è tratto dal romanzo di Alberto Moravia, che racconta la sua fuga - insieme a Elsa Morante - per non farsi trovare dai fascisti. "Se fossi religioso direi che è venuta l'apocalisse", scrisse. 

E l'apocalisse arrivò, per le donne, con stupri di guerra, in cui una divisa non si distingue più dall'altra, anche se è quella dei liberatori.

Nel maggio del '44, dopo lo sfondamento della linea Gustav, il Corpo di spedizione francese in Italia, composto in maggioranza da truppe dell'Armée d'Afrique, si rese responsabile di numerosi atti di violenza contro le donne. Migliaia gli episodi segnalati nel frusinate e nel pontino.

Il viaggio di ritorno di Cesira e Rosetta, verso Roma, non è un ritorno alla normalità.

Sofia Loren per “La ciociara” vinse l'Oscar. Quel che rimane ancor di più, oggi, è la forza della relazione tra madre e figlia.